La creatività, il pensiero fuori dagli schemi e le capacità imprenditoriali hanno portato Alberto Massucco alla creazione di un hub dedicato agli Champagne da lui prodotti o selezionati e distribuiti.
Recuperando una vecchia area industriale che racconta le radici e i ricordi dell’antica storia di famiglia, con il prezioso lavoro del designer Arnaldo Tranti e dell’architetto Leonardo Porcelli, Alberto è riuscito a realizzare un luogo dedicato allo Champagne, in una sorta di ponte tra Italia e Francia.
Siamo a Castellamonte, in provincia di Torino, in una zona immersa nella natura.
Gli edifici, con una superficie di circa duemila metri quadrati, sono stati suddivisi in cantine, sale degustazioni e ambienti di ricevimento. Non solo, quindi, un polo di logistica ma, e soprattutto, un luogo di accoglienza, di incontro e di ospitalità.
Le cantine
Innanzitutto, la Cave du propriétaire, un luogo intimo, personale, dalle luci soffuse, con le volte a botte, i pavimenti in ciottolo di fiume e i mattoni fatti a mano. È una sorta di “casa” dove Alberto può accogliere i suoi ospiti e, su un grande tavolo in larice massello, degustare insieme i vini della sua personale collezione.
Poi la Cave AMC, che custodisce le bottiglie della Maison Alberto Massucco Champagne e la Cave des Vignerons con la selezione dei vini dei produttori Récoltant Manipulant Jean-Philippe Trousset, Rochet-Bocart, Gallois-Bouché, Bonnevie Bocart e Les Fa’Bulleuses, produttori importati e distribuiti in esclusiva in Italia da Alberto Massucco.
Infine, il caveau, uno spazio in cui sono custodite le bottiglie di Champagne in grandi formati.
Il Salone delle feste e Galleria
Uno spazio dedicato all’accoglienza non poteva non avere un Salone delle Feste degno di questo nome. Un luogo ampio ed elegante pensato per accogliere fino a 300 ospiti e illuminato dalla luce naturale che penetra dalle nove grandi finestre affacciate sul torrente che scorre, ora impetuoso ora placido, costeggiando l’edificio.
Al centro, in omaggio alle origini dell’azienda Massucco Industrie, una scultura, un “Ring” in metallo, che simboleggia l’elemento base dell’antica forgia. Un elemento circolare, solido e possente, immaginato e realizzato come punto di appoggio e incontro, che viene alleggerito visivamente dalla morbidezza di numerosi divani.
Le sale degustazioni
Uno spazio per ricevere gli appassionati, per ospitare eventi, meeting aziendali, pranzi di lavoro o cerimonie. Una cucina completa l’area; ideata e progettata da Alberto e dallo chef Matteo Baronetto, vuole essere il veicolo per regalare emozioni, “perché,” puntualizza Alberto, “Champagne e cibo sono il mio modo per accogliere chi desidera condividere le mie passioni più grandi”.
La nuova Cuvée
Un’occasione così speciale non poteva che essere celebrata con uno Champagne all’altezza. Alberto Massucco ha voluto stupire, ancora una volta, preparando un unicum, un vino dedicato.
Lo Champagne Blanc de Blancs Grand Cru L’Overture.
Prodotto per l’occasione in soli 300 magnum, 100% Chardonnay dosato a 3 grammi litro, prende il suo nome dal brano musicale che in un’opera viene e seguito a sipario chiuso.
Dal brillante colore giallo dorato solcato da numerose, fini e persistenti bollicine, presenta numerose sfaccettature olfattive che spaziano tra i fiori bianchi e la frutta a pasta gialla corredate da note di erbe aromatiche. Il palato è cremoso, fresco e dalla lunga persistenza. Intriganti le diverse sfumature che si apprezzano da una bottiglia all’altra a riprova di come ogni magnum si sia evoluta in un modo differente regalando ora maggiori sentori di mela, ora di pasticceria o di erbe fini in un caleidoscopio di finezza ed eleganza.
“L’Overture è” come dice Alberto “lo Champagne dell’Overture”
Dopo una trentennale brillante carriera in ambito amministrativo finanziario all’interno di un noto gruppo multinazionale, dal maggio 2018 si dedica totalmente al mondo del vino del quale è appassionato partecipe da oltre quindici anni. Sommelier dal 2005 e degustatore Associazione Italiana Sommelier, assaggiatore di formaggi ONAF, assaggiatore di grappe e acqueviti ANAG e degustatore professionista di birre ADB, è relatore in enologia nei corsi per sommelier. È stato responsabile redazionale del sito internet della delegazione AIS di Milano e ha collaborato alla stesura delle guide Vitae e Viniplus. È redattore per la rivista Viniplus di Lombardia, per la quale cura due rubriche, è inoltre autore per la rivista Barolo & Co e per le testate on-line vinodabere.it, e aislombardia.it.
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