Quando l’anno scorso assaggiammo alcuni vini di Casa Grazia era in pieno lockdown, nella totale impossibilità di muoversi per poter andare a degustare in ambienti pubblici, o quantomeno con presenza di persone. Fortunatamente qualche miglioria e dei piccoli passi verso la normalità sono stati fatti e quest’anno non solo è stato possibile degustare le ultime annate di alcuni vini più rappresentativi del territorio siciliano prodotti da Casa Grazia, nel meraviglioso panorama di Taormina presso l’hotel Metropole, ma con la presenza della proprietaria dell’azienda, Maria Grazia Di Francesco. Già l’anno scorso avevamo parlato del territorio (unico) nel territorio di Gela, in provincia di Caltanissetta, che caratterizza i quasi duecento ettari di proprietàdi Maria Grazia Di Francesco e Angelo Brunetti, di cui sono quaranta quelli destinati a vigneto, grazie alla vicinanza del mare e la presenza del lago Biviere (che è un lago salato).
Maria Grazia ha spiegato come da una semplice passione del marito Angelo, sia nato il tutto fino ad arrivare alla produzione di diversi vini (ottenuti sia da vitigni autoctoni che da vitigni internazionali). Da semplice passione si può dire che sia divenuta l’attività prevalente, che sta dando le dovute soddisfazioni, dopo i sacrifici fatti. Ma come per ogni cosa, affinché si dia continuità ad un progetto, devono esserci dei segnali e dei risultati (anche se parziali) che possano dare stimoli ed energie per raggiungere l’obiettivo. E questi arrivano nel 2005, anno in cui viene prodotto un ottimo Nero d’Avola che incoraggia ad un passo ulteriore. Così dopo lunghi decenni di lavoro della terra e dei vigneti, Casa Grazia imbottiglia per la prima volta i vini prodotti con le proprie uve, figlie del Lago Biviere. Le lodi principali della proprietaria sono per l’enologo, Tonino Guzzo che ha saputo dare ai vini di Casa Grazia la dovuta personalità, lavorando minuziosamente su un territorio che si può definire unico, per dare grande espressività principalmente ai vitigni, senza snaturarli. Da grande conoscitore del territorio occidentale della Sicilia, Tonino Guzzo riesce ad ottenere vini che sono una degna espressione del territorio.
Coerenza e passione sono le caratteristiche che contraddistinguono i vini di Casa Grazia, poiché lo stesso vino da un’annata ad un’altra avrà delle differenze, perchè un anno è differente da un altro e caratterizza le uve ed a sua volta i vini che vengono prodotti. Un’annata arida o piovosa, mite o caratterizzata da escursioni termiche notevoli darà alle uve caratteristiche ben precise che differenzieranno un millesimo da un altro. Cinque i vini degustati, due bianchi, uno spumante rosè, due rossi. Un Grillo, un Moscato Bianco, uno Spumante Rosé ottenuto da uve Frappato, un Frappato ed un Cerasuolo di Vittoria.
Zahara 2020 – Grillo Sicilia D. O. P.
Nota agrumata in evidenza, accenni salmastri, completati da note di affumicatura, per concludere con ricordi fruttati di pesca. Sorso verticale arricchito da una scia sapida. Agile e scattante, è un vino poliedrico. Buona persistenza.
Adorè 2020 – Moscato Bianco Sicilia D. O. P.
Bouquet ricco e complesso. Note floreali in evidenza, citronella, ciclamino, accompagnati da ricordi erbacei e completati da sentori di frutta esotica. Grande acidità che dona personalità e diviene il nerbo di questo vino. Si conferma una buona corrispondenza gusto – olfattiva. Per nulla stancante e con una persistenza buona.
Euphorya – Frappato Vino Spumante Brut
Si presenta visivamente con un perlage fine. La fragola si sente in maniera inequivocabile, per poi lasciare spazio a profumi di zucchero a velo e di geranio. Alla beva dà il meglio di sé con una grande piacevolezza e con una personalità e morbidezza, il che non sta a significare che manchi la spalla acida. Conclude con un retrogusto piacevole che ricorda la liquirizia. Ritornando alla coerenza, questo spumante è la controprova di come un’annata possa fare la differenza, visto che rispetto a quello assaggiato l’anno scorso sia un prodotto molto differente e di qualità superiore.
Laetitya 2020 – Frappato Sicilia D. O. P.
Le note fruttate che si sentono avvicinando il calice sono delicate, accompagnate da ricordi di humus, ciliegia e rabarbaro. Buona struttura e di grande bevibilità. Fresco al sorso e con una scia sapida che conclude l’assaggio. Buona persistenza. Un Frappato di personalità e di carattere.
Victorya 1607 – 2019 – Cerasuolo di Vittoria D. O. C. G. (50% Nero d’Avola – 50% Frappato)
Inizialmente è austero, ma con il passare dei minuti emergono le note fruttate di ciliegia, per poi far emergere quelle di mora e prugna ed un pizzico di ricordi chinati. Corposo in bocca, una freschezza ben pronunciata, ma di grande bevibilità ed eleganza.
Come per tutte le cose importanti si inizia per gioco e poi... si fa sul serio. È dal 2006 che mi sono appassionato e sono stato introdotto nel mondo del vino, GRAZIE a MIO PADRE. Poi per capire qualcosa in più ho seguito un corso e..... nel 2013 ho conseguito il diploma di sommelier. A tutti coloro che sono appassionati di vino, dico che bisogna sempre provare e degustare vini diversi, cercando di capire quello che il vino ci trasmette, soffermandoci sulle sensazioni e sulle emozioni che può dare.
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