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Rosso di Sera: il primo grande evento dedicato ai vini rossi delle Marche

Villa Bonaparte a Porto San Giorgio è stata protagonista nei giorni 10 – 11 Dicembre di una manifestazione che ha accesso le luci sulla produzione dei vini rossi delle Marche.

L’iniziativa è stata patrocinata dal Comune di Porto San Giorgio e dalla Regione Marche, magistralmente organizzata dall’associazione “La luce e i sentieri” presieduta da Laura Gioventù, in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier Marche, i Rotary club del territorio e la CNA.

Le giornate sono state animate da interessanti talk shows, tra cui quello in cui sono intervenuti il presidente di Ais Marche, Stefano Isidori e il direttore del Consorzio Vini Piceni Dott. Armando Falcioni, in cui sono stati affrontati importanti tematiche riguardanti i disciplinari del Rosso Piceno e Rosso Piceno Superiore Doc e l’importanza di valorizzare i territori di produzioni.

Tra le masterclass proposte, la wine experience che ha confrontato diverse annate di rosso piceno di 8 aziende del territorio, dimostrando che il vino ha sicuramente un buon potenziale evolutivo e la verticale di Roggio del Filare, Rosso Piceno Superiore che ha ottenuto in guida Vitae l’eccellenza, dell’azienda Velenosi, premiata con il Tastevin da Ais.

Una trentina le aziende presenti più un banco collettivo, dove tra le etichette presentate,abbiamo potuto degustare il Konè e il Polisia di Vigneti Vallorani.

Ecco alcuni degli assaggi che ci hanno piacevolmente impressionato.

Bastianelli è stata una azienda premiata al Merano Wine Festival per il Marche rosso Igt Ali (da Alicante ) e per Tre, un Montepulciano in purezza: Chiave di Volta, Merlot 100% è un vino di buone complessità e struttura. In cantina pratiche molto interessanti utilizzando la musica e andremo a visitarli sicuramente.

Santa Liberata è una realtà vitivinicola che affonda le sue radici nel 1934 e promuove con passione l’essenza del territorio: avvolgente e intenso il Rosso Piceno Doc Vigna Cacìa.

L’azienda Stefano Mancinelli ha stupito per le meravigliose declinazioni del vitigno Lacrima di Morro d’Alba: assaggi difficili da dimenticare, per la tipicità del corredo olfattivo, l’eleganza e la persistenza del sorso. Magnifica la versione passita, da abbinare a una torta sacher come mi è stato suggerito!

Le Corti dei Farfensi,  cantina situata in una delle più belle zone vinicole della provincia di Fermo, ha stupito con Marche Igt Sangiovese Clos 2018: le uve provengono da un vigneto circondato da muretti.

Cantina dei Colli Ripani è una realtà cooperativa che annovera ben 330 produttori del territorio: abbiamo apprezzato la linea biologica certificata e della linea 508, il  Marche Rosso Igt Diavolo e Vento, da uve Montepulciano e Cabernet Sauvignon.

Tenuta Pieralisi offre una produzione e una selezione da cru utilizzando fermentazioni spontanee e pratiche naturali i vigna e in cantina: Re di Ras è un Rosso Piceno Doc, da uve Sangiovese e Montepulciano, con una bella struttura supportata da una trama tannica integrata e una buona espressività gusto-olfattiva.

Passando a Le Vigne di Clementina Fabi la tradizione familiare di cura dei vigneti risale alla fine dell’800’: tra le diverse linee in produzione abbiamo apprezzato particolarmente il Marche Rosso Igt  bio Cerì da Cabernet Sauvignon.

Lumavite è una cantina che ci ha affascinato per il racconto del suo impegno nella produzione di vini biologici e naturali e Marche Rosso Igt Tusiano, un Montepulciano in purezza è assolutamente speciale, con quei sentori di amarena, more e prugne, la speziatura elegante, il tannino sapientemente cesellato, la persistenza finale.

Tenuta di Serrapetrona – Tenuta Stefano Graidi si impegna dagli anni Novanta a valorizzare uno straordinario vitigno rosso autoctono, la Vernaccia di Serrapetrona; declinata in diverse versione, dallo spumante al passito. Superbo il Serrapetrona Doc Robbione, la Riserva della cantina.

Cantina Sant’Isidoro annovera circa 13 ettari di proprietà nel comune di Corridonia in provincia di Macerata e, oltre al progetto sulla Ribona, offre una mirabile interpretazione del connubio tra Sangiovese e Montepulciano nel Marche Rosso Igt Montolmo, che matura in botti da 30 ettolitri di rovere per 24 mesi e affina altri 12 mesi in bottiglia.

Rio Maggio è una realtà nata con Graziano Santucci nel 1976, che porta avanti con passione la tradizione in vigna, prediligendo le vendemmie manuali; ci troviamo nella zona del Fermano, in un territorio collinare caratterizzato da importanti escursioni termiche.

La Lepre e la luna è un progetto nato nel 2015 dal desiderio di Gianluca e Roberta di iniziare a vinificare in modo naturale (utilizzando le anfore soprattutto) nella zona di Montecassiano: vini che ebbi la fortuna di assaggiare due anni fa e che hanno confermato la loro qualità e la capacità di regalare autentiche emozioni.

Moroder vanta una tradizione secolare nella viticoltura del Conero, riserva naturale ricca di biodiversità. Zero è un Rosso Conero Doc senza solfiti aggiunti da Montepulciano, apprezzato per la sua franchezza e freschezza, fermenta con lieviti indigeni e matura in acciaio e cemento. Sicuramente un vino capace di sfidare il tempo il sontuoso Rosso Conero Superiore Dorico, ottenuto dal vigneto più antico di Montepulciano.

Le Caniette oltre a produrre bianchi di grande piacevolezza e intensità, ha portato in degustazione il Piceno Superiore Doc Morellone, 70% Montepulciano e 30% Sangiovese, che affina in legno piccolo per 2 anni circa. Un ottimo potenziale evolutivo e una buona complessità.

Cantina Saputi, azienda biologica certificata, oltre alla Ribona (varietà bianca autoctona), produce un gradevolissimo Colli Maceratesi Doc Appezzana ottenuto da Sangiovese 60% e da Lacrima per il 40%.

Conte Villa Prandone, una cantina che ebbi il piacere di visitare qualche anno fa durante un press tour, ha ottenuto con il Rosso Piceno Superiore Doc Marinus di essere annoverato tra i top 100 wines da Wine Spectator. Nel mio cuore il Marche Rosso Igt  LuKont, uno strutturato Montepulciano in purezza.

Cantina Valdaso, una cantina sociale nata nel 1962, testimonia la strada intrapresa da decenni alla ricerca di standard qualitativi molto alti, raggiunti con le lavorazioni di vini “ senza solfiti aggiunti” e del Sistus, dedicato a Papa Sisto V, un Rosso Piceno Superiore Doc ottenute da uve montepulciano e sangiovese.

Casale Vitali vanta circa 25 ettari vitati nel comuni di Montelparo e Monterinaldo ed è attualmente condotta da Gabriele Vitali, che lavora con tanta passione, rispettando i caratteri dei singoli vitigni: uno spettacolo il Marche Rosso Igt Giugiò, 100%  Montepulciano, di cui il 15% raccolto in sovramaturazione.

Della azienda Fontursia ho potuto degustare il Rosso Piceno Doc Crivellino (il vino servito alla masterclass) il giorno prima e in quello seguente, dopo 24 ore di apertura: un vino totalmente diverso, che si è aperto e ha regalato un bellissima complessità olfattiva e un sorso davvero appagante. Le uve, ottenute da cru di Montepulciano e Sangiovese, sono coltivate in regime biologico.

Una manifestazione che ha visto un ottimo gradimento del pubblico presente e che si riproporrà l’anno venturo, per coinvolgere appassionati e operatori del settore alla scoperta e all’approfondimento di questa ricchezza rappresentata dai vini rossi delle Marche, davvero preziosi e interessanti.

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Medico Psichiatra, stregata da Dioniso, divento sommelier nel 2013, Degustatore Ufficiale nel 2014 e Miglior sommelier della Liguria 2019. Nel 2016 nasce il mio blog wineloversitaly e dal 2018 sono molto attiva sui Social con il profilo @wineloversitaly. Nel 2021 sono la vincitrice del sondaggio proposto da The Fork nella categoria Wine Influencer. Ideatrice e Curatrice della prima guida Social " I vini del cuore" che uscirà a fine 2021. Collaboro come Social media coach con aziende e partners del mondo del vino. Non smetto mai di studiare: ho superato il Wset level 3 con il massimo dei voti. Comunicare il vino con passione e rispetto è il mio desiderio e il mio impegno.

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