Un folto numero di produttori della piccola denominazione ligure Dolceacqua DOC si sono uniti e hanno realizzato un video per dichiarare la loro voglia di unità e solidarietà e il loro essere pronti per la ripartenza.
Dolceacqua è un piccolo borgo nell’immediato entroterra di Ventimiglia, a pochi chilometri dal mare, dove si produce un vino unico nel suo genere, il Rossese, che può fregiarsi dal 1972, primo in Liguria, della Denominazione di Origine Controllata.
Il vitigno Rossese di Dolceacqua (da non confondere con la varietà detta di Campochiesa) regala vini da una duplice anima. Godibili, freschi e pronti nell’immediato e dalla lunga longevità se opportunamente vinificati e conservati.
Al calice si presenta di media fittezza, rosso rubino che con l’invecchiamento diviene granato; il naso rimanda immediatamente a freschi sentori fruttati e floreali con evidenti note di macchia mediterranea e di erbe aromatiche. Un vino di terra che sa di mare. Con l’affinamento in bottiglia le note olfattive mutano a favore di una maggiore complessità e stratificazione: il fiore diventa appassito e la frutta rossa riporta alla confettura, decise le note speziate ancora accompagnate da sentori mediterranei. Al palato la decisa sapidità guida la beva, il tannino è sottile mentre l’acidità a il tenore alcolico sono di buon livello. La struttura sottile, nelle versioni più semplici e beverine, si fa decisa e di volume nelle selezioni.
Il video, realizzato artigianalmente durante questo periodo di pandemia, fin dal titolo (liguri ma uniti) vuole focalizzare l’attenzione dello spettatore su due differenti facce di una medesima medaglia: con buona ironia, si è voluta evidenziare l’essenza del popolo ligure che, forse più per nomea che per realtà, è individualista per antonomasia e al tempo stesso la coesione di un territorio che seppur piccolo produce vini che raggiungono altissimi livelli qualitativi.
Una pietra, rossa come il cuore, viene passata di mano in mano da un produttore all’altro fino a raggiungere la sua destinazione finale quale parte integrante di un muretto a secco.
E il passaggio di mano in mano, in questo tempo di distanziamento sociale, non poteva essere che un “lancio” da un vigneto all’altro.
“Ogni pietra racconta la nostra storia da secoli” dice il profilo Facebook creato per l’occasione. Nulla di più vero in una zona dove i muretti a secco, patrimonio di inestimabile valore, sono la vera essenza di questo territorio le cui pendenze arrivano a percentuali incredibili.
I vignaioli presenti nel video rappresentano le aziende: Tornatore Giuseppina, Testalonga, Maixei, Selvadolce, Caldi, Ka’Manciné, Du Nemu, Gajaudo, Tenuta Rondelli, Maccario Dringenberg, E Prie, Tenuta Anfosso, Mauro Zino, Tenuta Ascari, Foresti, Ramoino Vini, Terre Bianche. (in ordine di apparizione)
Il video è visibile alla pagina Facebook “liguri ma uniti” :
Ogni pietra racconta la nostra storia, da secoli. Un piccolo segno di unione dagli “estremamente” liguri.
Gepostet von Liguri, ma uniti – #bevodolceacqua am Mittwoch, 22. April 2020
Dopo una trentennale brillante carriera in ambito amministrativo finanziario all’interno di un noto gruppo multinazionale, dal maggio 2018 si dedica totalmente al mondo del vino del quale è appassionato partecipe da oltre quindici anni. Sommelier dal 2005 e degustatore Associazione Italiana Sommelier, assaggiatore di formaggi ONAF, assaggiatore di grappe e acqueviti ANAG e degustatore professionista di birre ADB, è relatore in enologia nei corsi per sommelier. È stato responsabile redazionale del sito internet della delegazione AIS di Milano e ha collaborato alla stesura delle guide Vitae e Viniplus. È redattore per la rivista Viniplus di Lombardia, per la quale cura due rubriche, è inoltre autore per la rivista Barolo & Co e per le testate on-line vinodabere.it, e aislombardia.it.
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