Gianfranco Soldera torna in pista. Cinque anni dopo il drammatico evento del 2012, quando un ex dipendente svuotò il prezioso contenuto delle botti nella cantina di Case Basse, una delle più celebri e costose di Montalcino (e quindi d’Italia).
L’ormai ottantenne produttore trevigiano ha infatti annunciato, in una e-mail ai suoi clienti, che nella primavera 2018 sarà disponibile l’annata 2013 del suo ormai “ex Brunello” (dopo l’uscita dalla denominazione), frutto della prima vendemmia dopo il gravissimo danno che gli fece perdere in un sol colpo gran parte delle annate 2007, 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012, per oltre 600 ettolitri.
“Desideriamo, oggi, dopo cinque anni, rinnovare il nostro ringraziamento per il sostegno che abbiamo ricevuto nell’affrontare e superare il danno che ci ha colpito nel dicembre 2012. Con la fine del 2017 si chiude un periodo in cui abbiamo proseguito con passione e tenacia a sviluppare la nostra Azienda con il rammarico di poter offrire ai nostri estimatori di tutto il mondo solo le modeste quantità di vino salvato dal danno. Il nuovo anno apre uno scenario che ripresenta Soldera Case Basse nella sua completa espressione”, è scritto nella e-mail. “Grazie alle moltissime persone da tutto il mondo che hanno partecipato al nostro sconcerto e inviato messaggi di incoraggiamento. Grazie a chi, senza nemmeno conoscerci, ha condiviso il dolore e l’augurio della ripresa. Grazie a tutti coloro che in questi cinque anni hanno collaborato con noi per raggiungere con successo questo traguardo. Noi ci abbiamo messo tutta la nostra dedizione ma senza l’energia ricevuta da voi non saremmo oggi così felici e così forti”.
Un’altra notizia arriva da Santa Restituta: il “Brunello riserva” superstite del 2010 non sarà messo in vendita, ma donato a enti di beneficenza: “Abbiamo imbottigliato i 440 litri in formati da 3 – 5 – 6 – 9 – 12 e 15 litri e, ad oggi, in quattro eventi sono già stati raccolti e donati 274.000 euro; stiamo organizzando altri sei eventi nei prossimi due anni”, si legge nella missiva.
Il ritorno di un marchio iconico come quello del delfino greco, da sempre impresso sulle etichette dei vini Soldera , è importante per tutto il distretto, che gode di una popolarità sempre più in crescita, soprattutto sui mercati esteri. Anche se, come già accennato, l’episodio innescò una serie di polemiche tra Soldera , personaggio tutt’altro che accomodante, e il Consorzio del Brunello, che si conclusero con l’uscita di Case Basse dal Consorzio stesso. Oggi l’augurio migliore che possiamo fare a Montalcino è che le parti, in qualche modo, giungano a un chiarimento e a una riappacificazione anche se lo stesso Soldera recentemente ha dichiarato: “Mai più il nome Brunello sulle mie etichette”.