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424ª FIERA NAZIONALE DI GROTTAFERRATA

Il 19 di marzo, presso la sala consigliare intitolata a Giorgio Fregosi del Palazzo Valentini, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della 424ª Fiera Nazionale di Grottaferrata. Alla presenza Mirko Di Bernardo, sindaco della città di Grottaferrata, Pierluigi Sanna, Vicesindaco Città Metropolitana di Roma Capitale, Veronica Pavani, Consigliera delegata alla Fiera Nazionale di Grottaferrata, Pierluigi Carlà, delegato a Tecnologie e Innovazioni Agronomiche, Fabrizio De Antoni, delegato al Commercio, il giornalista Massimiliano Bianconcini ha moderato l’incontro e il successivo dibattito. Dagli interventi è emersa la volontà di rilanciare quella che è una delle più antiche fiere d’Italia, con elementi nuovi pur discordandosi molto dal passato. Fin dalla sua nascita la fiera di Grottaferrata ha un legame deciso con l’agricoltura, e il suo rilancio passerà attraverso il punto di vista delle innovazioni tecnologiche.

 

La fiera si terrà dal 23 marzo al 1 aprile, a pochi passi dall’Abbazia di Santa Maria di Grottaferrata, conosciuta anche come Abbazia greca di San Nilo, dal nome del santo originario di Rossano in provincia di Cosenza che la edificò nel 1004, e di cui quest’anno ricorre il millenario della consacrazione della chiesa, avvenuta vent’anni dopo nel 1024. Quindi siamo nel cuore della città, in una superficie di 14 mila mq, con oltre 100 espositori provenienti dall’intero stivale, che proporranno specialità enogastronomiche, abbigliamento made in Italy, oltre ad accessori, gioielli, mobili e componenti d’arredo. Lo scorso 2023 i visitatori sono stati complessivamente 100 mila, in una città, quella di Grottaferrata, che a 330 metri di altitudine conta una popolazione di 21 mila abitanti, quindi un impegno d’accoglienza notevole per il tessuto urbano che tuttavia vien svolto volentieri dagli organizzatori ed è accettato dai cittadini. Questi ultimi, novità dell’anno, saranno interessati a dire la loro attraverso un questionario dove potranno indicare suggerimenti per l’edizione in corso e quelle future. A supporto della manifestazione, che durerà 10 giorni e quest’anno collima con il periodo pasquale, sono previsti una serie di eventi incentrati sulla agricoltura e viticoltura, l’enogastronomia, la cultura, e l’intrattenimento (programma: link).

L’evento è stato riconosciuto come Fiera Nazionale nel 1966, ma le sue origini sono lontanissime, ed è una delle più antiche e storiche mostre mercato italiane, e con tutta probabilità quel numero progressivo di 424 è di molto sottostimato. Nasce essenzialmente come luogo di promozione di macchine agricole. La scelta della data non è affatto casuale. Il 25 marzo, giorno che è sempre incluso del periodo dell’evento, si celebra l’Annunciazione della Beata Vergine Maria. La relativa festa attirava un quantitativo di pellegrini che si recavano un visita all’Abbazia. Da qui l’idea di sfruttare questa grande affluenza, anche per la necessità di alimentare in cibo e bevande il pubblico che accorreva per la celebrazione. La prima menzione che ci è giunta risale addirittura al 1462, grazie a una annotazione di papa Pio II, che in lingua latina scriveva che: la fiera raramente terminava senza che ci fosse un omicidio, poiché la plebe trasudava di vino. Ovviamente le cose adesso sono cambiate. Purtroppo, molti documenti relativi all’Abbazia antecedenti al 1567 sono andati perduti, e non si è in grado di fornire una data certa del suo inizio. Inoltre qualche edizione è stata saltata. Ciò non toglie che 424 resti un numero considerevole e invidiabile di edizioni per una manifestazione di tal genere che affonda le sue radici e col pensiero ci riporta al Rinascimento.

Ulteriori dettagli sul sito del comune di Grottaferrata: link. Buona fiera.

 

 

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Pino Perrone, classe 1964, è un sommelier specializzatosi nel whisky, in particolar modo lo scotch, passione che coltiva da 30 anni. Di pari passo è fortemente interessato ad altre forme d'arti più convenzionali (il whisky come il vino lo sono) quali letteratura, cinema e musica. È giudice internazionale in due concorsi che riguardano i distillati, lo Spirits Selection del Concours Mondial de Bruxelles, e l'International Sugarcane Spirits Awards che si svolge interamente in via telematica. Nel 2016 assieme a Emiko Kaji e Charles Schumann è stato giudice a Roma nella finale europea del Nikka Perfect Serve. Per dieci anni è stato uno degli organizzatori del Roma Whisky Festival, ed è autore di numerosi articoli per varie riviste del settore, docente di corsi sul whisky e relatore di centinaia di degustazioni. Ha curato editorialmente tre libri sul distillato di cereali: le versioni italiane di "Whisky" e "Iconic Whisky" di Cyrille Mald, pubblicate da L'Ippocampo, e il libro a quattordici mani intitolato "Il Whisky nel Mondo" per la Readrink.

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