In un articolo del 7 settembre (vedi link), avevamo promesso di raccontare, alla prima occasione utile, la Vendemmia Tardiva prodotta dall’azienda Podere Olivi – Le Buche di Sarteano (SI).
Abbiamo fatto di più: sapendo dell’imminente uscita di un nuovo prodotto della cantina Iviti di Cortona (AR), le abbiamo messe a confronto, sperando di divertirvi nello scoprire qualcosa di diverso e alcuni abbinamenti per nulla scontati.
Petit patisserie, formaggi di diversa stagionatura, fino a torte e preparazioni con crema pasticcera, senza trascurare (con molta parsimonia) dolci al cioccolato bianco o al latte.
Territori relativamente vicini all’interno della stessa regione, quella Toscana che da anni ricopre un ruolo fondamentale nel campo delle eccellenze enologiche; qualche somiglianza pure nella tipologia dei terreni a matrice prevalentemente argillosa e nel clima, con un giusto apporto di precipitazioni e ventilazione nelle estati torride.
Eppure Madre Natura riserva sorprese anche in “fazzoletti di terra” limitrofi, a cominciare dalle differenti altitudini ove sono posti i vigneti delle due aziende. Colline morbide quelle di Podere Olivi – Le Buche, spazi pianeggianti ad anfiteatro quelli di Iviti.
Ecco perchè la scelta di due vitigni molto eterogenei, rispettivamente Verdicchio e Grechetto.
Del Grechetto non possiamo stabilire con certezza il clone utilizzato, essendo quei classici vigneti storici di famiglia prestati alla micro-produzione dell’amato Vin Santo.
Con una certa sicumera dataci dalle usanze locali, potrebbe trattarsi del Grechetto Bianco, quivi chiamato Pulcinculo, uva abbastanza neutra dal punto di vista aromatico, con buona spalla acida utilissima quando il clima si fa rovente. Poco importa, veniamo invece agli assaggi di giornata, certamente più interessanti, ed iniziando da:
Vendemmia Tardiva IGT Toscana – Podere Olivi – Le Buche: annata non indicata in etichetta, è un vino totalmente declinato sull’eleganza e la delicatezza. Essenze floreali di zagara, biancospino, camomilla e forti richiami di macchia mediterranea. Si possono riconoscere mille varietà, dal timo al rosmarino, alla lavanda essiccata. La bocca ha un intrigante tocco minerale, coerente con la verticalità e la fragranza del prodotto. Chiude su ricordi persistenti di pesca matura.
“Nacre” Vendemmia Tardiva 2018 IGT Toscana – Iviti: la mano è sempre quella del bravissimo enologo Stefano Chioccioli, che in fatto di fermentazioni e di corretto utilizzo del legno, ha raggiunto canoni ragguardevoli. Un vino “di pancia”, sia per l’idea improvvisa del produttore Luca Viti di utilizzare il Grechetto in purezza, non nel classico blend del suo Vin Santo Barbadoro, sia per la struttura stessa finale. Molto largo, su evidenti speziature di cannella e pepe bianco, date anche dalla botticella da 110 litri di rovere francese utilizzata dedicata alla vinificazione e successivo affinamento. Tostature marcate di nocciola e riverbero di miele ed ananas all’assaggio.
Entrambi vengono vendemmiati a novembre ai primi accenni di insorgenza della botrytis, non appartenendo alla categoria dei muffati;
entrambi hanno un prezzo più che abbordabile oscillante tra i 15 ed i 20 euro al pubblico.
Personalmente li ho abbinati alla pastiera napoletana e devo ammettere che i canditi si sposano benissimo, creando una sorta di simbolica fusione tra centro e sud Italia.
È il nostro dolce augurio per voi lettori di Vinodabere, di uno splendido e rassicurante 2021.
Luca Matarazzo Giornalista- Sommelier AIS - Degustatore Ufficiale - Relatore corsi per la Campania.. Ha partecipato a numerosi concorsi enologici e seminari di approfondimento. Vincitore del Trofeo Montefalco Sagrantino edizione 2021 e del Master sull'Albana di Romagna 2022, Wine Consultant collabora attualmente con testate giornalistiche e blog importanti a livello nazionale.
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