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TORBAGEDDON – UN METEORITE DI TORBA HA COLPITO ROMA, PER LA GIOIA DEGLI AMANTI DEL WHISKY TORBATO

Il Torbageddon (sintesi di torba + Armageddon), ovvero l’apocalisse della torba, ha piacevolmente colpito i whisky lovers che lo scorso 5 novembre si sono recati al White Rabbit di Roma, grande spazio in stile urban con un’ampia scelta di spirits & food. Una moltitudine di whisky torbati, circa 200, provenienti da tutto il mondo – a parte i paesi “fondatori” del whisky come Scozia, Irlanda, Inghilterra e Usa si è spaziato dal Giappone all’Islanda passando per Taiwan, Messico, Israele…- si sono potuti degustare nel locale romano in questa prima edizione di Torbageddon che, forte della folta partecipazione di pubblico, ha già prenotato il bis per il prossimo anno a Roma (con puntate che toccheranno anche altre città).

Grande esclusiva l’imbottigliamento ufficiale della manifestazione, un whisky di 15 anni proveniente dalla distilleria di Caol Ila, invecchiato in botti ex-bourbon first fill e a grado pieno (53,4%), con 35-40 ppm di torba. Naso elegante, molto profumato: malto, caramella mou, prugna e limone con note medicinali (cerotto) e saline. Beva oleosa, morbida, le note fruttate sono avvolte in una torba garbata e persistente. Finale armonico, con sbuffi di cacao e sottili note iodate.

Da sinistra a destra: Diego Malaspina, Pino Perrone, Matteo Cervini, Arnaldo Maggiora Vergano, Igor Malaspina e Lorenzo Giovannetti

L’evento è stato organizzato da Spirits Lab in collaborazione con Molinari e raccoglie le esperienze di sei esperti del settore. Spirits Lab è una società che si identifica con i Fratelli Malaspina di Whisky Italy, Matteo Cervini del White Rabbit, Arnaldo Maggiora Vergano e Lorenzo Giovannetti di Non Solo Whisky e Pino Perrone, scrittore e divulgatore. I promotori hanno organizzato una kermesse mirata ad approfondire la conoscenza e a poter assaporare la più ampia e variopinta collezione di bottiglie appartenenti a quella categoria di distillati che, ormai da diversi lustri, è in continua ascesa nelle richieste degli appassionati, il Whisky Torbato.

Oltre ai banchi di assaggio – molto forniti, organizzati per distributore e multimarca – la manifestazione comprendeva tre masterclass di grande interesse.

La prima masterclass ha proposto un confronto veramente “stellare” tra due miti del whisky scozzese, l’introvabile Port Ellen a confronto con due rare versioni di Ardbeg:

Port Ellen 1978 20 Years Old Original Bottling (60,9% vol.)

Port Ellen 1982 21 Years Old Missing Silver Seal (46% vol.)

Ardbeg Alligator (51,2% vol.)

Ardbeg Supernova  2009 -prima edizione- (58,9% vol.)

Un inciso sulla bottiglia di Port Ellen 1978 della masterclass: la mitologica distilleria Port Ellen ha chiuso i battenti nel 1983 e le botti sono state rilevate dal gruppo Diageo che ha provveduto agli imbottigliamenti successivi. La bottiglia in questione (vedi foto seguente) è un distillato del 1978, imbottigliato 20 anni dopo al grado pieno di 60,9%. Più che raro trovarlo in commercio, figuriamoci in assaggio al bicchiere, ma grazie alle “riserve “auree” di Pino Perrone, uno degli organizzatori dell’evento, che in una delle sue vite passate ha gestito per molti anni un fornitissimo negozio di whisky e altri distillati a Roma, è stato possibile degustare questa prelibatezza. Può succedere a Torbageddon.

Note di degustazione sul Port Ellen 1978 20 Years Old:

Vent’anni di botte (e 25 di sosta in bottiglia) non lo hanno scalfito nemmeno un po’. 60,9 gradi alcol di pura potenza torbata. Sentori intriganti di torba, fumo di legna, sherry, vaniglia, agrume, sbuffi balsamici e di alga. In bocca è caldo, esprime potenza alcolica e grande pulizia di beva, note dolci, cremose e agrumate, di limone, fichi secchi, cacao e caramello, con cenni di salamoia. Il finale è lunghissimo e dolce, di sherry e fichi secchi, con note salmastre, di iodio, zenzero e una torba sempre molto presente ed elegante.

La seconda masterclass ha tenuto a battesimo la prima versione di whisky torbati rilasciata dalla distilleria GlenAllachie – guidata dal master distillery Billy Walker – una delle poche dello Speyside che ha deciso di intercettare questo segmento di mercato (il whisky torbato), creando un nuovo brand – Meikle Tòir – e cercando però di conservare le caratteristiche del suo territorio: la torba in particolare è locale, proviene dalla zona di St. Fergus nello Speyside, ed è una varietà più dolce ed erbosa di quella che si trova sulla costa o sulle isole. Li abbiamo assaggiati tutti, si parte dai 35ppm delle versioni Original, Sherry One e Chinquapin One fino ad arrivare ai 71ppm del Meikle Tòir Turbo.

Meikle Tòir The Original 5 y.o. (50% vol.): 35 ppm di torba, invecchiato in botti di ex-bourbon, di quercia vergine americana e di ex-whisky di segale. Naso: toni erbacei, torba, salsedine, cenni floreali, di legno giovane, pera e pasticceria. Bocca: note dolci, vaniglia, miele, una torba garbata e un finale molto accattivante.

Meikle Tòir The Sherry One 5 y.o. (48% vol.): 35 ppm di torba, invecchiato in botti di ex-sherry oloroso e PX. Naso: sherry, prugna, torba, agrume e note legnose. Bocca: polposo, equilibrato, con note di sherry, melassa, tabacco e torba.

Meikle Tòir The Chinquapin One 5 y.o. (48% vol.): 35 ppm di torba, invecchiato in botti di rovere americano e quercia Chinquapin. Naso: aromi balsamici (eucalipto, liquirizia, menta), di mandarino, crema pasticcera e toffee con sbuffi torbati. Bocca: tanta vaniglia, miele, cioccolato fondente, agrume; finale fumoso e suadente.

Meikle Tòir The Turbo 5 y.o. (50% vol.): 71 ppm di torba, invecchiato botti di quercia vergine americana ed ex-sherry. Naso ricco di aromi: sherry, lime, bergamotto, frutta secca, cuoio e fumo di torba. Bocca: beva potente, note di miele, uva passa, chinotto, tabacco, sherry, cannella e cenere.

La terza masterclass è stata dedicata alla distilleria di Bruichladdich.

Bruichladdich è una distilleria dell’isola di Islay conosciutissima dagli amanti dello scotch whisky torbato, soprattutto per la linea di whisky denominata “Octomore” che ha una intensità di fumo di torba che si attesta in media sui 160 ppm, con alcune versioni (Octomore 8.3) che arrivano a 309 ppm di fenoli, il valore più alto conosciuto ad oggi per un whisky. Ma la distilleria produce anche malti non torbati ed è stata una delle prime ad usare botti di dimensioni e provenienze diverse dagli standard (es. che avevano contenuto vini francesi).

 Bruichladdich Classic Laddie (50% vol.): prodotto “anomalo” rispetto allo stile Islay in quanto non torbato. Invecchiato in botti di rovere americano e realizzato con orzo scozzese. Naso: aromi dolci e floreali di malto, miele e fiori bianchi, con sbuffi marini. Bocca: frutta fresca, cannella, caramello e zucchero di canna con note salmastre.

Port Charlotte Heavily Peated 10 Years Old (50% vol.): con questo marchio vengono prodotti i whisky più eleganti della distilleria. 40 ppm di torba, invecchiato in botti di rovere americano ed ex-vino francese. La combinazione dolce-affumicato/torba è il tema distintivo di questo whisky e si realizza con un bilanciamento ed una piacevolezza esemplari. Naso: malto, agrume, spezie, caramello, fichi secchi, fumo e salsedine. Bocca: sorso morbido, dolce, note di crema pasticciera, pera matura, vaniglia, miele, zenzero e limone, con finissime sensazioni torbate e marine.

Octomore Edition 14.1 5 Year Old (59,6% vol.): l’Octomore è invece il brand per i distillati più potenti, ad alta concentrazione di torba, questa release ha “soli” 128,9 ppm di torba  ma a Torbageddon erano presenti altre 5 differenti versioni in assaggio. Invecchiato in botti di ex-bourbon. L’ingresso al naso evidenzia una torba fine ed intensa abbinata a profumi di fiori bianchi, frutta (pesca bianca, arancia, albicocca) e vaniglia. La beva è potente, pulita, la pungenza dell’alcol viene smussata dai toni fruttati e le spezie dolci. Nel finale, lunghissimo, emergono le note fumose di una torba vivace ed elegante.

L’esplorazione dei banchi di assaggio non è stata meno interessante delle masterclass. Di seguito una descrizione sintetica di alcuni dei distillati che più ci hanno colpito.

Laphroaig, una distilleria che non ha bisogno di presentazioni, i cui prodotti sono tra i più conosciuti al mondo.

Laphroaig 10 y.o. cask strenght, batch 13 (57,9% vol.). Una riuscitissima edizione di questo prodotto imbottigliato a grado pieno, ormai di difficile reperimento. L’intensità della torba marina e medicinale si sposa magnificamente con i toni dolci di frutta e spezie. In bocca è denso, cremoso, piacevolmente caldo e dolce.

Ardbeg: la distilleria sta effettuando numerosi rilasci di prodotti Nas (no-age statement), come BizzarreBQ e Ardcore, che puntano molto sulle modalità di distillazione – più o meno ricca di fenoli e congeneri “pesanti” – e sulla tipologia di botti -più o meno tostate o carbonizzate -, ma vengono fatti anche rilasci millesimati e limited edition di pregio come la seguente che abbiamo degustato.

Ardbeg Traigh Bhan 19 y.o. (46,2% vol.): molto equilibrato, la torba vivace, ricca di salsedine, è ben bilanciata dai toni vanigliati, di uva passa, agrume, anice e pepe; la beva risulta armonica e molto persistente.

I whisky di Campbelltown, ovvero Springbank, presente con la limited edition di 11 anni: elegante ed equilibrata, con le dolci note di malto e pasticceria contrapposte a quelle saline ed affumicate di una torba leggera. Longrow Red 10 y.o. (marchio della distilleria di Springbank): torba a 50 ppm, con sentori di fumo, cuoio e spezie dolci, in bocca è denso, oleoso, con note di frutta scura in confettura. Kilkerran Heavily Peated: molto torbato (80 ppm), una torba fumosa e con sentori marini, solo in parte bilanciata da note di frutta secca e caramello.

Lagg. C’era molta curiosità per i rilasci di Lagg, la nuova distilleria dell’isola di Arran votata alla produzione di whisky molto torbati (50 p.p.m. circa).

Lagg Kilmory (46% vol.) invecchiato in ex-bourbon, la torba terrosa e consistente rimane molto presente a contorno dei profumi e dei sapori classici di vaniglia, agrume e miele. Lagg Corriecravie (55% vol.) invecchiato in ex-sherry oloroso, come il colore fa subito capire, ha toni burrosi, di frutti rossi e spezie, la torba terrosa è tenuta a bada da sapori ricchi e pieni di melassa, caramello e frutta secca.

TORBAGEDDON 2023 – WHITE RABBIT, Via Spalato 35/37/39 – 00198 Roma

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Sono un appassionato del mondo del vino, mi piacciono i profumi e i sapori che ogni bottiglia di vino racchiude, le sensazioni e le emozioni che trasmette. Mi piacciono molto anche i distillati, in particolare la grande varietà e specificità del mondo del whisky. Laureato in Fisica, con un passato di marketing manager nel settore Servizi e Innovazione di una società leader di telecomunicazioni, oggi critico enogastronomico per passione. Scrivo di Vino, Distillati ed Olio sulla testata giornalistica Vinodabere (www.vinodabere.it). Collaboro anche con le testate di settore “Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it)”, "Wining (www.wining.it)" ed “Epulae (www.epulaenews.it)”. Giudice per il concorso internazionale Grenaches du Monde. Assaggiatore per la “Guida Flos Olei“ di Marco Oreggia. Ho collaborato per l’edizione 2018 con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso. Sommelier AIS dal 2001, Sommelier AISO dell’Olio e degustatore iscritto all'albo per la Regione Lazio.

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