È sempre un’emozione partecipare alla presentazione delle nuove annate di Brunello di Montalcino di Biondi Santi. Farlo in azienda, alla Tenuta Il Greppo, dove questi vini nascono e prendono forma lo è ancora di più.
Vedere la sobria eleganza del cancello che affaccia sulla strada, varcarlo, percorrere il lungo viale alberato di cipressi, entrare negli ambienti, rimirare le vecchie botti che hanno contenuto per anni i pregiati frutti del Sangiovese, è sempre una grande sensazione.
Anche quest’anno Biondi Santi ha voluto organizzare una degustazione per presentare le nuove annate che, insieme ad un’annata storica, entrano in commercio nel marzo 2025.
Come ormai tradizione, i vini di Biondi Santi attendono un anno in più in cantina rispetto al limite minimo previsto dal disciplinare; ecco allora che la cantina ilcinese esce con il Rosso di Montalcino 2021, il Brunello di Montalcino 2019 e la Riserva 2018.
Rosso di Montalcino DOC 2021
Originariamente conosciuto con Brunello di Montalcino Etichetta Bianca, prese il nome di Rosso di Montalcino nel 1983 quando fu istituita la DOC.
L’annata 2021 è stata caratterizzata da un autunno e un inverno miti con abbondanti piogge, un episodio di gelata in aprile fortunatamente non ha causato eccessivi danni. Da aprile ad agosto drastica diminuzione delle precipitazioni, meno della metà dell’anno precedente, ma questo non ha portato a fenomeni di stress idrico. Le buone escursioni termiche e un paio di piogge prima della vendemmia hanno consentito di portare le uve a perfetta maturazione.
Dodici mesi in botti di rovere di Slavonia.
Elegante colore rubino, presenta delicati sentori che spaziano tra la frutta matura rossa e ancora croccante, gli accenni di legni orientali, le lacche e gli sbuffi floreali. Piacevole la struttura in bocca con un tannino morbido, buona freschezza e sapidità. Un vino scorrevole e leggiadro con un finale che rimanda alla frutta fresca. Ottima struttura ma non eccessiva. Un vero Rosso di Montalcino e non, come contrariamente avviene in tanti altri casi, un mini-Brunello.
Brunello di Montalcino DOCG 2019
Primavera piovosa e fresca che ha portato a un ritardo nella fioritura, giugno e luglio caldi e secchi, anche agosto caldo e secco ma alcune piogge a fine mese hanno portato a maturazione ottimale l’uva. Vinificazione sia in botti di rovere che in cemento e acciaio, lieviti indigeni, maturazione per trenta mesi in botti di rovere di Slavonia.
Dal colore rosso rubino con accenni granato, si presenta elegante e raffinato con sentori fruttati e floreali. Perfetto l’equilibrio e ottima la persistenza caratterizzata da un tannino piacevole, pieno e abbastanza morbido, dalla bella scorrevolezza e piacevolezza. Raffinato ed elegante.
Brunello di Montalcino DOCG Riserva 2018
Annata mediamente fresca con abbondanti piogge, estate con temperature sotto le medie stagionali. Vendemmia a metà settembre.
Fermentazione in botti di rovere di Slavonia e in cemento, maturazione per trentasei mesi in botti di rovere di Slavonia.
Brillante nel suo colore rubino con riflessi che volgono al granato, complesso all’olfatto nel quale si ritrovano note floreali e di frutta matura accompagnate da eleganti spezie e accenni di lacche. Equilibrato, morbido ma con una piacevole spinta data dalla freschezza, tannino pieno e fine, lunghissima persistenza che chiude con un finale che rimanda alla liquirizia dolce. Succoso e dalla grandissima godibilità.
Brunello di Montalcino DOCG Riserva 1997 “La storica”
Biondi Santi accompagna le sue nuove annate con l’uscita di un vecchio millesimo che riprende nuova vita e, dall’alto della sua età, regala agli appassionati una nuova emozione.
Inverno freddo e piovoso, primavera mediamente piovosa, giugno, luglio e agosto caldi con tre piogge ristoratrici; settembre asciutto.
Maturazione per trentasei mesi in botti di rovere di Slavonia. Lunghissimo affinamento in bottiglia nella storica cantina della Tenuta Il Greppo.
Colore ancora vivace, granato senza alcun cedimento allo scorrere del tempo. Naso elegante, complesso, scuro caratterizzato da note tostate, di frutta stramatura e di liquirizia. Seguono accenni variegati che spaziano dal dolce al cuoio e alla pelle, dal vegetale alle lacche. Sottile al palato senza alcuna stanchezza; tannino ancora vivo così come la freschezza. Ritorni fruttati nell’ottima persistenza in perfetto equilibrio tra eleganza, soavità e ricchezza.

Dopo una trentennale brillante carriera in ambito amministrativo finanziario all’interno di un noto gruppo multinazionale, dal maggio 2018 si dedica totalmente al mondo del vino del quale è appassionato partecipe da oltre quindici anni. Sommelier dal 2005 e degustatore Associazione Italiana Sommelier, assaggiatore di formaggi ONAF, assaggiatore di grappe e acqueviti ANAG e degustatore professionista di birre ADB, è relatore in enologia nei corsi per sommelier. È stato responsabile redazionale del sito internet della delegazione AIS di Milano e ha collaborato alla stesura delle guide Vitae e Viniplus. È redattore per la rivista Viniplus di Lombardia, per la quale cura due rubriche, è inoltre autore per la rivista Barolo & Co e per le testate on-line vinodabere.it, e aislombardia.it.
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