La storica Cantina Terlano oltre a portare avanti il lavoro sulla qualità dei vini e sulla crescita commerciale dell’azienda, ha voluto preservare ancor di più la tradizione, utilizzando la bottiglia Sebastianina, creata in onore di Sebastian Stocker al quale si attribuiscono i primi studi e disegni e da sempre emblema dei vini di alta gamma della cantina (la linea Selection) anche per tutti gli altri vini dell’azienda.
“Proteggere la bottiglia tradizionale è stato come tutelare il marchio di qualità di Terlano. La sua bellezza e le sue sensazioni esprimono ciò che la cantina è: qualità per tutti i sensi. Ecco perché d’ora in poi non solo i vini della linea Selection, ma anche quelli della linea Tradition saranno imbottigliati nella forma distintiva“, spiega Klaus Gasser, direttore commerciale di Terlano.
“Allo stesso tempo, sottolinea Rudi Kofler l’enologo di Terlano, la bottiglia è stata ulteriormente sviluppata con accuratezza ed il suo peso ridotto del 10%, scelta che rende la Sebastianina ancora più contemporanea”.
Ad affiancare questa importante scelta dell’azienda si aggiunge la realizzazione di un calice a firma Terlano, battezzato con il nome “Precision“, scaturito da una lunga ricerca interna che aveva come obiettivo di esaltare con precisione i vini più giovani prodotti da Terlano.
Dopo un lungo studio hanno deciso di affidare alla cristalleria Cerva Bohemia la creazione del calice, il cui compito era di far emergere tutte le caratteristiche del vino, un bicchiere prodotto in esclusiva per la cantina Terlano, soffiato a bocca e lavorato a mano.
Abbiamo avuto modo di assaggiare 2 dei vini della linea Tradition di Terlano per verificare l’effettiva diversità di percezione con l’utilizzo del bicchiere tipico per la degustazione e il bicchiere Precision. Vi facciamo qui partecipi delle nostre impressioni.
Iniziamo con il Pinot Bianco 2021 Tradition
Un vino che con entrambi i bicchieri risulta molto piacevole e di accattivante beva, la differenza che riscontriamo, utilizzando il bicchiere Precision, è effettivamente quella che l’azienda si prefigura di ottenere. Ai profumi fruttati (la pera in primis) evidenziati nel bicchiere classico si aggiungono note erbacee e floreali percepibili in modo netto. L’assaggio rimarca, oltre alla freschezza, un’eleganza e rotondità, accompagnate da una spiccata nota sapida che con il bicchiere tradizionale non erano così in luce. Anche il finale risulta più complesso con una nota piccante molto persistente. Rimane comunque un vino molto interessante da bere con o senza il bicchiere creato da Terlano.
Discorso leggermente diverso per il Lagrein 2021 Tradition
In questo caso il bicchiere Precision riesce ad esaltare in modo esponenziale un vino che assaggiato in un normale bicchiere risultava piacevole ma non esaltante, incentrato su note di ciliegia e mora accompagnate da un acidità molto accentuata. Il nuovo assaggio evidenziava da subito, accanto ai tipici frutti rossi, note di chinotto, spezie dove il pepe nero era il protagonista. Questo è l’assaggio che mostra maggior diversità tra i bicchieri, un tannino che prima non avevamo percepito fa capolino sul nostro palato, accompagnando quella freschezza riscontrata anche prima e rendendo il sorso più rotondo ed equilibrato.
Ha fondato Vinodabere nel 2014. Laureato in Economia e Commercio specializzazione mercati finanziari, si è dedicato negli ultimi dieci anni anima e corpo al mondo del vino. Vanta diverse esperienze nell'ambito enologico quali la collaborazione con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso (edizioni 2017 e 2018), e la collaborazione con la guida Slow Wine (edizioni 2015 e 2016). Assaggiatore internazionale di caffè ha partecipato a diversi corsi di analisi sensoriale del miele. Aver collaborato nella pasticceria di famiglia per un lunghissimo periodo gli garantisce una notevole professionalità in questo ambito.
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