Siamo della vigna di Luca Attanasio, a Sava, nelle Murge Tarantine.
Abbiamo chiesto a Luca quali sono i suoi progetti e le sue strategie per continuare a fronteggiare il mercato. La risposta è: unicità.
Le vigne ad alberello implicano un costo di gestione decisamente superiore rispetto ad altre forme di allevamento, sia per la necessità di essere lavorate manualmente sia per la bassa resa delle piante, ma Luca è un fermo sostenitore della necessità di continuare a puntare sui suoi vigneti per produrre un vino della tradizione.
Le uve molto mature, il mosto intenso che permette questo tipo di allevamento, mette in condizione Luca di distinguersi proponendo “qualcosa di diverso”, un vino molto simile a quello con il quale i suoi nonni erano abituati ad accompagnare i loro pasti.
Produttività o qualità? Progetti per il futuro?
L’augurio di Luca è quello di vedere sempre più nuovi impianti coltivati ad alberello.
Nel frattempo però abbiamo il piacere immenso di mettere il naso nel suo “Dodecapolis 2017 Primitivo di Manduria”, mi sentirei di affermare “dall’acino al calice” tanto è forte la percezione di ritrovare succosità, dolcezza e potenza trovati nell’assaggiato nell’uva anche nel vino che abbiamo nel bicchiere.
17 gradi di piacevolissima bevuta. Pericolosi mi sentirei di dire, tanta è la bevibilità di questo Primitivo…
Fondamentalmente un curioso. Programmatore e sistemista pentito, decide di virare in modo netto verso un mondo fatto di idee più stimolanti che spaziano dal teatro all'agricoltura con progetti dedicati all'economia circolare. Appassionato di comunicazione, attratto dalla cucina sia come forma di espressione che di nutrimento e, inevitabilmente, dal vino. Sommelier dal 2018, writer per passione. Videomaker, ma sempre per passione. Fondatore di Bordolese.it e Wining.it
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