Ho imparato che quando un neonato stringe per la prima volta il dito del padre nel suo piccolo pugno, l’ha catturato per sempre.
(Gabriel Garcia Marquez)
Il 19 marzo è un giorno importante nel calendario perché rappresenta due feste molto rappresentative: il ricordo di San Giuseppe e la festa del papà.
Sono finiti i tempi in cui coloro che si chiamavano Giuseppe passavano la mattina in pasticceria per comprare il bignè da offrire a colleghi e amici per poi ritornare la sera a comprarne altri da portare nella propria casa con l’obiettivo di festeggiare con la famiglia.
Oggi in un’era dove la periodicità sembra svanire e le tradizioni sono quasi dimenticate, questa festa, se pur ridimensionata ha ancora nel bignè fritto il suo portabandiera.
Per questo abbiamo deciso di proporre ai lettori di Vinodabere la ricetta di una delle pasticcerie emergenti del panorama italiano: Dolcemascolo a Frosinone.
Ingredienti
250 ml di acqua
250 gr di farina 00
5 gr di sale
60 gr di burro
4 uova medie
Olio di semi di arachide q.b.
Procedimento
Facciamo bollire l’acqua con il burro e lo zucchero. Quando l’acqua arriva a bollore, uniremo la farina e terremo sul fuoco per 5 minuti finchè la pasta farà massa. A questo punto toglieremo dal fuoco e aggiungeremo le uova intere uno alla volta, avendo cura che uno venga ben assorbito dall’impasto prima di aggiungere l’altro.
Per formarli bisogna usare la sac à poche ponendone un quantitativo pari ad una pallina da ping pong su un foglio di carta da forno bagnato leggermente nell’olio di arachide e strizzato.
Si adagiano sul foglio e, aiutandosi con le dita asciutte, si immergono con tutta la carta all’interno della pentola sui fornelli. Dopo qualche secondo, si può eliminare il foglio dall’olio.
Altro metodo legato alla tradizione era quello (oggi poco usato) di creare la pallina di pasta direttamente sulle dita unte di olio e depositarle, con l’attenzione di non bruciarsi, direttamente nell’olio a temperatura.
Bisogna cuocere due, massimo tre bignè alla volta in una pentola di alluminio molto profonda: la cottura deve avvenire in olio di arachidi a 160/170° e deve durare circa 20 minuti, girando le zeppole per portarle a perfetta doratura, senza mai far raggiungere all’olio il punto di fumo.
A cottura ultimata, disporre i bignè su una griglia leggermente rialzata per far scolare l’olio e poi passarli su carta assorbente.
Riempiamoli di crema pasticcera o crema chantilly e spolveriamoli di zucchero a velo, poi festeggiamo il 19 marzo con i nostri cari o gustiamoli per puro piacere.
Se invece non avete tempo di cimentarvi ai fornelli e siete in zona andate ad acquistarli da:
Pasticceria Dolcemascolo
Via Madonna della Neve 77
03100 Frosinone (Fr)
Tel.: +39 0775270660
In abbinamento potete provare un distillato descritto mirabilmente dal nostro esperto Carlo Bertilaccio (link):
Cognac PALE&DRY XO di DELAMAIN
Assemblaggio di acquaviti provenienti da diverse zone della Grande Champagne, invecchiate per 20-25 anni, ricco di suggestioni sensoriali, da quelle floreali e quelle fruttate.
Affinato in vecchi fusti di legno senza alcuna aggiunta, ha una gradazione di 42 gradi e si presenta nel nuovo formato da 50 centilitri.
All’olfatto sentori floreali penetranti (fiori gialli e bianchi) e mandarino cinese a precedere ricordi di albicocca, zenzero candito, confetto all’anice e spezie che si amalgamano in un finale agrumato e vanigliato di lunga persistenza.