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Campania

Ciak Irpinia e le nuove annate di Fiano, Greco, Falanghina e Taurasi

Alla sua seconda edizione Ciak Irpinia è già ora una manifestazione convincente.

Decisamente positivo il bilancio della manifestazione, ideata e organizzata dal Consorzio di Tutela dei Vini d’Irpinia, che ha richiamato nella provincia di Avellino 50 giornalisti nazionali e internazionali tra carta stampata, tv e web tv.

Tecnici ed esperti, ma anche appassionati e winelovers si sono ritrovati nel Castello della Leonessa di Montemiletto sabato 19 maggio per un evento nel segno delle eccellenze irpine, Fiano di Avellino DOCG, Greco di Tufo DOCG, Taurasi DOCG e Irpinia Falanghina Doc.

Nella mattinata la degustazione alla cieca riservata ai giornalisti, di 70 vini preselezionati nei giorni precedenti da una commissione tecnica diretta dal Prof. Luigi Moio, ci ha permesso di capire qualcosa in più dell’annata 2017 di Fiano di Avellino, Greco di Tufo, Irpinia Falanghina, e della 2014 del  Taurasi.

Intanto cominciamo con il dire che la selezione dei vini proposti si è rivelata molto buona. Bisognerebbe capire qual era il numero dei campioni assaggiati dalla commissione e quanti ne sono stati scartati per avere un’idea più precisa relativamente alle nuove annate.

In ogni caso almeno dai nostri assaggi è emerso che per il Fiano d’Avellino la 2017 sia stata interpretata al meglio dalla metà dei produttori dei vini in degustazione, mentre l’altra metà abbia un pochino faticato a gestirla. Meglio è andata per il Greco di Tufo, dove la quasi totalità dei campioni ci è sembrata convincente.  La Falanghina invece ci sembra aver sofferto l’annata 2017, così come per il Taurasi la 2014 non sembra una facile annata.

Ciò detto tanti sono i vini convincenti e questi sono i nostri migliori assaggi:

Fiano di Avellino

Fiano d’Avellino 2017 –  AZ. AGR. PETILIA di BRUNO ROBERTO: tensione, mineralità, sapidità e freschezza sono al centro dell’assaggio, seguiti da sentori fumé e da un grande finale di frutta secca e agrumi. Tipico e strutturato;

Fiano d’Avellino Exultet 2017  – QUINTODECIMO SOCIETA’ AGRICOLA SRL: Il professor Luigi Moio è autore di questo straordinario Fiano caratterizzato da una grande materia e dalle tipiche sensazioni minerali e fumé. Un piccolo capolavoro.

Fiano d’Avellino Ex Cinere Resurgo 2017-  TERREDORA DI PAOLO SSA : ottima prestazione del Fiano di Paolo e Daniela Mastroberardino che presenta struttura ma anche scorrevolezza del sorso. Molto piacevole la chiusura su toni minerali e di erbe officinali;

Fiano d’Avellino 3 2017 – Dodici Ettari VIGNA DEI LUPI SRL: sentori agrumati e di frutta secca anticipano lunghezza minerale e tensione gustativa. Interessante il finale su ricordi di pompelmo e pietra focaia;

Fiano d’Avellino Pendino 2017 – SOCIETA’ AGRICOLA COLLI DI CASTELFRANCI SRL: un Fiano in chiave moderna, ancora giovane e da valutare in prospettiva, con sentori minerali ed agrumati ed un sorso teso ed avvolgente al tempo stesso;

Fiano d’Avellino Bechar 2017 – AZ. AGR. ANTONIO CAGGIANO S.S.: Antonio e Pino Caggiano, avvalendosi della consulenza del prof. Luigi Moio realizzano questo straordinario vino che mette in evidenza polpa e profondità di beva, insieme a piacevolissimi ricordi fumé;

Fiano d’Avellino Pietracalda 2017 – FEUDI DI SAN GREGORIO SOC. AGR. SPA: il Fiano di Feudi di San Gregorio è sempre una sicurezza. Ottima l’interpretazione dell’annata con note di agrumi, grande mineralità e finale fumé e di pietra focaia;

Fiano d’Avellino Signifer 2017 – CANTINE MACCHIE S. MARIA di DE SANTIS ORESTE: fresco e sapido, con note agrumate e di frutta secca. Ancora indietro ma di ottimo potenziale. Strutturato e persistente;

Fiano d’Avellino Radici 2017 – MASTROBERARDINO SPAmolto convincente l’interpretazione dell’annata 2017 da parte di una delle aziende storiche d’Irpinia e d’Italia. In evidenza materia e lunghezza gustativa, accompagnate da un bellissimo finale di frutti bianchi e pietra focaia.

Fiano d’Avellino 2017 – AZ. AGR. CONTRADA MICHELEnonostante una leggera vinosità questo Fiano colpisce per tipicità, freschezza e mineralità. Ottima la chiusura su ricordi di agrumi e frutta secca;

Fiano d’Avellino 2017 – AZ. AGR. PICARIELLO CIRO: nonostante non sia la migliore annata per i vini di questa azienda, al centro dell’assaggio troviamo tipicità e mineralità, con le classiche note fumé in evidenza.

Greco di Tufo

Greco di Tufo 2017 – ANTICO BORGO – VINI TIP. DELL’IRPINIA – sas di Inglese Raffaele : fresco, sapido con  finale agrumato e grande progressione minerale. Struttura e lunghezza in evidenza;

Greco di Tufo 2017 – D’ANTICHE TERRE SRL SOC. AGR.: un Greco molto tipico, affilato e sapido in gioventù, con sentori agrumati e minerali e finale di frutta secca.

Greco di Tufo 2017 – AZ. AGR. PETILIA di BRUNO ROBERTO: note di erbe officinali e fiori bianchi al centro dell’assaggio, seguiti da sensazioni fruttate e minerali. Buona la struttura e la profondità di beva;

Greco di Tufo Selezione 2017 – AZ. AGR. DI MARZO S.S.:   teso, minerale, con ricordi di gesso e pietra focaia. Ottima la profondità e piacevole la chiusura agrumata;

Greco di Tufo Giallo d’Arles 2017 –  QUINTODECIMO SOCIETA’ AGRICOLA SRL: un grande Greco che pur nella sua tipicità mostra una incredibile eleganza che evoca nomi importanti d’Oltralpe. Complessità e struttura completano il già ricco quadro organolettico. Altro grande vino del professor Moio.

Greco di Tufo Devon 2017 – AZ. AGR. ANTONIO CAGGIANO S.S.: un nome che evoca uno dei viaggi avventurosi di Antonio Caggiano in giro per il mondo. Vino salmastro, minerale, di ottima freschezza e con ricordi iodati nel finale. Ancora molto giovane e teso. Diventerà un grande Greco;

Greco di Tufo Friarii  2017 – CANTINE MACCHIE S. MARIA di DE SANTIS ORESTE: nonostante un leggero residuo zuccherino si apprezzano tipicità, freschezza e struttura esemplari;

Greco di Tufo Novaserra 2017 – MASTROBERARDINO SPA : elegante e fresco, con sentori di frutta secca e fiori bianchi e chiusura su toni agrumati e fruttati;

Greco di Tufo 2017 – VIGNE IRPINE SRL: in evidenza sapidità, freschezza, insieme a note di frutti gialli ed erbe aromatiche. Il sorso è scorrevole ed avvolgente al tempo stesso;

Greco di Tufo 2017 – SOC. AGR. D’AIONE SRL: un Greco caratterizzato da scorrevolezza del sorso, freschezza e sapidità. Molto piacevole è il finale di frutta secca ed erbe officinali;

Greco di Tufo 2017 – CONTEA DE’ ALTAVILLA SRL: materia e profondità di beva sono al centro dell’assaggio, seguiti da ricordi fumé e grande lunghezza iodata;

Greco di Tufo Terra degli Angeli 2017  – TERREDORA DI PAOLO SSA: anche sul Greco Terredora non delude. Ed ecco un vino sapido, salmastro, avvolgente che chiude su toni minerali e di frutta secca.

 

Irpinia Falanghina

Falanghina Mora Bianca 2017 MASTROBERARDINO SPAaltro vino convincente per Mastroberardino, con tensione gustativa e toni fruttati e floreali che si uniscono a sentori di pietra focaia e gesso;

Falanghina 2017 – CANTINE MACCHIE S. MARIA di DE SANTIS ORESTE: ancora una etichetta sorprendente per questa azienda emergente. Una Falanghina molto tipica, con acidità sostenuta e sapidità in evidenza, che si uniscono a struttura e lunghezza gustativa;

Falanghina Lila 2017 – TENUTA CAVALIER PEPE SOC. AGR. SRL: stavolta a sorprenderci è la Falanghina di Milena Pepe, con le sue note minerali ed agrumate che anticipano avvolgenza e profondità del sorso;

Falanghina Via del Campo 2017 – QUINTODECIMO SOCIETA’ AGRICOLA SRL : De Andrè sarebbe molto felice per il nome dato a questo vino, che non tradisce le aspettative con struttura in evidenza, insieme a note di frutta secca e frutti gialli.

Taurasi

Taurasi Antyco 2014 –  Cortecorbo: vino di impressionante complessità e materia, che mette in evidenza toni speziati e di macchia mediterranea;

Taurasi 2014 – AZ. AGR. CONTRADA MICHELE: sentori floreali e speziati si uniscono a note di frutti rossi anticipando succosità, eleganza e un grande finale di agrumi e pepe nero;

Taurasi 2014 – FIORENTINO SOC. AGR. ARL: di grande personalità, con un sorso profondo ed avvolgente che si accompagna a materia e a ricordi di macchia mediterranea. Piccolo capolavoro.

Taurasi Radici 2014 – MASTROBERARDINO SPA: elegante e complesso, presenta una imponente struttura ed una piacevole succosità. Chiude con toni balsamici e speziati;

Taurasi 2014 – SERGIO BOCCELLA: un Taurasi tipico, che mette in evidenza sensazioni di spezia e frutti rossi che accompagnano un sorso avvolgente e profondo;

Taurasi Alta Valle 2014 – SOCIETA’ AGRICOLA COLLI DI CASTELFRANCI SRL : lo stage a Bordeaux è servito all’enologo di casa Sabino Colucci. Ed il Taurasi di Colli di Castelfranci, che già era un buon vino, è diventato eccellente con sentori speziati e di macchia mediterranea che si uniscono a succosità, materia e lunghezza balsamica.

 

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