Abbiamo già parlato della Cantina Kaltern su Vinodabere (link1, link2). Abbiamo avuto recentemente occasione di assaggiare le nuove annate della linea Quintessenz, presso il ristorante Acquolina, incontrando l’enologo Andrea Moser, e provando l’abbinamento dei vini con i piatti dello chef stellato Daniele Lippi.
Cinque i vini in degustazione, cinque gli anni di vita di questa linea, cinque i piatti abbinati.
Saltiamo ogni considerazione sull’azienda che potrete facilmente leggere nel precedente articolo su Vinodabere.
Accingiamoci ora a parlare dei vini e ai piatti proposti in abbinamento.
Iniziamo con il vino che più ci ha colpito: il Pinot Bianco 2020, un piccolo capolavoro di Andrea che è riuscito nel suo intento di valorizzare un vitigno dalle grandi potenzialità soprattutto sui terreni in cui ha dimora, quelle colline sotto il Massiccio del Mendale, che garantiscono il clima ideale affinché questo vino esprima tutte le sue caratteristiche. Con l’annata 2020 ci è pienamente riuscito, verticale, sapido, cremoso, con note di frutta esotica ed un finale su ricordi di agrume e pesca a cui si associa una leggera dolcezza molto intrigante. Lo chef Daniele Lippi vi ha associato un fungo cardoncello su una mousse di prezzemolo con caviale di lumaca, un piatto ben equilibrato ed abbinamento riuscito.
Si continua con l’altro bianco di questa linea, il Sauvignon 2020. Le erbe officinali che si sprigionano dal bicchiere, anticipano un sorso sapido e di grande freschezza, meno imponente del precedente vino, ma perfetto con il piatto che vi è stato abbinato, un risotto mantecato nel siero di bufala con polvere di liquirizia e ostrica. La sapidità del vino va ad integrare perfettamente il piatto.
Passiamo ad uno dei vini che da sempre caratterizzano i luoghi dove si trova la cantina Kaltern, il Kalterersee Classico Superiore 2021, un vino improntato su freschezza e facilità di beva, dove i frutti rossi, mora e mirtillo, sono in grande evidenza. Ad esso è stato abbinato un tortello cacio e pepe, con vino presente nel ripieno e a cui sono stati integrati listarelle di anguilla croccante e cipolla caramellata, una specie di cacio e pepe rivisitata. Piatto molto interessante e abbinamento azzeccato.
Si va avanti con il Cabernet Sauvignon Riserva 2019. Appena 3 ettari di vigneti ubicati ad un altezza di 250 metri con esposizione a sud e a est, su terreni morenici ricchi di ciottoli e sabbia. Equilibrato ed elegante, improntato su note speziate, fruttate e di pomodoro verde. Una perfetta combinazione tra Cabernet Sauvignon (95%) e Cabernet Franc (5%). L’abbinamento dell’agnello con sedano rapa e prugna, non ha funzionato alla perfezione ed il vino ha surclassato il piatto.
Terminiamo con il Passito 2017 da uve di Moscato Giallo. L’acidità sostiene appieno le note dolci ed i profumi di albicocca e frutto della passione sono i principali marcatori olfattivi. Centrato l’accostamento al cheesecake al frutto della passione.
Ha fondato Vinodabere nel 2014. Laureato in Economia e Commercio specializzazione mercati finanziari, si è dedicato negli ultimi dieci anni anima e corpo al mondo del vino. Vanta diverse esperienze nell'ambito enologico quali la collaborazione con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso (edizioni 2017 e 2018), e la collaborazione con la guida Slow Wine (edizioni 2015 e 2016). Assaggiatore internazionale di caffè ha partecipato a diversi corsi di analisi sensoriale del miele. Aver collaborato nella pasticceria di famiglia per un lunghissimo periodo gli garantisce una notevole professionalità in questo ambito.
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