Buona affluenza di pubblico ed operatori per uno degli eventi più attesi dai “wine lovers” romani. Si è svolta il 27 e 28 ottobre 2024, presso il Belstay Hotel (via Bogliasco 27 – 00165 Roma), la prima edizione de L’Italia del Pinot Nero: un evento organizzato dalla testata giornalistica Vinodabere che nei mesi scorsi ha pubblicato anche la Guida ai Migliori Pinot Nero d’Italia 2024 (disponibile qui). Il Pinot Nero rappresenta da sempre una sfida per i viticoltori, ma anche una gioia per gli intenditori: conosciuto per la sua complessità e delicatezza, è considerata l’uva a bacca rossa più pregiata al mondo che, anche alle nostre latitudini, ha trovato un habitat ideale al suo sviluppo. Ciò è stato messo in evidenza dalla “masterclass” tenutasi il 27 ottobre mattina, Il giro d’Italia attraverso il Pinot Nero, guidata dai giornalisti di Vinodabere Antonio Paolini e Maurizio Valeriani, dal critico enogastronomico di DoctorWine Dario Cappelloni, e dal direttore di 20 Italie Luca Matarazzo, nella quale sono stati presi in esame e commentati 20 diversi Pinot Nero provenienti da tutta Italia.
Ai banchi di assaggio circa 40 (per l’esattezza 39) tra produttori e distributori hanno presentato più di 170 etichette (non solo di Pinot Nero) in degustazione, consentendo un’esplorazione “approfondita” dei prodotti in esposizione. Speriamo che il buon risultato porti gli organizzatori a ripetere questa kermesse nel futuro per la gioia della scena romana. Con questo auspicio ringraziamo chi si è dato da fare per la piena riuscita dell’evento: Maurizio Valeriani, Daniele Moroni e Paolo Valentini.
Tra i vari assaggi su cui ci siamo soffermati vi descriviamo alcune delle cantine meno note, tra le quali segnaliamo Borgo dei Possèri (una realtà di quello che è riconosciuto come un territorio di elezione del Pinot Nero in Italia, il Trentino), Widum Baumann (un’azienda veramente “eroica” posta sulle montagne dell’Alto Adige) e Tenuta Paradiso (il Pinot Nero del cuore verde d’Italia, l’Umbria):
Borgo dei Possèri (ex Pozzo Basso)
Ci troviamo tra la valle solcata dall’Adige e le cime che portano verso le Piccole Dolomiti, ad Ala in provincia di Trento. Le tre località di Pozzo sono ubicate su un contrafforte tra le valli di Ronchi e di San Valentino, sulla sinistra orografica del fiume Adige. I masi sono sparsi fra i prati e i boschi ad un’altezza che va dai 551 metri di Pozzo Basso e gli 884 di Pozzo Alto.
Maria Marangoni, Massimo De Alessandri e Martin Mainenti hanno modernizzato la loro azienda agricola senza intaccare l’identità del territorio. L’azienda è composta da una superficie totale di circa 230 ettari, in cui ai vigneti (21 ettari) si alternano boschi, prati e pascoli. Sotto lo strato di suolo vegetale si trova un terreno composto da sabbia, limoso-argilloso, moreniche compatte ricche di elementi ghiaiosi e ciottolosi sparsi. I vitigni adottati sono: Müller Thurgau, Pinot Nero, Sauvignon, Gewürztraminer, Chardonnay, Merlot ed altre varietà a scopo sperimentale. L’orientamento produttivo è quello di valorizzare la variabilità ambientale (morfologia, esposizione, giacitura, origine e caratteristiche dei terreni) attraverso una serie di accoppiamenti vitigno-ambiente tali da realizzare vini dalla spiccata personalità ed originalità. Vengono prodotti spumanti Trento Doc e vini fermi, sia da uve a bacca rossa che a bacca bianca. Descriviamo nel seguito quelli che ci hanno più colpito.
Trentodoc Metodo Classico “Tananai” Brut 2020
Uvaggio Chardonnay (50%) e Pinot Nero (50%). Brut con residuo 6 grammi/litro, uso di solo mosto fiore, affinamento in acciaio, malolattica svolta. Al naso mostra una vena minerale molto gessosa, florealità (fiori bianchi), note agrumate, profumi puliti e intensi; la bocca è molto accattivante; cremoso, aromi di frutta bianca fresca (pesca, uva), buona sapidità e piacevolezza di beva. C’è quindi questa differenza tra la mineralità dell’olfazione primaria ed il finale molto fruttato.
Trentodoc Metodo Classico Pas Dosé “Tananai Zero” 2018
Ultimo nato della gamma. Pinot Nero 100%. Affinamento 8 mesi in acciaio, permanenza 50 mesi sui lieviti. Dal perlage molto fine, ha una vena minerale accentuata, è aromatico, con note tostate e fumé, abbastanza intenso. Al gusto ha ritorni ammandorlati, un sorso molto secco, con aromi fini ed eleganti.
Sauvignon 2023
Proviene da tre appezzamenti diversi: uno vicino al bosco, con uva leggermente più verde, gli altri due appezzamenti con uva gialla, con cui si fa più macerazione e che compensa i sentori verdi e dà aromi più fruttati; le uve vengono vinificate separatamente e poi viene fatto il blend (30%+35%+35%). All’olfatto emerge una nota vegetale e balsamica molto accentuata (ortica, sambuco). In bocca è coerente, pieno, con aromi erbacei, acidità e con un finale citrino che richiama la beva.
Pinot Nero 2023
Vendemmia effettuata ai primi di settembre; affina in solo acciaio. Profumi molto floreali, di piccoli frutti di bosco, balsamico, emana freschezza. Sorso gradevole, con ricordi di frutti rossi dolci e un retrogusto amaricante, molto beverino.
Pinot Nero “Paradis” 2022
L’annata siccitosa ha richiesto una vendemmia anticipata; matura in acciaio e tonneau per 6 mesi ed affina in bottiglia. Sentori variegati di spezie scure e frutti di bosco, note animali (pelliccia, cuoio), sottobosco ed erbe selvatiche. Vino più complesso rispetto al 2023, ha una buona sapidità finale, un gusto amaricante con ricordi di frutti di bosco. Sorso scorrevole, di piacevole bevibilità.
Loc. Pozzo Basso, 1
38061 Ala (TN) – Italia
Telefono: +39 0464 671899
Email: info@borgodeiposseri.com
Widum Baumann 1048 Bio
A 1.048 metri di quota, quella di Widum Baumann è una vera azienda agricola montana di antiche tradizioni. Siamo sui pendii soleggiati dell’altopiano del Salto (tra Merano, Bolzano e la Val Sarentino) dove è posto questo maso acquistato da Thomas Widmann – e restaurato dopo essersi laureato in scienze agrarie a Vienna – che cercava un posto ideale per mettere in opera quanto appreso nelle aule dell’università. Il suo obiettivo era quello di permettere la sopravvivenza di quel maso attraverso un’agricoltura sostenibile (adottando i metodi della biodinamica) – “Presto mi resi conto come la genuinità del prodotto aumentava in proporzione inversa alla quantità di trattamento chimico”- ed autosufficiente, soprattutto dal punto di vista energetico, guidando un progetto pilota con cui voleva animare e motivare altri a fare qualcosa di simile, poiché l’agricoltura montana è alla base della bellezza e dell’unicità del territorio alto -atesino.
Il maso fu menzionato per la prima volta a metà del XIII° secolo ed era conosciuto come Widum Baumannhof (che significa “rifornitore della parrocchia”) e il suo grande forno era particolarmente apprezzato all’epoca. All’inizio Thomas si dedica soprattutto alle mele ed ai prodotti derivati (succo, sidro ed i distillati), poi, perseguendo l’idea di una economia circolare, ampliando le colture e gli allevamenti arriva, infine, anche ai vini nel 2012. Le uve sono vinificate secondo l’antica tradizione della vigna mista, cioè raccolte e fermentate insieme in botti di legno o anfore, dopo aver effettuato vari esperimenti nel corso degli anni per trovare la formula più adatta ad ogni vitigno.
Pinot Bianco – Weissburgunder 2023
Pinot Bianco 100% – Dopo un’accurata selezione delle uve si procede all’estrazione del mosto con l’ausilio di un torchio verticale, seguito da una chiarifica naturale per decantazione statica. La fermentazione spontanea avviene in botti di rovere di terzo passaggio dove il vino affina per almeno sei mesi a contatto dei lieviti. Di colore paglierino carico, quasi dorato, il calice si riempie di eleganti note erbacee (fieno, fiori di campo, tè verde) a cui seguono quelle di frutta gialla matura, di kiwi e di incenso. Al sorso rivela una piacevole cremosità e corposità, insoliti per queste altitudini, che unitamente alla freschezza e sapidità lo rendono un assaggio degno di nota.
Pinot Nero (Blauburgunder) 2023
Pinot Nero in purezza coltivato in quota, dopo la pressatura (a grappolo intero) fermenta spontaneamente in anfora e viene trasferito in grandi botti di legno dove matura sui lieviti per 12 mesi. Ha tutte le caratteristiche del vino di montagna, a partire da un colore non troppo concentrato, aprendosi al naso su sorprendenti note vegetali (origano e rosmarino) per poi declinare sui profumi freschi, tipici di questo vitigno (frutti di bosco e viola). Sorso coerente, succoso, pieno, con tannini fini, ben integrati nella beva, ed una buona persistenza che si chiude su rimandi fruttati. Un altro degno rappresentante di questa “eroica” cantina.
Widum Baumann
Brunner 1 – 39050 Afing/Jenesien (Bz)
Tel: +39 335 695 6153
E-mail: info@widum-baumann.com
Tenuta Paradiso
Guerrini sono una famiglia di vinattieri, da sempre, fin da quando si trasferirono a Roma da Amatrice nel 1958. Matteo, cresciuto in un’ambiente in cui la tradizione e la cultura del vino costituiva un vero e proprio valore, ha iniziato a pensare che fosse il momento di passare dalla fase del commercio a quella della produzione in proprio. Essendo un grande estimatore dei vini della Borgogna iniziò a girare per il Centro Italia cercando di acquisire la proprietà adatta alla realizzazione delle sue aspirazioni. Nel 2008 trovò il “luogo ideale” in questa tenuta, situata la dove l’Umbria confina con la Toscana meridionale, che giaceva in stato di abbandono: 32 ettari, di cui una decina vitati, immersi nel verde dei boschi e con una veduta mozzafiato sulla vallata. Le caratteristiche del luogo, nei pressi di Monteleone d’Orvieto, grazie ai suoi terreni calcarei-sabbiosi ed alle temperature fresche dovute ai suoi 600 metri di altitudine, erano ottimali per la produzione di Pinot Nero di alta qualità. L’attività ha preso il via nel 2017, con la prima vendemmia, e da allora l’azienda si è impegnata nella ricerca enologica e nello sviluppo di tecnologie innovative per una produzione sostenibile e all’avanguardia, guadagnandosi così la reputazione di produrre vini di eccezionale qualità. A tale scopo, a ribadire le ambizioni della famiglia Guerrini, è iniziata la collaborazione con Riccardo Cotarella, che segue i processi produttivi di questa giovane realtà che vuole volare alto.
Metodo Classico Pinot Nero 2019
Le uve di questo spumante derivano dalle parcelle della proprietà esposte a nord-ovest e vengono raccolte manualmente. La pressatura, soffice, avviene a grappolo intero e la prima fermentazione si svolge in acciaio inox; in seguito all’aggiunta di zucchero e lieviti ne avviene una seconda in bottiglia, 36 mesi di affinamento sui lieviti e la sboccatura. Il risultato è un bel calice dal delicato colore buccia di cipolla tenue ed un perlage fine e di buona persistenza. Ai sentori di ciliegia ed agrumati dell’apertura seguono le note che si attendono da un Metodo Classico: crosta di pane e pasticceria. Sorso pieno, cremoso, sapido e di grande freschezza che dimostra l’ottima predisposizione del Pinot Nero alla spumantizzazione.
Pinot Nero 2021
Prima annata “a regime” per questo Pinot Nero che, dopo la vendemmia 2019 che possiamo definire sperimentale e la 2020 avversata dalle grandinate, esordisce nel panorama enologico nazionale. Provenienti dalle parcelle con la migliore esposizione al sole le uve fermentano per metà in acciaio inox e per metà in barrique di rovere francese di 2° o 3° passaggio (di modo che l’effetto del legno sul mosto e sul vino non sia eccessivo). Seguono 24 mesi di affinamento in legno piccolo ed un altro anno in bottiglia. Tipico Pinot Nero umbro “muscolare” dal colore granato che lascia presagire le note di frutto rosso maturo, fiori secchi, speziatura dolce e cacao amaro. Sorso pieno, fresco ed avvolgente, coi suoi tannini levigati, che progredisce in un bel finale lungo all’insegna degli eleganti ritorni di ciliegia scura e speziatura.
Ci è stata anche presentata un’anteprima del Pinot Nero 2022 che richiede ancora del tempo di affinamento per domare i suoi tannini esuberanti, ma ci lascia ben sperare.
Tenuta Paradiso
Località Capannara snc
05017 Monteleone D’Orvieto (TR)
Tel. (+39) 0763834317
Cell. +39 351 7399668 nuovatenutaparadiso@gmail.com www.nuovatenutaparadiso.com
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