L’evento Sangiovese Purosangue, che si è svolto a Siena ad inizio novembre, ha rappresentato anche l’occasione di partecipare a delle interessanti verticali.
Tra queste degna di nota è sicuramente la verticale del Brunello di Montalcino Riserva Poggio Al Vento dell’azienda Col d’Orcia.
Abbiamo assaggiato in compagnia di Francesco Marone Cinzano 6 annate di questa prestigiosa etichetta.
Eccovi le nostre sensazioni:
Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento 2010: Sentori di macchia mediterranea si uniscono a toni speziati. Sapidità e freschezza si accompagnano ad una nota alcolica leggermente evidente. 88/100
Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento 2006: ampio ed elegante, presenta note di frutti rossi e spezie, insieme ad un sorso avvolgente e ad un piacevole finale balsamico e di erbe officinali. 92/100
Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento 1999: teso, avvolgente, profondo, sapido e succoso.Termina con un finale marino di grandissima eleganza. Un piccolo capolavoro. 96/100
Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento 1997 : purtroppo gli evidenti toni ossidativi rendono difficile la lettura di questo vino, ormai al termine della sua corsa. N.C.
Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento 1995: indispensabile il secondo assaggio da una diversa bottiglia per capire questo vino sapido, speziato, leggermente alcolico, ma succoso, pieno e con una graziosa chiusura su note di tabacco e ciliegia. 91/100
Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento 1990: integro ed ancora vibrante con freschezza e sapidità che si muovono tra note iodate e chinate. Elegante e strutturato. 92/100