Siamo nella cantina di Gianfranco Fino, nella zona del Primitivo di Manduria, a Sava.
Tutti noi conosciamo Gianfranco per i suoi vini rossi, ma questa volta Gianfranco ci vuole presentare un progetto iniziato nel 2015.
Dal Negroamaro si sono sempre fatti grandi rosati. Non a caso il primo rosato imbottigliato in Italia è stato quello prodotto in zona da Leone De Castris, ma l’idea è stata quella di impreziosire il rosato pensando ad una bollicina metodo classico.
Individuato il vigneto, si è iniziato nel 2009 producendo alcune magnum per capire il potenziale del vitigno. Si è poi passati a produrre il metodo classico nel 2015.
Questo è un Negroamaro in purezza, vinificato in rosato. Il “vino di una notte”, visto che è vinificato ad alzata di cappello con macerazione a contatto sulle bucce di 24 ore. Più passaggi in barriques di rovere per 7 mesi e trentasei mesi sui lieviti per questo metodo classico chiamato “Simona Natale”, in onore della moglie di Gianfranco (come dice lui compagna di vita e di vite).
Un pas dosé che si aggiunge a completamento della sua gamma dei vini. Un vino interessante, che permetterà di accompagnare i vini di Gianfranco anche ad una cena di pesce.
Fondamentalmente un curioso. Programmatore e sistemista pentito, decide di virare in modo netto verso un mondo fatto di idee più stimolanti che spaziano dal teatro all'agricoltura con progetti dedicati all'economia circolare. Appassionato di comunicazione, attratto dalla cucina sia come forma di espressione che di nutrimento e, inevitabilmente, dal vino. Sommelier dal 2018, writer per passione. Videomaker, ma sempre per passione. Fondatore di Bordolese.it e Wining.it
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