Per chi si sia accostato ai vini dell’Alto Adige non è certo una sorpresa la scoperta di profumi e sapori intriganti nel corso di una degustazione ad essi dedicata.
Ma in questo caso, e cioè nella tappa romana del roadshow organizzato dal consorzio in varie città d’Italia per promuovere i suoi vini post lockdown Covid-19, l’aggettivo sorprendente calza benissimo in relazione ai vini assaggiati.
Siamo un gruppo di operatori e giornalisti del settore riuniti sul terrazzo di uno splendido albergo romano, a due passi dalla cupola di San Pietro in uno scenario quasi irreale di un autunno ancora piuttosto caldo.
E in questa cornice, un professionale quanto vivace Eros Teboni, coadiuvato dai rappresentanti delle cantine di Tramin e di Bolzano, si è fatto carico di presentare non solo i 10 vini scelti per la degustazione ma anche storia ed evoluzione delle caratteristiche enologiche di una regione che, per quanto piccola, ha sempre prodotto grandi vini.
Questa la presentazione in powerpoint di Eros: PRESENTAZIONE ALTO ADIGE A ROMA 30 SETTEMBRE 2020
E sempre significativi da oltre un secolo a questa parte, evolvendo da una produzione maggioritaria di vini rossi a quella attuale che vede un 62% di vini bianchi a fronte di un 32% di vini rossi.
Ma a prescindere dalle percentuali, la qualità del prodotto dà sempre un bel risultato, e cioè il 100% vista la cura e la passione con cui i viticoltori altoatesini lavorano in vigna e in cantina.
Vigna che mediamente si estende dai 280 metri ai 1000 metri sul livello del mare e cantina che prevalentemente vede l’uso di acciaio ma senza disdegnare brevi ed equilibrate incursioni nel legno, come vedremo in seguito.
Questa particolarità, insieme ad escursioni termiche come in Italia ce ne sono poche, danno luogo a profumi e acidità ed equilibrio davvero notevoli che riportano nei vini le caratteristiche tipiche del terroir regionale (porfirico, dolomitico e alluvionale) a seconda delle zone e delle valli.
Qualche numero prima delle note degustative: 5500 ettari vitati per 40 milioni di bottiglie che rappresentano l’uno per cento della produzione nazionale con un terzo delle bottiglie destinato all’esportazione.
Il 98% della superficie vitata è doc (7400 chilometri quadrati di superficie totale) con ben 218 cantine operanti sul territorio.
Quuesti i numeri che oggi il consorzio può vantare dall’inizio della sua attività nel 2007 e che la regione ha raggiunto dopo l’inizio delle attività ad Andriano prima e Terlano poi nel lontano 1893.
Ma passiamo ai vini tutti molto interessanti con punte di assoluta eccellenza.
Alto Adige Valle Isarco Kerner 2018 – Pacher Hof
Acciaio + 6 mesi sulle fecce fini alc. 13,5%, acidità totale 6,4 g/l residuo zuccherino 2,8 g/l
Note di frutta secca, mela e pera. Bella mineralità con chiusura salmastra.
Fresco, sapido, avvolgente e persistente. 90/100
Alto Adige Pinot Grigio Vigna Windegg 2019 – Josef Brigl
zona: Caldaro
acciaio
alcol 13,5% vol.
acidità totale 6,3 g/l
residuo zuccherino 10 g/l
Vinoso e maturo, racconta di mela cotogna e frutta esotica. Leggermente scomposto con acidità non integrata. 84/100
Alto Adige Pinot Bianco Barthenau Vigna San Michele 2018 – Hofstätter
Zona di produzione: Mazon
1 anno sui lieviti in legno
alc. 13,5% vol.
acidità totale 5,7 g/l
residuo zuccherino 1,7 g/l
Sentori di mela cotta e vaniglia, ananas e fiori bianchi. Minerale con tanta materia. Bella persistenza e misurato uso del legno. 91/100
Alto Adige Sauvignon Sanct Valentin 2019 – Cantina Produttori San Michele Appiano
75% fermentazione ed affinamento sulle fecce fini fino ad aprile. 15% vinificata ed affinata in tonneaux e 10% botti grandi.
alc. 14,0% vol.
acidità totale 6,2 g/l
residuo zuccherino 3,1 g/l
Sentori di fiori e frutti bianchi. Belle note di salvia e foglia di pomodoro. Non molto persistente, tuttavia elegante e minerale, con buona acidità. 88/100
Alto Adige Chardonnay Puntay 2017 – Erste+Neue
Zona di produzione: Caldaro (Oltradige)
Fermentazione ed affinamento per 7 mesi in botte grande di rovere francese o tonneaux
alc. 13,5% vol.
acidità totale 5,3 g/l
residuo zuccherino 2,0 g/l
Sentori di frutta gialla matura, frutta secca. Corposo, pieno e morbido ma leggermente corto. Apprezzabile finale di frutta esotica. 86/100
Alto Adige Valle Isarco Kerner 2016 – Köferer Hof
Zona di produzione: Novacella – Varna
alc. 13,8% vol.
solo acciaio
acidità totale 6,6 g/l
residuo zuccherino 3,5 g/l
Bell’impatto floreale con toni di mela e pera. Intenso, avvolgente, di grande polpa. Lunghissimo, minerale, elegante. Fuoriclasse. 96/100
Alto Adige Sauvignon Riserva 2014 – Cantina Bolzano
zona di produzione: Renon
Pressatura soffice delle uve, fermentazione alcolica ed affinamento in barrique e tonneaux ed ulteriore maturazione in bottiglia.
alc. 14,0% vol.
acidità totale 5,8 g/l
residuo zuccherino 2,5 g/l
Elegante con sentori agrumati e minerali. Fruttato e persistente, chiude con ricordi di pietra focaia. 93/100
Alto Adige Santa Maddalena Classico Vigna Rondell 2019 – Franz Gojer – Glögglhof
95% Schiava, 5% Lagrein
fermentazione in acciaio e maturazione in botte grande
alc. 13,6% vol.
acidità totale 4,75 g/l
residuo zuccherino 1,9 g/l
All’olfatto un bel soffio floreale vensto da sentori di mirtillo e lampone.
Sapido e succoso con ottima progressione iodata. Fresco, scorrevole e di grande bevibilità. 90/100
Alto Adige Pinot Nero Riserva Zeno 2017 – Cantina Merano
zona di produzione: Merano
Macerazione a freddo per 5 giorni poi fermentazione alcolica in tino per 12 giorni. malolattica e maturazione in tonneax nuovi ed usati.
alc. 14,0% vol.
acidità totale 5,2 g/l
residuo zuccherino 2,7 g/l
Sentori fumè accompagnano una magnifica sapidità. Minerale, regala note di frutti rossi e spezie. Lungo ed elegante. 94/100
Alto Adige Gewūrztraminer Nussbaumer 2018 – Cantina Tramin
zona: Sella (frazione di Termeno)
In acciao sulle fecce fini fino alla fine di agosto. 3 mesi affinamento in bottiglia.
alc. 15,0% vol.
acidità totale 4,9 g/l
residuo zuccherino 8,9 g/l
Sentori di petali di rosa, lychee e frutto della passione. Seguono toni mielati, di frutta secca e pietra focaia. La sapidità bilancia la dolcezza ed anticipa un lungo finale su ricordi tropicali. 94/100
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