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Guida ai Migliori Vini della Sardegna 2024 di Vinodabere – I Migliori Cagnulari

Dopo avervi parlato dei Migliori Vermentino della Sardegna (link), dei Migliori Nuragus (link), dei Migliori Vermentino della Gallura (link), delle Migliori Vernaccia Ossidative (link), delle Migliori Granazza (link), dei Migliori Altri Vini Bianchi (link),  dei Migliori Vini Rosati (link), dei Migliori Vini Dolci (link), dei Migliori Bovale (link), dei Migliori Mandrolisai (link), dei Migliori Monica di Sardegna (link) è il momento di passare ai Migliori Cagnulari nella nostra Guida ai Migliori Vini della Sardegna 2024.

Introduzione

Edizione numero sei di una Guida – la nostra – che ha ormai superato da un pezzo le fasi dell’approccio e del relativo rodaggio. Che è sempre più “dentro” il territorio e i prodotti di cui si occupa, e che vede al centro, come è logico in questa fase, la voglia di approfondire. E quindi di raccontare e far conoscere sempre più realtà vinicole – accendendo riflettori anzitutto su quelle sin qui meno in vista – del piccolo continente che prende il nome di Sardegna. E, bisogna dirlo, le scoperte ogni volta non mancano. Anche grazie a un numero di adesioni e di campioni inviati e degustati (con le regole e il metodo di sempre) in costante e vistosa crescita. È nata così la decisione di condividere sensorialmente, fisicamente, e non solo in forma di valutazione critica, alcune delle “scoperte” di cui sopra. Ecco allora, a gennaio scorso, il primo evento organizzato a Roma da Vinodabere e dedicato ai vini sardi. Con la partecipazione attenta (e graditissima) di molti colleghi del mondo della stampa e della comunicazione, oltre a un folto numero di operatori (ristoratori, enotecari, agenti, distributori) che hanno potuto apprezzare “dal vivo” le differenze tra territori, vitigni e comunità all’interno dell’Isola, e quanto elevata sia divenuta la qualità media della produzione regionale. La kermesse romana è stata anche l’occasione – preziosa – per sfatare e superare un certo numero di stereotipi che da più di un decennio non appartengono più al contesto enoico sardo, ma in qualche modo gli aleggiano ancora attorno. L’esempio più lampante è quello del Cannonau, lontano ormai anni luce dal modello di vino alcolico e pesante della “vecchia” (e oggi non più fondata) reputazione, ed espresso ora attraverso una panoplia di interpretazioni di spiccata diversità (e di grandissimo interesse) a seconda delle zone di origine delle uve: dalla viticoltura di montagna della vocatissima comunità di Mamoiada (ormai sono quasi 40 i vignaioli che imbottigliano lì i loro vini) a zone altrettanto storiche come Oliena (con il suo Nepente), Orgosolo, Dorgali (con la splendida Valle di Oddoene, ora toponimo utilizzabile in etichetta), l’Ogliastra, la Romangia, e perfino la Gallura, che mostra ultimamente di sapersi districare abilmente anche con le varietà a bacca rossa. La strabiliante vendemmia 2021 – di sicuro una di quelle che restano negli annali – ha poi contribuito a fare il resto (e a far sì che i campioni di questa varietà recensiti siano stati la bellezza di 110). Restando in tema di sorprese, ne regala di belle anche Mandrolisai, territorio di grande tradizione enoica (ma fin qui non premiata a sufficienza da fama e fortuna) che con la sua omonima denominazione (la doc più territoriale della Sardegna con tre vitigni utilizzati in blend: Bovale, Cannonau e Monica) raccoglie ormai più di 20 produttori, autori di vini di carattere, personalità e alto rango e prossimi ormai alla costituzione di un auspicabile Consorzio di Tutela. La somma delle punte e il loro aumento di numero ha come logico effetto un ulteriore innalzarsi dell’asticella a livello regionale. Accompagnato – un effetto che, se tutto funziona, diverrà a sua volta causa – da una graduale crescita del numero delle aziende vinicole. Che hanno inviato a Vinodabere stavolta oltre 700 campioni, battendo ogni primato precedente. I tempi sembrano insomma maturi per un vero e proprio exploit della Regione. Che noi proviamo ad anticipare e motivare con le recensioni e le valutazioni dei 329 vini (altro record) presenti in questa edizione della Guida. Con l’auspicio, come sempre, di suscitare ulteriore curiosità, stimoli all’assaggio e – meglio ancora – al tuffo in loco (scrigno inimitabile di bellezze, oltre che di grandi vini) in chi ci legge.

Ad accompagnarci nel nostro percorso è, in qualità di sponsor, il Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano (che ha sede in Sardegna, maestra assoluta di caseificazione di tutto il Centro tirrenico), formaggio dal forte profilo di cui esploreremo dopo la pubblicazione della Guida i migliori abbinamenti con le etichette premiate.

 

Metodologia

L’impostazione vede confermate le scelte principali. L’obiettivo rimane quello di rivolgersi al consumatore finale, ai ristoratori e tutti gli esercenti dei circuiti commerciali che ruotano attorno al vino. Che abbiamo dunque messo al centro del nostro lavoro, creando delle classifiche per tipologia ed insiemi omogenei, provando a rispondere alle esigenze di chi vuole orientarsi nell’acquisto di una bottiglia o nella costruzione di una cantina o anche di una carta dei vini se titolare di un locale. Non mancano le descrizioni delle aziende e le loro storie, ma solo dopo ciascun vino recensito; per questo alcune – quelle di cantine presenti con più vini – saranno ripetute per non costringere il lettore ad andare a cercarle altrove nella Guida.

Utilizziamo alcuni simboli per spiegare ancora meglio le differenze qualitative tra i vini recensiti.

 

Abbiamo attribuito 1 applauso  a quelle etichette che si attestano tra i 90 ed i 94,9 centesimi (vini decisamente buoni), 2 applausi tra i 95 ed i 97,9 (vini ottimi), e la standing ovation  tra 98 e 100 (vini eccellenti). I punteggi, essendo frutto di una media di degustazione in panel, possono prevedere anche i decimi di punto. Le classifiche sono in ordine inverso (si parte dall’ultima posizione per arrivare alla prima).

Per rendere più compiutamente comprensibili e trasparenti le nostre valutazioni vi ricordiamo che abbiamo usato una scala di punteggio internazionale (quindi mediamente più alta di quelle in uso in Italia) e che tutti gli assaggi sono stati svolti rigorosamente alla cieca presso l’Osteria Poerio di Roma che ringraziamo per l’ospitalità.

Qualora almeno la metà del panel abbia attribuito il punteggio di 100/100 ad un campione, si è provveduto ad un riassaggio per confermare o meno questo punteggio massimo.

La Squadra

Curatori: Maurizio Valeriani e Antonio Paolini.

I testi che leggerete in Guida sono di: Paolo Frugoni, Maurizio Gabriele, Emanuele Giannone, Luca Matarazzo, Daniele Moroni, Gianmarco Nulli Gennari, Antonio Paolini, Pino Perrone, Emanuela Pistoni, Stefano Puhalovich, Franco Santini, Gianni Travaglini, Paolo Valentini, Maurizio Valeriani.

Hanno completato la squadra di assaggio: Alessandro Battaglia e Ruggero Faliva.

 

La Classifica dei Migliori Cagnulari

 

15 

Alghero Cagnulari Ultima Stella 2021 – Gavino Delogu 91/100    (territorio/zona dei vigneti: Usini) prezzo a scaffale enoteca 20 euro circa.

 

Da uve Cagnulari in purezza, è un vino di impatto diretto, di non elevata complessità ma molto territoriale e identitario. Profumi intensi e balsamici di macchia mediterranea, prugne, more e pepe; ha un tannino fine e setoso, la beva è succosa, fresca e vellutata con ritorni di frutta scura.

L’azienda: Gavino Delogu

Via G. Matteotti,

07049 Usini SS

Email: vinigavinodelogu@gmail.com

Tel: 347 819 8814

Fondata nel 2016, la piccola cantina di Gavino Delogu si trova nel territorio di Usini (Sassari), in una storica sub-regione, il Coros, dell’antico Giudicato di Torres. L’enologo è Pier Michele Chessa. I vitigni coltivati, su 2,5 ettari, sono il Vermentino, il Cagnulari (vitigno tradizionale della zona) e il Cannonau. Attualmente si producono due vini, il Vermentino Prima Stella e il Cagnulari Ultima Stella, per un totale di circa 2300 bottiglie.

14 

Cagnulari Serra Juales 2021 – Francesco Fiori 92/100  (territorio/zona dei vigneti: Usini) prezzo a scaffale enoteca 19 euro circa.

Un vino appetitoso, destinato ad abbinamenti versatili con la gastronomia locale. Fiori violacei, amarene sotto spirito e riverberi di spezia dolce sul finale. Chiosa sapido con tannini ben istruiti ed amalgamati alla trama.

L’azienda: Francesco Fiori

Località: via Ossi, 10 – 07049 Usini (SS),

Tel.  338 1949246

email: info@vinifiori.it

La famiglia Fiori si dedica alla produzione vinicola da oltre 3 generazioni. Nelle campagne di Sas Luzzanas, Serra Juales e Serra Aspridda, Francesco Fiori segue direttamente la coltivazione di circa sei ettari di terreno. I vigneti sono situati tutti in agro di Usini, impiantati in posizione collinare su terreni argillosi e calcarei e hanno una età media di 35 anni. Le viti sono allevate ad alberello latino. Il primo imbottigliamento è stato effettuato nel 2003. Attualmente si producono circa 15.000 bottiglie.

13

Cagnulari Pinta 2021 – Binza ‘e su Re 93/100  (territorio/zona dei vigneti: Usini) prezzo a scaffale enoteca 16 euro circa (nella foto della bottiglia è indicata la 2019 ma noi abbiamo assaggiato l’annata 2021).

Pinta è ottenuto dalle uve Cagnulari dei vigneti Calaresu e Pirapeglias, posti a 180 metri di altezza su terreni calcarei. Ha sentori intensi di bacche nere e mirto, di macchia mediterranea, con nuance di piccoli frutti di bosco. È fresco, con notevole acidità e sapidità e con ricordi di liquirizia ed erbe amaricanti.

L’Azienda: Binza ‘e su Re

Loc. Tuvaoes e Più,

07049 – Usini (SS)

email: binzaesure@gmail.com

Tel: +39 338 3191724

Binza ‘e su Re significa in sardo “La vigna del Re”: il nome deriva dalla località in cui è situata l’abitazione di famiglia ed è anche un riconoscimento a Billia Cherchi, viticoltore, che per primo ha fatto conoscere i vini di Usini al di fuori dei confini isolani. La figlia Annalisa insieme a Francesco Manna conducono oggi l’azienda fondata nel 2015. Il loro obiettivo è, muovendosi sempre nel solco della tradizione, produrre vini identitari che sappiano anche soddisfare un pubblico moderno ed internazionale. Le vigne di Vermentino, Cagnulari e Cannonau sono tutte situate in agro di Usini.

12

Cagnulari Sass’Antico 2020 – Tenuta L’Ariosa 94/100  (territorio/zona dei vigneti: vicinanze di Sassari) prezzo a scaffale enoteca 15 euro circa.

Un vino di spessore e lunghezza, tratto da una storia secolare di questa varietà autoctona altamente rappresentativa dell’Isola dei Nuraghi. Ci sono tutte le componenti attese, dall’agrume alla spezie scure per terminare su richiami iodati e materici.

L’Azienda:  Tenuta L’Ariosa

Località: Z.I. Predda Niedda Sud strada 15, (07100) Sassari

Tel. +39 079 261905

email:  info@rau.it

I fratelli RAU sono proprietari oltre che della storica distilleria che porta il loro nome, anche della Tenuta l’Ariosa. Il tutto inizia nel 1926, e l’azienda, ubicata in provincia di Sassari, rappresenta il recente cammino intrapreso alla ricerca della più alta qualità ed espressione del territorio del Nord-Ovest della Sardegna. Consta di vigneti immersi nell’incontaminato entroterra sardo, solo cultivar autoctone allevate a spalliera o alberello sardo, con basse rese e utilizzo delle più moderne tecnologie in cantina.

11

Cagnulari 2021 – Cantina Pedres 95/100  (territorio/zona dei vigneti: Gallura) prezzo a scaffale enoteca 13 euro circa.

Sensazioni minerali all’ennesima potenza. Un vino figlio del mare e del vento, sospinto dalle brezze balsamiche della Sardegna più vera e genuina. Completa il quadro organolettico un accento di frutta rossa matura, seguita da spezie delicate tra noce moscata e liquirizia. Immediato e piacevole.

 

L’Azienda: Cantina Pedres

Località: Via Mincio, 42, Zona ind.le Sett. 7, 07026 Olbia

Tel.   +39 0789 595075

email:  info@cantinapedres.it

Dalla tradizione vitivinicola della Famiglia Mancini, iniziata alla fine dell’800, e dalla perseveranza e lungimiranza del più giovane dei suoi discendenti, Giovanni Mancini, ha origine la Cantina Pedres. Situata in Gallura, più precisamente a Olbia,  la Cantina Pedres è sul mercato dal 2002 con una produzione di vini ottenuti da uve selezionate di provenienza esclusivamente Gallurese. Nel 2002 grazie ad Antonella, figlia di Giovanni, viene intrapreso un importante processo di rinnovamento tecnologico della Cantina, con investimenti che hanno interessato sia il sistema di produzione che i vigneti.

10

Cagnulari Sussinku Rosso 2021 – Nuraghe Crabioni 96/100   (territorio/zona dei vigneti: Sorso) prezzo a scaffale enoteca 15 euro circa.

Ottima la progressione nelle tipiche sfumature offerte dal varietale. Dalla ciliegia ancora croccante si passa rapidamente a chiodi di garofano e sentori di mirto, per concludere su scie salmastre di giusta consistenza. Il sorso resta piacevole, con una leggera contrattura sul finale, sintomo di quella gioventù non ancora addomesticata. L’attesa ulteriore in bottiglia saprà dargli giovamento.

L’azienda:  Nuraghe Crabioni 

Località: Lu Crabioni 07037 Sorso (Sassari)

Tel.  3402742056

Augusto Seghene, con l’aiuto del cugino Tonino Spanu fonda l’azienda a Sorso nel 2003. Nel giro di pochi anni, prima con le selezioni di Vermentino (Kanimari e Sussinku), poi con lo stesso Cannonau e con il tipico Moscato della zona, e da ultimo anche con il Cagnulari (etichetta Sussinku Rosso), la cantina si afferma tra le più importanti della Romangia. Circa 35 ettari coltivati davanti al mare, la cui salsedine spesso ricopre l’uva con la sua patina bianca e suggerisce quasi una trasmissione di sapori. I figli di Augusto (Alessandra e Maurizio) seguono gli aspetti commerciali mentre la direzione tecnica è del bravissimo enologo Mauro Murgia.

9

Cagnulari  Po Tui 2021 – Silvio Carta 96,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Alghero) prezzo a scaffale enoteca 14 euro circa.

 

Si muove sinuoso, con eleganza da vero attore, dimostrando carattere e dinamismo già dal primo impatto. Un tripudio di spezie scure, agrumi mediterranei e salinità finale. Buono l’equilibrio, che lo rende il classico esempio di vino goloso da bere con assoluto piacere.

L’azienda:  Silvio Carta

S.P. 12 km 7,800 , 09070 Zeddiani (OR) Sardegna – Italia

email: info@silviocarta.it

tel. +39 0783.410314

Fondata nel 1929 a Baratili San Pietro (OR), la cantina di Silvio Carta – oggi guidata dal figlio Elio – è nata con lo scopo di valorizzare la Vernaccia, il suo vino bandiera, di cui è uno dei massimi rappresentanti in Sardegna. Parallelamente ha sviluppato una gamma di vini e spirits derivati da vitigni (Vermentino, Cannonau, Monica, Cagnulari) e bacche locali (mirto e ginepro in primis). I vini rossi provengono da uve della zona di Alghero.

8

Cagnulari 2021 – Cherchi 97/100  (territorio/zona dei vigneti: Usini) prezzo a scaffale enoteca 15 euro circa.

 

È la storica etichetta di riferimento della tipologia: Cherchi fu il primo a vinificare il Cagnulari in purezza. Uve coltivate sui terreni argillosi e calcarei delle colline di Usini, a 200 metri di altitudine. Affinamento prevalentemente in acciaio, con una piccola quota che sosta per 6-8 mesi in botti di rovere. Sentori di frutti rossi e scuri (ribes, visciola), liquirizia, sottobosco. Tannini fitti e morbidi, freschezza e sapidità accompagnano un sorso dal semplice e piacevolissimo gusto fruttato. Finale di media persistenza, che intercetta un tono minerale molto evidente. Un piccolo classico.

L’azienda: Cherchi

Località Sa Pala ‘e Sa Chessa 07049 Usini (SS)

mail: info@vinicolacherchi.com

tel.+39 079 380273

Giovanni Maria Cherchi, conosciuto da tutti come zio Billia, da poco scomparso, ha dato vita a questa azienda 50 anni fa, cercando di valorizzare, con successo, il vitigno Cagnulari nella zona più vocata in Sardegna (Usini) insieme al Vermentino che in questo territorio dà generalmente risultati fantastici e si dimostra molto adatto all’invecchiamento. Salvatore, figlio di Billia, ha preso in mano le redini dell’azienda. La consulenza enologica è del bravissimo Piero Cella.

7

Cagnulari 2021 – Chessa 97,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Usini) prezzo a scaffale enoteca 16 euro circa.

Limate alcune asperità del varietale, il vino riserva sorprese in positivo guardando al carattere da frutta di bosco matura e sbuffi di erbe mediterranee. Gioca sulla eleganza e bevibilità, piuttosto che sull’opulenza e lunghezza gustativa. Ottimo il rapporto qualità-prezzo.

L’Azienda: Chessa

Via San Giorgio

07049 Usini (SS)

email: info@cantinechessa.it

Tel. +39 328 3747069

In un terroir vocato per la coltivazione del carciofo spinoso, da diversi anni Giovanna Chessa lavora con bravura ad attualizzare e implementare la storia agricola di famiglia dimostrando grande sensibilità nella produzione dei vini tipici di Usini, in particolare Vermentino e Cagnulari, senza dimenticare lo storico Moscato dolce.

6

Cagnulari  Sinzeru 2021 –  Salvatore Chessa 97,5/100  (territorio/zona dei vigneti: Usini) prezzo a scaffale enoteca 14 euro circa.

L’azienda produce tre vini, di cui due cagnulari, a testimoniare la storica vocazione del territorio per questo vitigno. Il Sinzeru mostra grande struttura e materia, il sorso avvolgente e sapido evidenzia una frutta dolce, rossa e scura (prugna, mora, lampone), con aromi balsamici e speziati. Ottima piacevolezza di beva.

L’Azienda: Salvatore Chessa

Via Sotgia 11

07049 Usini (SS)

Tel. +39 3470289441

email: chessasalvatore@hotmail.com

Nel territorio di Usini, con  5 ettari vitati Salvatore Chessa produce da qualche anno Vermentino e Cagnulari in piccole quantità (12 mila bottiglie in tutto) con grande passione e dedizione. Ed i risultati sono arrivati attraverso tipicità ed aderenza territoriale dei suoi vini.

5

Alghero Cagnulari Riserva Recònta 2019 – Santa Maria La Palma 98/100  (territorio/zona dei vigneti: Alghero) prezzo a scaffale enoteca 20 euro circa.

Standing Ovation meritata per questo vino frutto del sapiente lavoro realizzato su una delle varietà autoctone presenti nel nord della Sardegna. Ottima base fruttata, che richiama gli agrumi rossi, la spezia dolce e la ciliegia matura. Sorso sapido e pronunciato, con lunghezza e un passo deciso verso le nuance balsamiche tra ricordi di mirto, lentisco ed elicriso.

 

L’azienda: CantinaSanta Maria La Palma

Loc. Santa Maria la Palma – 07040 Alghero (SS)

email: vini@santamarialapalma.it

tel. +39 079999008

Nata nel 1959 grazie all’accordo di un centinaio di viticoltori che lavoravano i terreni della Nurra di Alghero, dopo la bonifica e la riforma agraria del 1946, la cooperativa Santa Maria La Palma è oggi un gigante con più di 300 soci, 650 ettari e circa quattro milioni di bottiglie annue. Il Vermentino Aragosta è stato tra i primi vini sardi a raggiungere la popolarità fuori dall’isola e ancora oggi è tra i bianchi più venduti d’Italia.

4

Cagnulari 2021 – Carpante 98,3/100    (territorio/zona dei vigneti: Usini) prezzo a scaffale enoteca 16 euro circa.

Grappolo delle viti di Cagnulari di Carpante

Carattere, eleganza, lunghezza gustativa sono in evidenza. Sentori minerali, speziati si uniscono a ricordi balsamici e di macchia mediterranea. Il sorso è fresco, avvolgente, sapido e si chiude con un interminabile finale di erbe officinali. Merita la nostra Standing Ovation.

L’azienda:  Carpante

Località: Via G.Garibaldi, 151, 07049 Usini SS

Tel: 392 501 9777

email: info@carpante.it

Carpante ha i vigneti adagiati a 250 metri di altitudine sulle colline di Usini (Sassari), zona molto vocata per il Cagnulari – vitigno simbolo del territorio – ma anche per il Vermentino che qui dà origine a vini adatti al lungo invecchiamento. Il Carignano è stato “acquisito” da qualche anno con l’ingresso in azienda dell’agronomo Luca Mercenaro (diventato genero di Giorgio Careddu), che ha messo a disposizione la sua vigna di Carignano a Calasetta (Isola di Sant’Antioco) in località Cussorgia.

3

Cagnulari 2021 – Cantina TraMonti di Antonio Marogna 98,5/100   (territorio/zona dei vigneti: Sorso) prezzo a scaffale enoteca 16 euro circa.

Vigne del Cagnulari della Cantina TraMonti

Il rigoglioso sviluppo vegetativo e la conseguente ricchezza estrattiva delle uve di questa annata hanno regalato vini con elevato grado alcolico (16,5%) ma, in questo caso, accompagnato anche da un mosaico di profumi e sapori: macchia mediterranea, frutta rossa matura, balsamico e speziato. È succoso, materico, i tannini sono morbidi e rotondi. Regala una beva equilibrata e gustosa. Una Standing Ovation di sostanza.

L’Azienda:  Cantina TraMonti di Antonio Marogna

Strada Provinciale 29
07037 – Sorso (SS)

email: vendite@vinitramonti.it

Tel. +39 329 4878245

TraMonti ha sede in Romangia, a Sorso. La sua fondazione a opera di Salvatore Marogna risale al tardo XIX sec., quando fu riattato il sito storico di Tres Montes; a questo  si aggiungono nel 2010 i 4 ettari di Badde Pira, oggi fulcro della produzione aziendale. Gestione biodinamica, vendemmia manuale, nessuna filtrazione (decantazione spontanea) per il Cagnulari, il Cannonau e il Vermentino prodotti oggi da Antonio, discendente del fondatore.

2

Cagnulari Prendas 2019 – Cantina Sorso Sennori 99/100    (territorio/zona dei vigneti: Romangia) prezzo a scaffale enoteca 25 euro circa.

Grappoli delle vigne del Prendas

Il Cagnulari Prendas proviene dalle colline attorno alla città di Sorso. Ha sentori variegati di mirtillo, mora, prugna, con note iodate, di spezie scure e sbuffi vanigliati. Ha grande struttura, ricco di sostanza e ben sostenuto da tannino ed acidità, che armonizzano un sorso secco e saporito. Giustamente premiato con la nostra Standing Ovation.

L’Azienda: Cantina Sorso Sennori

Via Marina, 5, 07037 Sorso SS

Email: info@cantinasorsosennori.it

Tel: 079 350118

L’azienda si colloca nel complesso mosaico geo-pedologico della Romangia e, per precisione, a Sorso. Fondata nel 1955, vanta oggi una superficie vitata di 40 ettari su terreni prevalentemente sabbiosi e argillosi, destinati principalmente alla produzione di Vermentino, Cannonau e, ovviamente, Moscato. Prendas è una linea dedicata di vini, piuttosto limitata per entità e diffusione.

1

Cagnulari  Spanu 2021- Binzamanna  99,5/100    (territorio/zona dei vigneti: Martis, Anglona) prezzo a scaffale enoteca 20 euro circa.

Uno dei ceppi della Vigna del Cagnulari di Binzamanna

Le uve che danno origine a questo vino sono Cagnulari con un piccolo saldo di Bovale.  La passione di Sara Spanu e di suo marito Walter ha dato origine ad un vino spettacolare, dagli inconfondibili profumi sardi: macchia mediterranea, spezie, erbe selvatiche, bacche e frutti scuri. Succoso, sapido, dai tannini morbidi, ha una elegante “leggerezza” di beva, con ritorni fruttati e di lunga persistenza. Una Standing Ovation che rasenta la perfezione.

L’Azienda: Binzamanna

Loc. Tanca de Sas Piras

07030 MARTIS (SS)

email: info@binzamanna.com

Tel. +39 345 3518190

Nata a Martis, un piccolo paese della provincia di Sassari, nel 2001 da un progetto di Sara e suo marito Walter, con l’intento di valorizzare vitigni autoctoni come Cagnulari, Bovale, Cannonau e Vermentino. Binzamanna significa Vigna Grande. I risultati sono evidenti ed il percorso qualitativo è già tracciato.

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