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Le nuove annate dei vini di Tenuta San Leonardo – Noblesse Oblige

Quando Vinodabere ti propone un assaggio dei vini di Tenuta San Leonardo cancelli ogni impegno dalla tua agenda ed accorri perchè questa è una delle più antiche e prestigiose aziende vitivinicole italiane. San Leonardo è impegnata da più di 250 anni nella produzione di vini di qualità grazie alla lungimiranza dei Marchesi Guerrieri Gonzaga, che sono riusciti a sfruttare le caratteristiche e la varietà dei terreni di loro proprietà sulle rive dell’Adige, creando un’enclave Bordolese con l’impianto di vigne di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc, Sauvignon Blanc, Chardonnay e Riesling che vanno ad affiancarsi al Carmenère, già presente in zona, per un totale di 40 ettari.

Nel corso degli anni Vinodabere si è già occupata di questa bella realtà con vari articoli: il 6 luglio 2020 (link), il 26 febbraio 2020 (link) e il 28 gennaio 2019 (link). Rimando al bel lavoro dei miei “colleghi”, per le note storiche e di presentazione di San Leonardo e dei suoi prodotti, di modo da non appesantire troppo il mio contributo e concentrarmi sui vini che abbiamo degustato in una calda serata romana di luglio.

 

 

D.O.C. Trento – Blanc de Blancs Pas Dosé 2016 – Sboccatura 2020

Lo Spumante Marchesi Guerrieri Gonzaga è un Blanc de Blancs Pas Dosè (senza aggiunta di zuccheri) creato con uve 100% Chardonnay coltivate tra le colline di Pressano ad una quota di 400 metri, su terreni di tipo marnoso calcarei che regalano vini strutturati e l’alta val di Cembra tra i 400 e i 700 metri di quota su terreni sabbiosi di origine porfirica dove nascono vini più floreali, con una spiccata acidità ed una grande freschezza. La vendemmia eseguita solo manualmente avviene tra l’ultima decade di agosto ed i primi giorni di settembre. Le uve sono subito lavorate e le fermentazioni eseguite esclusivamente in acciaio a temperatura controllata. Il vino rimane per almeno 8 mesi sui suoi lieviti, con frequenti “batonnages”, che gli donano complessità prima di essere imbottigliato e lasciato 36 mesi in affinamento. Infine, dopo la sboccatura, riposa altri 6 mesi nel silenzio delle cantina. Il blend di queste uve provenienti da vigneti così diversi fra loro dà origine ad uno spumante estremamente elegante e verticale che affascina già alla vista del perlage finissimo e persistente immerso in un colore paglierino scarico e brillante. Il naso si apre su note citrine, di pesca e fiori gialli che virano presto verso mineralità e sentori di lievito fresco, quasi ad anticipare un sorso cremoso e di grande spessore, fresco, sapido e con un finale lunghissimo di ritorni mandorlati e di lievito. Un Trento D.O.C. dalla forte identità, omaggio alle meravigliose montagne del Trentino. 

 

I.G.T. Vigneti delle Dolomiti – Vette di San Leonardo 2020

Il Vette, il cui primo anno di produzione è stato il 2012, deve il suo nome alle imponenti cime che incorniciano i vigneti da cui nasce questo Sauvignon Blanc in purezza. Le uve provengono dal bellissimo vigneto di Roveré della Luna, circondato da 270 ettari di bosco ed esposto agli effetti benefici del vento del Garda, un vento caldo e secco che aiuta a preservarle dall’attacco di muffe nocive. La vendemmia avviene manualmente e le uve vengono pigiate in maniera soffice, diraspate e sottoposte a macerazione a freddo per 12 ore. La fermentazione avviene a freddo e dura circa 20 giorni, quindi segue un affinamento in acciaio e sui lieviti per 5 mesi con frequenti batonnages. Il risultato è un calice giallo/verdolino brillante che deborda al naso con le tipiche note varietali vegetali di salvia e foglia di pomodoro, agrume, pesca bianca, frutta tropicale, muschio e bella mineralità. All’assaggio è fresco, verticale, sapido, succoso, di buona struttura e persistenza, con ritorni di mineralità che contribuiscono a rievocare lo scenario montano da cui è nato.

 

I.G.T. Vigneti delle Dolomiti Rosso – Terre di San Leonardo 2017

 Il Terre di San Leonardo, vino dal taglio bordolese (Cabernet Sauvignon 50 %, Merlot 40 % e Carmenère 10 %), nasce nel 2005 come “secondo vino” per utilizzare le vigne di nuovo impianto le cui uve non potevano essere usate per il “fratello maggiore” San Leonardo, a cui sono riservate quelle con più di 25 anni di età. Una caratteristica che lo contraddistingue è l’utilizzo del Carmènere, uva a lungo scambiata per Cabernet Franc, dalla quale si contraddistingue per un acino di dimensioni maggiori e per la maggiore resa produttiva con il sistema di allevamento a Pergola Trentina, utilizzato in azienda.

 

                                     I Filari a Pergola Trentina delle vigne di Carmenère

La vendemmia manuale avviene tra la fine di settembre e la prima metà di ottobre, successivamente le uve effettuano la fermentazione spontanea in piccole vasche di cemento per circa 15/18 giorni con svariati rimontaggi giornalieri e délestage. Rispetto al San Leonardo, suo fratello maggiore, il Terre di San Leonardo conosce un invecchiamento più breve: l’80% del vino riposa per 18 mesi in botti di rovere di Slavonia; il 20% affina in barrique per 6 mesi. Il risultato nel calice è un bel colore rubino carico limpido che lascia già presagire un aroma vinoso, di frutta rossa “croccante” attorniato da un’elegante “vegetalità” e da note di liquirizia e tabacco scuro. La bocca, molto equilibrata, si rivela fresca, moderatamente tannica, morbida e di bella persistenza con un finale gradevolmente amarognolo che ricorda il ribes dei boschi di montagna che attorniano la tenuta.

 

I.G.T.  Vigneti delle Dolomiti Rosso – San Leonardo 2016

Vino simbolo della tenuta dal 1982, è un classico taglio bordolese (Cabernet Sauvignon 60 %, Carmenère 30 % e Merlot 10%) di aristocratica eleganza e straordinaria longevità fortemente voluto dal Marchese Carlo Guerrieri Gonzaga, vero artefice della rinascita della tenuta negli anni ’70. Ritornato a San Leonardo dopo una proficua parentesi lavorativa alla Tenuta di San Guido a Bolgheri, dove si è fatto del taglio bordelese una vera “religione”, attua una vera e propria rivoluzione in azienda introducendo nuove pratiche di allevamento in vigna e studiando sistemi innovativi di potatura per ottenere i migliori risultati intuendo le grandi potenzialità delle sue terre. Come lui stesso ricorda “tra i diversi vitigni coltivati nella tenuta di famiglia c’era un Cabernet con alcune caratteristiche speciali. Era il Carmenère, un vitigno che dava un vino di grande longevità e che mi diede l’ispirazione per creare il San Leonardo. Avevo assaggiato i migliori vini al mondo e provato emozione e meraviglia di fronte alle loro incredibili qualità e sognavo di creare un vino che potesse esprimere un’eleganza di quel livello.”  Possiamo ben dire che il sogno si è realizzato e, grazie alla consulenza di grandi maestri come Giacomo Tachis (dal 1985 al 1999) e Carlo Ferrini (dal 2000) il San Leonardo è diventato una vera “star” nel panorama enologico internazionale.

La 2016 può essere considerata un’annata memorabile per le sue condizioni climatiche veramente ottimali. Come per il “fratello minore” Terre di San Leonardo la vendemmia manuale è stata effettuata tra fine settembre e metà ottobre, dopidichè le uve hanno svolto la fermentazione spontanea in piccole vasche di cemento per circa 15/18 giorni con svariati rimontaggi giornalieri e délestage. Segue una sosta di qualche mese in tini di cemento grandi a cui segue l’affinamento di 24 mesi in barriques di rovere francese di primo, secondo e terzo passaggio.  Il marchese Anselmo Guerrieri Gonzaga, figlio di Carlo e nuovo responsabile dell’azienda, racconta che a partire proprio da quest’annata s’è deciso di “far affinare il San Leonardo in bottiglia più a lungo, per ottenere un vino con ancora più armonia”.

 

             Il Direttore di cantina Luigi Tinelli davanti ad uno dei grandi tini di cemento

Armonia è proprio la parola giusta per descrivere il risultato di questa lunga attesa che si presenta nel calice con un colore rubino scuro brillante e ci  regala un bouquet vasto che spazia dal frutto rosso maturo al peperone verde, al cioccolato, a note di speziatura (caffè in grani, liquirizia, tabacco scuro), cuoio e leggera tostatura. Il sorso  avvolge il palato con un perfetto equilibrio tra morbidezza, sapidità, una trama tannica fine e di grande eleganza cui segue la chiusura, molto lunga, che avviene sulle note asciutte e piacevolmente amarognole che si riconoscono nei rossi di questa azienda. Un grande vino, non ruffiano né “urlato”, che nel corso del tempo concederà grandi gioie a chi lo berrà.

 

 

 

 

Indirizzo: Località San Leonardo, 1, 38063 Avio TN
Telefono: +39 0464 689004
Sito Internet: www.sanleonardo.it
e-mail: info@sanleonardo.it


Canale You Tube:   Tenuta San Leonardo

Pagina  Instagram: sanleonardo_

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Dopo aver perso tempo, lavorando su navi e treni, finalmente sono riuscito a giungere sulle rive dell'Oceano del Vino ed a tuffarmi nel mio elemento. Bere, nelle giuste quantità, non è mai tempo perso.

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