A Città di Castello mancava proprio la grande Fiera vitivinicola di Only Wine, con le sue masterclass e le piccole cantine individuate con maestria tra le tante eccellenze dello stivale.
Ringraziamo in primis A.I.S. – Associazione Italiana Sommelier Italia, tramite la Delegazione Umbria e di Città di Castello per l’enorme sforzo profuso a non rinviare un evento così prezioso.
Quest’anno ahimè, il vero protagonista è stato il grande caldo che non ha comunque impedito ad organizzatori, produttori ed esperti del settore, il regolare svolgimento della manifestazione. Avremmo certo preferito il consueto mese di aprile, ma tra niente e piuttosto si dice sia sempre meglio “piuttosto”.
Dunque sacrifichiamo il consueto passaggio tra i banchi espositivi, per manifesta impossibilità di apprezzare al meglio la degustazione dei vini a temperature da sauna finlandese, preferendo un più comodo e rinfrescante spazio tecnico riservato alla stampa in una delle sale del Palazzo Vitelli Sant’Egidio.
Ecco i nostri assaggi degni di nota, effettuati rigorosamente con metodo “alla cieca”:
Spumanti, vini bianchi e rosati
– Franciacorta Rosè Brut – Azienda Agricola Corte Fusia
– “89/90” Vino Spumante di Qualità Pinot Nero Pas Dosè – Padroggi Luigi e Figli “La Piotta”
– “Delle Fonti” Metodo Classico Brut Nature – Poggio Lupo
– “B” Collio Ribolla Gialla DOC 2020 – Bolzicco
– “Ventou de Ma” Vermentino di Sardegna DOC 2020 – Tanca Gioia
– “Piaggione” Umbria IGT Chardonnay 2018 – Cantina Bettalunga
– “La Giostra” Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore 2019 – Colle Onorato
– “RosAntico” Toscana rosato IGT Biologico 2020 – Podere Pomaio
Vini Rossi
– “Quattro sorelle” – Puglia IGP Rosso 2017 – Sorelle Pepe
– Brunello di Montalcino DOCG 2016 – Franco Pacenti
– “Sesterzo” Orcia DOC Sangiovese 2016 – Poggio Grande
– “Peconio” Vino Rosso Toscana IGT 2016 – Villa La Ripa
– “Diavolacciu” Umbria Rosso IGT 2020 – Cantina Ninni
– “Balente” Mandrolisai Rosso Superiore DOC 2016 – Carboni
– Etna Rosso DOC 2015 – Prima Terra
– Tintilia del Molise DOC 2013 – Tenuta Martarosa
– “Vigneto Cà Padroni” Buttafuoco DOC 2015 – Piccolo Bacco dei Quaroni
– “Basarin” Barbaresco DOCG 2018 – Adriano Marco e Vittorio
– “Aculei” Barolo DOCG 2016 – La Bioca (miglior assaggio di giornata)
– “Tera Russa” Coste della Sesia Vespolina DOC 2012 – Pietro Cassina
– “Amoris” Barbera d’Asti DOCG 2019 – La Ballerina Winery
Vini Dolci e passiti
– Umbria IGT 2018 Muller Thurgau passito – Le Cimate
– “Kalavrìa” – Calabria IGT passito di Greco Bianco 2014 – Barone di Bolaro
Una menzione particolare infine a due campioni extra-tasting, che dimostrano l’estrema vivacità e qualità del panorama enologico italiano.
“Le Purezze” Umbria Rosso IGT Petit Verdot 2018 – GB Bennicelli: esiste una piccola enclave lungo il confine tra Toscana ed Umbria dove questa delicata e fruttata varietà riesce a dare il meglio di sé. Grande succosità di ciliegie mature, spezie scure, china e rabarbaro.
“Cordaro” Umbria IGT Dolcetto 2016: menzione speciale anche per questa rarità, dalle buone sfumature di cioccolato fuso, sigaro sbriciolato, liquirizia e composta di amarene. Balsamico. L’Umbria non è nuova a queste contaminazioni: già il Nebbiolo in certi areali è coltivato da tempo immemore, considerato ormai un autoctono ad ogni effetto.
La speranza è quella di ritrovarsi nell’edizione 2022 finalmente lontano dai brutti ricordi di queste stagioni difficili.
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