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Pecorino Romano DOP stagionato 12 mesi in abbinamento ad i vini di San Giovenale

Il Pecorino Romano DOP, uno dei formaggi più rinomati della tradizione italiana, non è solo un piacere per il palato, ma anche un alleato prezioso per la salute. Questo formaggio a pasta dura, cotta, è prodotto esclusivamente con latte fresco di pecora proveniente da allevamenti situati nelle aree specifiche del Lazio, della Sardegna e della provincia di Grosseto. La sua autenticità e qualità sono garantite dalla Denominazione di Origine Protetta (DOP), che ne tutela le caratteristiche organolettiche e la tradizione produttiva.

 

Uno degli aspetti più interessanti del Pecorino Romano è la sua elevata digeribilità, che lo rende un’opzione valida anche per chi soffre di intolleranza al lattosio. Durante il processo di stagionatura, infatti, il lattosio si riduce significativamente, permettendo così a un pubblico più ampio di godere delle sue qualità. Inoltre, il Pecorino è una ricca fonte di acido linoleico coniugato (CLA), un composto che possiede proprietà antiossidanti e potenzialmente anticancerogene. Queste qualità sono confermate da studi dell’US National Academy of Sciences e del National Cancer Institute, che sottolineano come l’allevamento allo stato brado delle pecore contribuisca a produrre un latte particolarmente ricco di nutrienti benefici.

Il Pecorino Romano DOP è anche una fonte significativa di triptofano, un amminoacido essenziale che il corpo non può produrre autonomamente e deve ottenere dalla dieta. Il triptofano è precursore della serotonina, un neurotrasmettitore che regola l’umore, il sonno e l’appetito. Consumarlo attraverso alimenti come il Pecorino Romano può contribuire al benessere mentale, migliorando il tono dell’umore e la qualità del sonno.

Il Pecorino Romano è un alimento equilibrato e sano, adatto a tutti, compresi i bambini. 20 grammi di Pecorino accompagnati da un frutto rappresentano uno spuntino ideale per soddisfare le esigenze nutrizionali di metà giornata. Questo formaggio, infatti, offre un profilo nutrizionale interessante, con 397 kcal per 100 grammi di prodotto, 33 grammi di grassi, di cui 19 saturi, meno di 0,5 grammi di carboidrati e ben 25 grammi di proteine. Il suo contenuto di sale, tranne per il Pecorino Romano DOP “Extra”, è di circa 5 grammi per 100 grammi, un dato da tenere in considerazione per chi deve seguire una dieta iposodica.

Tuttavia, essendo un formaggio stagionato e salato, va consumato con moderazione per evitare eccessi di grassi e sodio, pur mantenendo i suoi benefici nutrizionali. Sebbene i valori nutrizionali del Pecorino Romano rimangano costanti durante la stagionatura, la percezione del sale può aumentare, condizionando il suo utilizzo in cucina.

Abbiamo assaggiato il Pecorino Romano DOP del Consorzio del Pecorino Romano DOP stagionato 12 mesi e abbiamo deciso di abbinarlo con 2 vini della Tuscia, quelli dell’azienda San Giovenale.

Odore estremamente intenso e marcato. Questo formaggio vanta un aroma inconfondibile, ricco di sfumature aromatiche, che spaziano da sentori lattici a note erbacee, fino a includere frutta secca. Il sapore è deciso e pieno, rivelando al palato una complessità di sensazioni che ricordano le fave fresche, i germogli di soia e un delicato accenno di salamoia. Il finale del sapore è medio-piccante, con piacevole persistenza e un retrogusto che invita a continuare l’assaggio.

Grazie ai dodici mesi di stagionatura ha acquisito un apprezzato equilibrio nella consistenza: pastosa e granulosa al tempo stesso. Pasta estremamente elastica  che conferisce una sensazione di morbidezza e compattezza al palato. Elementi che contribuiscono a creare un’esperienza gustativa unica e ben definita.

Il primo vino che abbiamo deciso di abbinare è l’Habemus Etichetta Bianca Lazio IGT 2022 realizzato con un uvaggio a base Grenache, Syrah e Carignan, cui viene aggiunta a seconda delle annate una percentuale di Tempranillo e/o Malvasia Nera.

Il sorso ricco, sostanzioso, a cui si accompagnano tannini morbidi e rotondi uniti ad un’acidità garbata, ben si fonde con l’eleganza e la pastosità del Pecorino, lasciandoci sul palato sapori intensi ma mai  troppo invasivi, tanto da spingerci a replicare.

Il secondo vino che abbiamo provato è l’Habemus Cabernet Franc Lazio IGT Etichetta Rossa 2021, un vino complesso, improntato su note balsamiche e speziate a cui si accompagnano profumi di frutta rossa.

Mentre lo assaggiamo insieme al nostro Pecorino ci accorgiamo che insieme sanno comunque trovare il loro connubio, i mesi di stagionatura che conferiscono sapori intensi e complessi, non permettono ad un sorso ricco e succoso con note leggermente amarognole di prendere il sopravvento, creando un insieme di sapori e profumi che rendono questo abbinamento efficace sotto ogni aspetto.

 

 

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Mi chiamo Emanuela, mi interesso del Mondo del cibo e del vino da sempre occupandomene a tutto tondo, dal punto di vista: - medico/scientifico: ho conseguito l’attestato all’abilitazione alla professione di dietista; - organolettico: sono sommelier classe 1993, maestra assaggiatrice onaf ed ho ottenuto l’attestato onav, umao, onas, aibes e iiac; - storico/goliardico: frequentando e visitando i luoghi del cibo, parlando con i protagonisti con chi produce, chi elabora, chi propone; - di divulgazione di “esperienze”: sono coautrice del libro “Le parole del formaggio - glossario enciclopedico per appassionati e curiosi”, collaborando con varie testate e blog: Vinodabere, Il talento di Roma (nel presente), scatti di gusto, aromarte, newsletter di avis e del circolo del tennis (nel passato), partecipando alle degustazioni per diverse guide con protagonista il vino, l’olio evo e il formaggio e facendo parte del panel di assaggio dell’ex “INRAN”; - lavorativo: ho lavorato, e lavoro, nel dinamico ambiente della ristorazione romana. Ho avuto modo di ricoprire diversi ruoli, incarichi e mansioni, esperienze che mi hanno permesso di conoscere l’andamento e lo svolgimento dello stesso direttamente sul campo.

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