Destro è stata una delle prime aziende etnee a spumantizzare il Nerello Mascalese. Il Disciplinare dell’Etna D. O. C. per gli spumanti quest’anno compie undici anni (D. M. del 30.11.2011). Quindi abbastanza recente. L’azienda Destro ha da poco presentato il Saxanigra Etna Spumante D. O. C. 96 mesi.
Il Saxanigra 96 mesi, inizia la sua storia nel 2013, quando in un’annata in cui il numero delle bottiglie è cospicuo, Antonino Destro ha la curiosità di vedere ed allo stesso tempo vuole sapere quale possa essere lo stato evolutivo del suo spumante con un periodo di permanenza più lungo dei canonici 36 mesi (che sono quelli per il Saxanigra Brut). Così vengono messe da parte circa 2.500 bottiglie e non rimane che aspettare pazientemente. Un’idea già la si poteva avere, visto che era già stato prodotto il 60 mesi (che avevamo assaggiato qualche anno fa), ma proprio per questo bisognava spingersi oltre tale periodo ed arrivare ad una permanenza sui lieviti di 96 mesi. Anche se il Disciplinare dell’Etna D. O. C., in merito all’Etna Spumante, prevede una base minima del 60% di Nerello Mascalese, l’azienda ottiene il Saxanigra utilizzando solo ed esclusivamente Nerello Mascalese. Il periodo di vendemmia per il Nerello Mascalese che deve essere spumantizzato è a settembre, ovviamente data la finalità di produzione (vino base per spumante) prima rispetto alla vendemmia delle uve destinate alla produzione dei rossi. Degustare il Saxanigra 96 mesi, ripaga appieno di una pazienza e di un’attesa di ben otto anni. Il colore è un giallo dorato. Il perlage è finissimo e costante. Il bouquet è ricco e complesso. Si sentono note fumé, frutta esotica (ananas surmaturo), erba secca, tabacco. Al sorso è ricco e corposo. Minerale e con una beva agile, ma di grande personalità e piacevolezza. Un periodo così lungo di affinamento sui lieviti gli ha conferito una maggiore struttura, una complessità organolettica, ma soprattutto una grande persistenza. C’è da evidenziare come la sboccatura risale a circa due mesi fa, quindi aspettando un altro po’ di tempo, si avrà un corredo aromatico ancora più ricco ed un sorso che avrà una maggiore complessità.
Abbiamo assaggiato anche il Saxanigra Etna Brut che sosta per almeno 36 mesi sui lieviti. I profumi sono più diretti e immediati. Si hanno sentori di pietra focaia, crosta di pane, lievi sentori di pepe. Sorso verticale che viene dato da una buona freschezza. Persistenza buona.
Rimanendo nel “mondo” del Nerello Mascalese, abbiamo assaggiato lo Sciarakè 2007 Etna Rosso D. O. C. (100% Nerello Mascalese). Il colore è un rosso lucente che lo presenta in perfetta forma. Un bouquet ricco, con sentori terziari, tufo di caffè, mora, amarena e liquirizia. Tannini vellutati e sorso agevole. Da evidenziare come a distanza di oltre quattordici anni sia integro ed in condizioni di poter andare ancora più in là con gli anni, senza dimenticare che è un Etna Rosso che svolge affinamento in acciaio. Abbiamo inoltre degustato l’annata 2013 dello Sciarakè. Annata diversa, bouquet diverso. Sentori di muschio e di funghi, fico d’india. Tannini fini e buona acidità. Persistenza discreta.
Come per tutte le cose importanti si inizia per gioco e poi... si fa sul serio. È dal 2006 che mi sono appassionato e sono stato introdotto nel mondo del vino, GRAZIE a MIO PADRE. Poi per capire qualcosa in più ho seguito un corso e..... nel 2013 ho conseguito il diploma di sommelier. A tutti coloro che sono appassionati di vino, dico che bisogna sempre provare e degustare vini diversi, cercando di capire quello che il vino ci trasmette, soffermandoci sulle sensazioni e sulle emozioni che può dare.
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