E’ arrivata alla terza edizione ed è uno degli eventi di maggiore interesse ed attrazione della VINIMILO. Si tratta di STRAORDINARIO, la manifestazione che si svolge presso l’Azienda Vinicola Barone di Villagrande, situata poco prima di entrare nel paese di Milo. Anche quest’anno quasi una settimana prima dell’evento c’è stato il sold – out, il che significa una partecipazione di oltre 450 persone. Un anfiteatro naturale dove si trovano i vigneti e la bellezza della visuale che offre la location, hanno fatto da sipario ad una splendida serata con ospiti e chef di prim’ordine.
Tanto per fare qualche nome, fra gli ospiti d’onore vi erano Filippo La Mantia e Gabriele Bonci, oltre ad Accursio Craparo, Tony Lo Coco, Giulia Carpino e Valentina Chiaramonte, continuando con Gioacchino Gaglio, Angelo Pumilia, Claudio Ruta, Dario Di Liberto, Fabrizio Mantovani, Alessio Marchese, Giuseppe Raciti, Joseph Micieli, Lina Castorina, Lorenzo Ruta, Alfio Visalli. Già questi potrebbero essere più che sufficienti, ma allo stesso tempo erano presenti produttori di insaccati, di dolci ed altro ancora che non hanno per nulla sfigurato, come Giuseppe Oriti, Tommaso Cannata, Massimo Castro, Francesco Arena, Giuseppe Indorato, i fratelli Sciuto, Rosario Umbriaco, Orazio Cordai. Ovviamente essendo una delle prime serate della VINIMILO, non potevano mancare i vini che erano delle cantine Barone di Villagrande, Azienda Falcone, Barone Beneventano, Benanti, Cantine di Nessuno, Cantine Russo, Feudo Vagliasindi, I Vigneri, La Gelsomina, Masseria Setteporte, Murgo, Palmento Costanzo, Quantico, Scilio, Tenute di Nuna e Vivera.
Con inizio alle ore 19.30 è stata avviata la serata che ha visto protagonisti un po’ tutti, dai cuochi, ai produttori ai partecipanti che hanno potuto provare diversi abbinamenti fra pietanze e vini. Ogni cantina era presente con un solo tipo di vino, gli spumanti sono stati quelli di Murgo, Cantine Russo e La Gelsomina, i bianchi erano di Masseria Setteporte, Quantico, Tenute di Nuna, Benanti, i rosati venivano rappresentati da Cantine di Nessuno, I Vigneri e Vivera, per concludere con i rossi che erano di Barone di Villagrande, Azienda Falcone, Barone Beneventano, Feudo Vagliasindi e Scilio.
Fra i vari assaggi, sono stati molto convincenti le crispelle con funghi porcini, guanciale e ricotta su letto di formaggio ragusano fatti da Casa delle crispelle di Orazio Cordai, l’arancino al Nero d’Avola fatto da Nero maialino, il panino con tre tipi di pomodoro, formaggio Tuma, olive e capperi condito con olio e sale fatto da Giuseppe Raciti e le bruschette con bottarga di tonno, cipolla bianca di Giarratana, fichi, menta e pepe nero lungo con aggiunta di mandorle scagliate ed una spruzzata finale di gin brasiliano eseguiti da Alfio Visalli, in collaborazione con Valentina Crasà, che hanno rappresentato nel miglior modo possibile lo spirito della manifestazione per lo street food, con varianti più o meno originali.
Gli assaggi dei vari affettati ed insaccati è stata una piacevole sorpresa, soprattutto in considerazione della possibilità di assaggiare diversi tipi di salame tra cui un tipo molto particolare al Nero d’Avola.
Altra cosa interessante è stata quella di poter assaggiare due bianchi il N’ettaro di Masseria Setteporte ed il Nuna di Tenute di Nuna di versanti etnei diversi, fatti dalla stessa mano (Federico Curtaz), che hanno un filo conduttore comune (tutti e due Etna Bianco), ma con delle differenze, dovute all’annata (2016 per il Nuna di Tenute di Nuna e 2017 per il N’ettaro di Masseria Setteporte), al terroir ed altre variabili.
La serata si è conclusa con Filippo La Mantia ai fornelli che ha preparato dei paccheri alla puttanesca, ovviamente senza aglio, né cipolla.
Come per tutte le cose importanti si inizia per gioco e poi... si fa sul serio. È dal 2006 che mi sono appassionato e sono stato introdotto nel mondo del vino, GRAZIE a MIO PADRE. Poi per capire qualcosa in più ho seguito un corso e..... nel 2013 ho conseguito il diploma di sommelier. A tutti coloro che sono appassionati di vino, dico che bisogna sempre provare e degustare vini diversi, cercando di capire quello che il vino ci trasmette, soffermandoci sulle sensazioni e sulle emozioni che può dare.
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