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L’Etna di Benanti – La grande espressività dei «vini di contrada»

Non vi è di certo dubbio che il territorio etneo possa ormai essere annoverato tra i terroir più espressivi del panorama vitivinicolo mondiale per l’eleganza e la raffinatezza che alcuni dei suoi vini sono in grado di esprimere. E se tutto questo è ormai una certezza, un grande merito va di certo riconosciuto anche alla famiglia Benanti, alla passione e alla visione di Giuseppe Benanti, imprenditore farmaceutico catanese ed ai figli Antonio e Salvino, oggi a capo dell’azienda, che in maniera incessante proseguono il lavoro che li ha sempre contraddistinti, ovvero quello di valorizzare la ricchezza dei vitigni della «muntagna», come tutti la chiamano da queste parti e le diverse espressioni che gli stessi sono in grado di tirar fuori nei differenti versanti e nelle diverse contrade.

Non solo pionieri, dunque, i Benanti – capaci di ispirare ed attrarre in queste terre, vignerons e produttori anche da altri luoghi – ma anche profondi conoscitori delle diversità di tali territori e «cultori» di vini rigorosamente coerenti con l’areale di produzione. È in tale ottica che si inserisce nella produzione aziendale la «selezione contrade», creata con l’intento di rappresentare la grande diversità e le specifiche vocazioni di più versanti della DOC Etna.

Tra l’altro l’azienda, nata nel 1988 sul versante nord a Castiglione di Sicilia, sin da subito ha puntato sulla diversità quale valore e punto di forza, mostrando interesse per i restanti versanti della montagna. Non a caso le etichette storiche aziendali come il Rovittello, il Pietra Marina ed il Serra della Contessa sono proprio espressione di tre differenti versanti.

La zona di produzione etnea può essere rappresentata come una specie di mezza luna che circonda le pendici del vulcano da nord a sud ovest, con vigneti coltivati tra i 400 e i 1000 metri sul livello del mare. In questa porzione di territorio il suolo si è formato ed è stato plasmato dalle molteplici eruzioni vulcaniche che, nel tempo, hanno prodotto matrici geologiche molto diverse. Una tale varietà, abbinata ad un clima connotato dalle forti escursioni termiche tra la notte e il giorno, non può non incidere in maniera evidente sulla produzione vinicola dell’areale, connotando i vini qui prodotti di una grande originalità.

E, dai nostri assaggi la si sente tutta questa originalità che si connota di grande eleganza e piacevolezza esaltando le caratteristiche delle uve regine del territorio, Carricante, Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio.

Queste le nostre impressioni gustative distinte per contrada.

«Contrada Cavaliere»

La Contrada Cavaliere, posta nel versante sud-ovest dell’Etna all’interno della municipalità di Santa Maria di Licodia (CT), si caratterizza per l’elevata altitudine (900 metri s.l.m.) e l’intensa luminosità. I vini provenienti da tale contrada sono ottenuti grazie alla storica collaborazione tra le famiglie Benanti e Vacirca.

Etna Bianco DOC 2017, Contrada Cavaliere

Etna Bianco DOC 2017, Contrada Cavaliere

Ottenuto da sole uve Carricante in purezza vendemmiate a mano e pressate intere con spremitura soffice del grappolo, viene fermentato in acciaio e lasciato maturare per 12 mesi in vasca sulle fecce fini prima dell’imbottigliamento. L’approccio olfattivo è delicato con sentori floreali e fruttati e con cenni minerali. Basta poco per trasformare quella delicatezza in complessità, percependo una frutta più matura seguita da pietra focaia ed erbe aromatiche. Al palato è di piacevole freschezza ed intensa sapidità con ritorni agrumati e minerali che conducono ad un finale di lunga persistenza.

Nerello Cappuccio Terre Siciliane IGT 2017, Contrada Cavaliere

Nerello Cappuccio Terre Siciliane IGT 2017, Contrada Cavaliere

Quest’espressione non proprio comune di monovitigno di Nerello Cappuccio, nasce con la vendemmia 1998 da uve allevate su suoli sabbiosi ricchi di minerali, da viti che raggiungono i 30 anni di età. Le uve vengono raccolte a mano e fermentate in acciaio con l’utilizzo di lieviti autoctoni selezionati in azienda. Il vino poi matura sempre in acciaio per circa 16 mesi prima dell’imbottigliamento.

Intenso nel colore e nella percezione olfattiva, con note balsamiche in evidenza, frutti rossi croccanti, erbe aromatiche e richiami selvatici. L’attacco gustativo denota intensa freschezza, sapidità e una trama tannica molto delicata. Buona la persistenza nel finale.

Etna Rosso DOC 2017, Contrada Cavaliere

Etna Rosso DOC 2017, Contrada Cavaliere

Nerello Mascalese in purezza maturato in tonneaux di rovere francese per 12 mesi. Raffinato. Cosi potremmo in sintesi esprimere le sensazioni di questo assaggio. Toni balsamici, erbe aromatiche, arancia rossa, liquirizia. In bocca è succoso, avvolgente, armonico con un perfetto mix tra una spina dorsale acido-sapida e una piacevole astringenza tannica. Finale lungo che invita più volte al riassaggio.

 

«Contrada Monte Serra, versante sud-est dell’Etna»

Etna Rosso DOC 2017, Contrada Monte Serra

Etna Rosso DOC 2017, Contrada Monte Serra

Anche in questo caso Nerello Mascalese in purezza, ottenuto da uve allevate ad alberello a 450 metri s.l.m., su suolo sabbioso ricco di scheletro di pomice, situato su un fianco dell’omonimo cono eruttivo spento. Maturato 12 mesi in legno grande e affinato 10 mesi in bottiglia. Eleganza allo stato puro. Erbe officinali, richiami balsamici, nuance agrumate, note affumicate, connotano un naso di grande impatto. L’assaggio, contornato da una intensa freschezza e sapidità e da una elegante trama tannica, richiama un frutto succoso ed appagante. Lunghissimo il finale. Godibilissimo sin da ora e dalla grande capacità di invecchiamento.

 

Azienda BENANTI

Via Garibaldi 361

95029 Viagrande (CT)

www.benanti.it

“Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo.” In queste parole la condivisione di una nostra passione e la voglia di comunicarla. Salvatore Del Vasto, laureato in Giurisprudenza e da sempre appassionato di vino, diventa prima sommelier, poi frequenta il Bibenda Executive Wine Master di Fis e poi consegue il diploma di Master presso l’Università di Tor Vergata in “Cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche”. Sabrina Signoretti, laureata in Scienze Politiche, coltiva la sua passione diventando sommelier del vino, assaggiatrice di oli di oliva vergini ed extra vergini e sommelier dell’olio extravergine di oliva dell’AISO. Una delle qualità nascoste, la spiccata attitudine per la fotografia.

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