Ogni territorio, anche se all’interno di una stessa regione, ha le sue peculiarità, con paesaggi, storia, bellezze artistiche e naturali, le proprie specialità gastronomiche, i propri vini e vitigni e tanto altro ancora. Proprio questa è stata l’idea avuta da due cantine, una in provincia di Catania ed una in provincia di Caltanissetta. Tenute Lombardo che si trova in provincia di Caltanissetta e Tenute Mannino di Plachi con sede in provincia di Catania. Terroir differenti, vitigni e vini differenti, ma anche qualcosa di simile. Entrambe hanno i vigneti in zona di collina – montagna, i vigneti si trovano in zone diverse. Ovviamente i vitigni quelli a bacca rossa sono totalmente differenti, il Nero d’Avola è il vitigno principe a bacca rossa per Tenute Lombardo, Il Nerello Mascalese è quello per antonomasia per Tenute Mannino di Plachi. Sui vitigni a bacca bianca si hanno alcune similitudini, perché Grillo e Catarratto si trovano entrambi sia nella zona del calatino, sia in quella etnea.
Si inizia con gli spumanti. Sualtezza 650 di Tenute Lombardo, Vino Spumante Brut I. G. P. Terre Siciliane. Il numero indica la quota dove si trovano le vigne di Catarratto, dalle quali si raccolgono le uve per produrre lo spumante. Si tratta di un Metodo Charmat, con profumi floreali di sambuco e fruttati di pesca, che vengono arricchiti da erbetta di campagna. Fresco e molto scorrevole, mostra una buona corrispondenza gusto – olfattiva. Caterina di Plachi è lo spumante di Tenute Mannino di Plachi, un Metodo Classico che permane sui lieviti per 38 mesi, ottenuto da Nerello Mascalese. Dai profumi eleganti e di crosta di pane, arricchiti dalla nota agrumata e da note terziarie, si presenta equilibrato e strutturato.
Si continua con l’Etna Bianco D. O. C. Aurantica 2021 di Tenute Mannino di Plachi che si presenta con toni agrumati e ricordi di erba secca. Dal lato opposto risponde l’Unànime Bianco 2021 I. G. P. Terre Siciliane, blend ottenuto da Grillo, Catarratto e Moscato. I profumi emanati dal calice sono molteplici, dalla nota fumé, ai sentori di tiglio e sambuco ed a quelli di sorbo, fino ad arrivare a lievi ricordi di canditi. Mette in evidenza freschezza, piacevolezza e lunghezza del sorso. 
Il confronto tra i rosati delle due cantine è molto interessante. L’Etna Rosato D. O. C. delle tenute etnee, con Ari 2021 è un vino poliedrico, raffinato e delicato, con lievi accenni di liquirizia e di pietra focaia. Il sorso ha una discreta freschezza. Il Fiore di Nero 2021 I. G. P. Terre Siciliane è ottenuto da Nero d’Avola, mediante pressatura soffice. Un rosato con un bouquet ben definito da frutti a polpa rossa, prugna e corredato da accenni di more e lamponi. Al sorso è agevole e scorrevole. Fresco e con una buona struttura.
Passiamo ai rossi. Il Nero d’Altura 2021 D. O. C. Sicilia di Tenuta Lombardo, è un Nero d’Avola che si presenta con profumi di frutta a polpa rossa ed lievi note balsamiche. Si tratta di un Nero d’Avola di grande bevibilità e che “camuffa” bene la sua gradazione alcolica (14,5% vol.), grazie alla sua spalla acida. Duttile e per nulla stancante. L’Etna Rosso D. O. C. Placo 2018. da Nerello Mascalese. Bouquet interessante, con sentori di humus, pietra focaia, piccoli frutti di bosco e qualche accenno di terziarizzazione. Sapido – succoso, con la trama tannica ben definita e con ottima freschezza.
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