“Tutto il tempo che serve, finché ci vorrà”. Recupero questa frase dal sito internet di Podere Il Macchione, lasciato praticamente immutato dagli inizi e che rappresenta perfettamente la filosofia dei titolari, i fratelli Simone e Leonardo Abram.
La cadenza la riconosco con facilità, visto il mio passato giovanile a Trento. La vita è una ruota che gira e mi sovviene, con certa nostalgia, un’amica e compagna di banco, dei tempi del Liceo, di nome Marzia, che proveniva da Sopramonte, compaesana quindi dei proprietari della cantina. Comprendo perché il fascino di Montepulciano abbia esercitato un forte richiamo sulle menti di Simone e Leonardo, per quella verosimiglianza con alcune lande tridentine fatte da paesini piccoli e sperduti in mezzo al verde delle colline.
Anche il freddo è una caratteristica in comune con il loro luogo natio e che assume contorni positivi quando si parla di vigne e di cambiamento climatico. Dal 2007, anno della prima vendemmia, i vini di Podere Il Macchione hanno conservato la linearità costituita da eleganza e facilità di beva. Uno stile appreso ex nunc fin dai primi istanti, perché le buone abitudini si imparano subito.
Poco intervento in cantina, filosofia biodinamica nei campi attorno alla tenuta di famiglia e attenzione per l’ambiente circostante. Devastante la bontà del Rosso di Montepulciano 2023, la tremenda 2023 che vive ancora nel ricordo di molti viticoltori italiani. Eppure le cose possono esser fatte bene, a maggior ragione, anche nelle vendemmie sfortunate dove abbattersi sarebbe stato più facile di sorridere e andare avanti.
Il nostro interesse, in una visita improvvisata tra pioggia e grandine con il direttore di Vinodabere Maurizio Valeriani, prima delle recenti Anteprime di Toscana, era rivolto ad una verticale di Vino Nobile di Montepulciano e della Riserva, oltre un colpo di teatro finale che ha spiazzato i palati dei presenti.
Cominciamo con il Vino Nobile di Montepulciano 2021, nerboruto e fruttato quanto basta, dalle tipiche sensazioni balsamiche-amaricanti che il Sangiovese di queste terre sa offrire. Ravvisata la presenza del calore finale, indice dell’aderenza all’estate asciutta e calda che ha consentito maturazioni pressoché perfette.
Più delicata e floreale la 2020, succosa nelle spezie piccanti che intervengono in un quadro di ottima finezza e sapore salmastro. Vive la sua piccola plenitude e rimanda ad un viaggio con la mente in posti lontani d’Oltralpe.
Un pochino meno in forma, invece, la 2019, seppur intrigante per tannini setosi ben inseriti tra agrumi e scie officinali. L’evoluzione si sente maggiormente, forse un segno di chiusura come spesso capita quando è il momento di assaggiare un vino. Torrefazione e tabacco in polvere per chiosa.
Pazzesca la 2018, della stessa bellezza di alcuni Nebbiolo d’autore e dalla masticabilità tra arancia sanguinella e pepe verde. Tutti i vini hanno fermentato in cemento, con lieviti spontanei e senza controllo della temperatura. Macerazioni medio/lunghe, fermentazione malolattica sempre in cemento e utilizzo saggio della successiva sosta in legno grande. Eliminate da un pezzo le barrique troppo marcanti nel gusto voluto dai fratelli Abram.
Il Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2019 ha un passo ben diverso dalla versione d’annata, scattante e potente su ciliegie mature, agrumi rossi e nuance boschive. Termina con spezia dolce al sapor di cannella e noce moscata. Resta indietro la 2018, con minor stoffa dell’omologo base e dalla trama antocianica ancora graffiante.
Infine, l’IGT Toscana Vidure 2019, Carmenere in purezza di raro splendore e sanguigno dall’inizio alla fine, con tocchi salati appetitosi. Una visione toscanizzata di una varietà a volte bistrattata, ma che sa dare grandi emozioni se amata con cura.
La stessa passione che consente a Simone e Leonardo di essere al vertice della categoria, con una produzione media di bottiglie considerata “artigianale” in considerazione dei numeri esigui. Il piacere di scoprire tali piccole realtà del mondo del vino riesce ancora a sorprenderci.

Luca Matarazzo Giornalista- Sommelier AIS - Degustatore Ufficiale - Relatore corsi per la Campania.. Ha partecipato a numerosi concorsi enologici e seminari di approfondimento. Vincitore del Trofeo Montefalco Sagrantino edizione 2021 e del Master sull'Albana di Romagna 2022, Wine Consultant collabora attualmente con testate giornalistiche e blog importanti a livello nazionale.
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