Ogni anno in Sardegna nascono nuove aziende vinicole. La cosa non ci deve sorprendere perchè nella terza regione per estensione in Italia ancora non si supera il numero di 300 cantine.
Da qualche anno seguiamo con interesse gli sviluppi di un’azienda emergente: La Neula.
Nella Sardegna gallurese “Neula” è il nome di un monte che svetta a poche centinaia di metri dai campi dove crescono gli ulivi dell’azienda, e dove i filari di viti si perdono verso l’orizzonte. Qui, a Telti in Gallura, Andrea Scoglia ha deciso di tornare per concentrarsi sulla produzione di vini territoriali, olio, miele e mirto.
Abbiamo assaggiato i suoi vini bianchi, ecco le nostre impressioni:
Vermentino di Gallura Neulas 2019: questo Vermentino conferma che le ottime potenzialità dell’annata 2019 in Gallura, con sentori “pietrosi” e “granitici”, ricordi agrumati, floreali, di frutta secca, un sorso avvolgente, ricco, sapido e persistente.
Maddus 2018: realizzato con 30 giorni di macerazione sulle bucce ed affinamento in barrique per 12 mesi. Strutturato, sapido, fresco presenta note minerali e iodate, agrumate e di erbe officinali. Tuttavia l’utilizzo del legno marca il vino. Ha bisogno di un ulteriore affinamento in bottiglia.
Bellissima sorpresa viene dal Mirto La Neula, che abbiamo assaggiato in questi giorni, e che, se non fosse per la commercializzazione molto limitata e localizzata, avremmo senz’altro inserito nella nostra classifica (addirittura nella parte alta) del nostro articolo di un circa un mese fa (link)
Il Mirto La Neula presenta densità, persistenza, equilibrio, sentori di macchia mediterranea che si fondono a senzazioni balsamiche e iodate. Sul finale si avvertono perfino toni speziati. Molto elegante.