È un vero peccato che la Vernaccia di Oristano non riscuota il successo commerciale che meriterebbe. Parliamo di uno dei più grandi vini ossidativi del mondo, che ha radici molto antiche in Sardegna.
Una delle aziende portabandiera di questa tipologia/varietà è senz’altro l’azienda Contini.
Abbiamo fatto una visita guidati da Mauro Contini ed Andrea Atzori.
Inutile ricordare che i Contini hanno sviluppato una ricca gamma di vini di grande successo commerciale (Karmis in testa) che consentono loro di produrre con tranquillità anche Vernaccia di Oristano.
La Flor che si forma nella botte scolma
Cosa abbiamo assaggiato?
Vernaccia di Oristano Flor 2015: profilo sapido e iodato per questa Vernaccia d’ingresso che ha un sorso dinamico e progressivo e ricordi di spezie ed erbe officinali, insieme a richiami di frutta essiccata e macchia mediterranea.
Vernaccia di Oristano Riserva 1995: cominciamo la serie di vini con una interminabile persistenza. Avvolgente, strutturato, chiude con sentori di albicocca secca e iodio. Un grande vino ossidativo!!!
Vernaccia di Oristano Antico Gregori (1976): da adesso in poi, con il nuovo disciplinare, bisogna precisare l’annata prevalente (in questo caso la 1976). Un’esplosione di macchia mediterranea, iodio ed erbe officinali. Indimenticabile!!!
Vernaccia di Oristano 1970: interessante l’assaggio di questa annata, che non brilla per intensità, ma che comunque presenta struttura e ricordi salmastri.