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Go Wine a Roma: “Buono…Non lo conoscevo!” – I nostri migliori assaggi

Go Wine ha ripreso l’attività in Hotel a Roma, giovedì 21 settembre, con una degustazione interamente dedicata ai vitigni autoctoni italiani. Al centro dell’evento la ricchezza del vigneto italiano, fatto di tante realtà legate per storia e cultura a diversi territori, dal nord al sud del Paese. Nelle sale dell’Hotel Savoy un parterre di cantine ha incontrato direttamente il pubblico, altre cantine hanno partecipato presentando i vini in una speciale “Enoteca”, valorizzando il tema della biodiversità nel vigneto.


Il corposo elenco dei vitigni autoctoni italiani che sono stati i protagonisti dell’evento:

Aglianico (Basilicata, Campania, Molise), Albarola (Liguria), Ansonica (Toscana), Arneis (Piemonte), Barbera (Emilia-Romagna, Piemonte), Bianchetta Genovese (Liguria), Biancolella (Campania), Bovale (Sardegna), Cannonau (Sardegna), Catarratto (Sicilia), Chatus o Nebbiolo di Dronero (Piemonte), Cesenese Nero (Lazio), Coda di Volpe (Campania), Corvina (Veneto), Corvinone (Veneto), Croatina (Emilia Romangna), Dolcetto (Piemonte), Erbaluce (Piemonte), Falanghina (Campania, Molise), Fiano (Puglia), Freisa (Piemonte), Friulano (Friuli-Venezia Giulia), Gaglioppo (Calabria), Garganega (Veneto), Grignolino (Piemonte), Grillo (Sicilia), Lacrima (Marche), Lambrusco Grasparossa (Emilia-Romagna), Malvasia (Friuli Venezia Giulia, Lazio), Massaretta (Toscana), Monica (Sardegna), Montepulciano (Abruzzo, Lazio), Nas’cetta (Piemonte), Nebbiolo (Piemonte), Nero d’Avola (Sicilia), Nero di Troia (Puglia), Oseleta (Veneto), Pecorello (Calabria), Pecorino (Abruzzo), Piedirosso (Campania), Primitivo (Puglia), Refosco dal Peduncolo Rosso (Friuli-Venezia Giulia), Ribolla Gialla (Friuli-Venezia Giulia), Rondinella (Veneto), Sagrantino (Umbria), Sangiovese (Lazio, Toscana), Schioppettino di Prepotto (Friuli-Venezia Giulia), Susumaniello (Puglia), Tintilia (Molise), Turbiana (Lombardia), Uvalino (Piemonte), Verdicchio (Marche), Vermentino (Liguria, Piemonte, Toscana), Vermentino Nero (Toscana).

Le cantine che hanno partecipato all’evento:

Alessandro di Camporeale – Camporeale (Pa); Antonelli San Marco – Montefalco (Pg); Cantina del Mandrolisai – Sorgono (Nu); Cantina Horus – Vittoria (Rg); Cantina Le Macchie – Rieti; Cascina Castlèt – Costigliole d’Asti (At); Cascina Gavetta – Novello (Cn); Castello di Gabiano – Gabiano (Al); Cieck – San Giorgio Canavese (To); Colli di Poianis – Prepotto (Ud); Marisa Cuomo – Furore (Sa); D’Angelo – Rionero in Vulture (Pz); Di Majo – Campomarino (Cb); Fattoria di Magliano – Magliano in Toscana (Gr); Felline – Manduria (Ta); Filippo Gallino – Canale (Cn);  Il Feuduccio di Santa Maria d’Orni – Orsogna (Ch); La Biòca – Serralunga d’Alba (Cn); Lunae Bosoni – Castelnuovo Magra (Sp); Marchesi Gondi – Pontassieve (Fi); Massucco F.lli – Castagnito (Cn); Mauro Vini – Dronero (Cn); Montecappone – Jesi (An); Monviert – Cividale del Friuli (Ud); Moris Farms – Massa Marittima (Gr); Opera 02 – Castelvetro di Modena (Mo); Pasetti Vini – Francavilla al Mare (Ch); Podere Scurtarola – Massa; Poggiotondo – Subbiano (Ar); Ricchi F.lli Stefanoni – Monzambano (Lago di Garda); Santa Lucia – Corato (Ba); Stanig – Prepotto (Ud); Tenuta Cavalier Pepe – Sant’Angelo all’Esca (Av); Tenuta Iuzzolini – Cirò Marina (Kr); Tenuta Sant’Antonio – Mezzane di Sotto (Vr); Torchio 1953 – Isola d’Asti (At); Zaccagnini – Bolognano (Pe); Zymé – San Pietro in Cariano (Vr).


In un ambiente elegante e accogliente il pubblico e i professionisti del settore hanno avuto la possibilità di dialogare con i produttori e di assaporare i vini di diverse denominazioni, provenienti dai differenti territori della penisola.
Di seguito la descrizione di alcune delle Aziende e dei vini degustati.



La descrizione degli assaggi sono a cura dello scrivente con il supporto del collega di Vinodabere Stefano Puhalovich.


CANTINA DEL MANDROLISAI, Sorgono (NU)

La Cooperativa Agricola Cantina del Mandrolisai nasce nel 1950. La struttura riunisce soci appartenenti ai comuni di Sorgono, Meana Sardo, Ortueri e Samugheo. Ha il grande merito di essersi battuta per ottenere, nel 1981, una delle doc più legate al territorio in Sardegna: la doc Mandrolisai, i cui uvaggi comprendono Bovale Sardo o Muristeddu, Cannonau e Monica di Sardegna.



Mandrolisai Doc Kent’annos 2021 – uvaggio: Cannonau, Muristeddu e Monica di Sardegna. Affinamento in botte grande e bottiglia. Al naso sentori intensi di frutta rossa acerba, sottobosco, macchia mediterranea (elicriso, lentisco). Sorso pieno, ben strutturato, amarognolo con ricordi fruttati e note vegetali; il tannino è giovane e deciso, affiancato da buona acidità e sapidità.

Mandrolisai Doc Superiore Kent’annos Gold 2019 – uvaggio: Cannonau, Muristeddu e Monica di Sardegna. Affinamento in botte grande e bottiglia. Olfatto complesso, molto profumato: frutti rossi dolci, fiori rossi, sottofondo di erbe aromatiche, garofano e spezie dolci. Beva ricca, succosa, con note di liquirizia, cacao e frutta rossa matura; tannini rotondi e fusi, sorso armonico, di lunga persistenza.


CASCINA GAVETTA, Novello (CN)

Gavetta è una cascina, attiva dal 1829, appartenente alla famiglia di Roberto Cogno. È locata tra i boschi e i vigneti di Novello, un paese sulle colline delle Langhe (uno degli 11 comuni del Barolo). Pratica una agricoltura tradizionale, “contadina”, dove la biodiversità è il filo conduttore, per cui da sempre i vigneti si alternano a noccioleti, prati e aree boschive. Nebbiolo, Barbera, Dolcetto e Nascetta i vitigni coltivati.


Langhe Nascetta del Comune di Novello DOC Nas-cëtta 2017. Uno dei rari vini bianchi di langa, però di antica tradizione da vitigno semi aromatico, veniva utilizzato e vinificato soprattutto come vino da dessert . Abbiamo assaggiato la versione secca che ha dimostrato notevoli doti di invecchiamento. Affinato in solo acciaio, il 2017 ha profumi variegati di fiori bianchi, agrume, frutta esotica e anice, con sfumature minerali. Al gusto è perfettamente integro, rivela buona struttura, acidità e sapidità equilibrate, con note di miele che rendono la beva piacevole.

Barolo Corini-Pallaretta Dogc 2017 – Corini-Pallaretta è una delle sottozone (o MGA) della Docg Barolo, sita nel comune di Novello. Il vino invecchia in rovere, acciaio e bottiglia. Ha profumi ampi e avvolgenti che variano dai frutti di bosco alle erbe selvatiche, al tabacco ed alle spezie. Il sorso è potente, austero, con ricordi di mirtilli e more in confettura; tannino ed acidità equilibrati donano eleganza ed agilità alla beva.


CASTELLO DI SPESSA, Capriva del Friuli (GO)

Il Castello di Spessa, di proprietà della famiglia Pali, è una importante azienda vinicola di 98 ettari vitati nel Collio Goriziano, che fornisce ospitalità e ristorazione. Pinot Bianco, Friulano, Ribolla Gialla e Sauvignon sono i vitigni principali coltivati. Produce circa 450.000 bottiglie l’anno delle denominazioni Collio e Friuli Isonzo.



Collio Doc Ribolla Gialla Yellow Hills 2021 – Affinato in acciaio e successivamente in bottiglia. Al naso ha sentori floreali (fiori bianchi), di erba tagliata, con nuance di pietra bagnata. Al gusto è molto espressivo: ha una bella ricchezza fruttata (pesca, pera, ananas), un sorso cremoso ed una lunga persistenza.

Collio Doc Friulano Rassauer 2021 – Fermentazione con permanenza delle bucce nel mosto, affinato in acciaio e successivamente in bottiglia. L’ingresso al naso evidenzia sentori complessi di asfalto, grafite, gesso ed erbe selvatiche, seguiti da note di fiori e frutta gialla. Il palato è ricco di sapori: si inizia con una mandorla amara, segue una scia fruttata e leggermente agrumata; il sorso denota freschezza e una bella sapidità, con un finale molto persistente.

Collio Doc Pinot Bianco Santarosa 2021 – Affinato in parte in barrique e in parte in acciaio e successivamente in bottiglia. Mostra profumi fini e complessi di frutta bianca (mela e pera con tracce di lime) di fiori d’acacia e miele insieme a nuance di nocciola e ricordi di vaniglia. La bocca è coerente, con un corredo aromatico elegante e complesso.


LA BIÒCA, Serralunga d’Alba (CN)

La Biòca è una piccola azienda vitivinicola nelle Langhe. La cantina è situata nella località Fontanafredda di Serralunga d’Alba. Gli otto ettari di vigne si trovano nei comuni di Monforte d’Alba, Novello, La Morra e Barbaresco. Si producono i vini della tradizione delle Langhe, come il Dolcetto, il Barbera, il Nebbiolo, e il Rossese Bianco. Si sperimentano anche alcune fermentazioni e affinamenti di diversi vini in anfora.


Nebbiolo d’Alba DOC La Pipina 2021– La vinificazione e l’affinamento avvengono nell’anfora di cocciopesto, il vino rimane sulle bucce per 2 mesi. Profumi fragranti di piccoli frutti di bosco (lamponi, mirtilli) e rosa rossa. Tannini fini, sorso secco ed elegante, di buona acidità e leggermente amarognolo con ricordi di anice.

Barolo Ravera Dogc 2018 – Affinamento in acciaio e tonneau. Mostra sentori classici, suadenti, di frutti rossi, confettura di frutti di bosco scuri e spezie (pepe rosa). Il sorso è ricco, con ritorni pepati e sfumature aromatiche; il tannino importante, l’acidità e la sapidità si integrano perfettamente con la ricchezza materica, regalandoci un Barolo dallo stile classico, di grande eleganza.


MARISA CUOMO, Furore (Campania)

I vigneti dell’azienda di Marisa Cuomo si trovano nel comune di Furore, nelle zone impervie e spettacolari della costiera Amalfitana, ad un’altitudine di circa 500 metri a picco sul mare. Sono circa 40 ettari (di cui 14 di proprietà) improntati soprattutto alla valorizzazione dei vitigni locali come vecchie vigne di Ginestra, Ripoli, Fenile e Pepella per i bianchi, Piedirosso e Sciascinoso per i rossi.


Costa D’Amalfi Doc Furore Bianco 2022 – uvaggio: Falanghina e Biancolella. Il vino affina in acciaio per quattro mesi. Ha profumi floreali (acacia, biancospino, macchia mediterranea) con nuance ammandorlate. Il sorso, succoso, rivela una vena iodata e minerale che si accompagna con bella armonia a note di frutta bianca (pesca e cedro).

Costa D’Amalfi Doc Furore Rosso 2022 – uvaggio: Piedirosso e Aglianico. Affinato in barrique per sei mesi. Ha un bouquet di frutta rossa croccante, frutti di bosco, erbe aromatiche, con note ematiche e di camino spento. Di buona acidità presenta tannini levigati, risulta equilibrato, elegante e con una scia sapida finale che lascia la bocca piacevolmente pulita.


MONTECAPPONEMIRIZZI, Jesi (An)

Montecappone e Mirizzi sono due aziende, ambedue di proprietà della famiglia Mirizzi. Di circa 50 ettari la prima (azienda storica della famiglia) e 6 ettari la più giovane Mirizzi, situate sulle colline di Jesi nelle vicinanze del fiume Esino. Montecappone è stata nei decenni passati tra i protagonisti dei successi del Verdicchio, il più importante bianco marchigiano. Mirizzi, fondata nel 2015, ha l’ambizione di ripetere i successi della prima con stile e spirito innovativi.



Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Utopia 2019 – Permanenza del vino sulle fecce per 9 mesi, affinato in cemento e successivamente in bottiglia.
Sentori complessi, di asfalto e idrocarburo, seguiti da note di fiori gialli ed erbe aromatiche e balsamiche e ricordi di agrumi sul finale.. Emergono acidità e sapidità, sorso teso ma tutto molto equilibrato e armonico. Vino elegante, di grande classe.

Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Superiore Doc Cogito 2022 – Fermenta ed affina sui propri lieviti in cemento. Sentori di fiori bianchi, camomilla, frutta bianca, con nuance di miele e uva passa. Ottimo equilibrio tra dolcezza (caramella alla frutta) e freschezza. Vino che invoglia alla beva.

PODERE SCURTAROLA – Massa MS

Il Podere Scurtarola, di Pier Paolo Lorieri, ha vigneti nei Colli di Candia, tra i comuni di Massa e Carrara. Cinque ettari di terrazzamenti su terreni costituiti da stratificazioni di arenarie e argille, dove vengono coltivati – senza l’utilizzo di concimi, né chimici né organici – i vitigni tradizionali: il Vermentino soprattutto, insieme ad Albarola, Trebbiano, Malvasia ed altri.


Vermentino Nero Igt Vernero 2012 (doppia magnum) – uvaggio: Vermentino Nero 100%. Affinato a lungo in legno e poi bottiglia. Profumi intensi, con spezie in evidenza (pepe nero, chiodi garofano), aromi fruttati scuri (marasca, prugna, mirtillo) note tostate di caffè e ricordi di mora, mirtillo e ribes nero sul finale; il sorso è corposo e morbido, l’alcol è potente ma ben integrato. Ha ancora parecchia strada davanti a sé.

Vermentino Nero Igt Vernero 2015 – uvaggio: Vermentino Nero 100%. Affinato in caratello di rovere e poi bottiglia. Sentori intensi di marasca, mora e mirtillo, con sfumature floreali di fiori gialli, pepe nero e note ematiche. Sorso morbido, corposo, di buona freschezza; tannino, acidità e sapidità sono ben presenti e bilanciati.

 



Associazione Go Wine Impresa Sociale E.T.S.
Via Vida, 6
12051 Alba (Cn)
tel. +39 0173 364631

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Sono un appassionato del mondo del vino, mi piacciono i profumi e i sapori che ogni bottiglia di vino racchiude, le sensazioni e le emozioni che trasmette. Mi piacciono molto anche i distillati, in particolare la grande varietà e specificità del mondo del whisky. Laureato in Fisica, con un passato di marketing manager nel settore Servizi e Innovazione di una società leader di telecomunicazioni, oggi critico enogastronomico per passione. Scrivo di Vino, Distillati ed Olio sulla testata giornalistica Vinodabere (www.vinodabere.it). Collaboro anche con le testate di settore “Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it)”, "Wining (www.wining.it)" ed “Epulae (www.epulaenews.it)”. Giudice per il concorso internazionale Grenaches du Monde. Assaggiatore per la “Guida Flos Olei“ di Marco Oreggia. Ho collaborato per l’edizione 2018 con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso. Sommelier AIS dal 2001, Sommelier AISO dell’Olio e degustatore iscritto all'albo per la Regione Lazio.

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