Vi voglio parlare di un vino che mi ha affascinato fin dal primo momento.
Sono a Montefalco, ospite di Filippo Antonelli, e dovrei senza dubbio parlare di quanto affascinante è la sua azienda, la storia che lo circonda, l’amore per la terra e la cura riposta nelle attività dell’Azienda.
Alla storia e ai complimenti però, ci voglio arrivare partendo da un vino e da un vitigno.
Il vino è l’Anteprima Tonda e il vitigno è il Trebbiano Spoletino.
Ma partiamo dalla vigna tonda.
È una vigna tonda per davvero, la si ritrova nelle mappe dei primi del ‘900 ed è stata reimpiantata nella sua forma rotonda originale.
Immagine tratta da “I cru di Enogea Montefalco” di Alessandro Masnaghetti Editore
È da qui che Filippo Antonelli pensa di produrre il prossimo “Vigna Tonda”. Ma è da qui che oggi possiamo stappare una bottiglia di “Anteprima Tonda” un Trebbiano Spoletino macerato, che casualmente mi ritrovo anche nell’articolo i 20 vini per rendere migliore il tuo ferragosto di vinodabere.it e cronachedigusto.it
Non vorrei fare torto al Sagrantino, uno dei miei vitigni preferiti, né tanto meno non dare il dovuto spazio alle meravigliose espressioni dei rossi di Antonelli San Marco, a partire dal complesso e terribilmente elegante “Chiusa di Pannone” Sagrantino Docg 2012, ma questa volta ho desiderio di parlare di altro e, considerando l’attenzione che Antonelli sta riponendo sul Trebbiano Spoletino, spero che nessuno me ne voglia a male.
Anteprima Tonda 2018: Al naso indimenticabile, per quanto mi riguarda da primo innamoramento. Tutto il meglio che si può immaginare di un vino macerato. Erbaceo, balsamico, erbe che si alternano. E in bocca la stessa sensazione. Buono fresco ma ancora apprezzabile, in modo diverso, se lasciato nel bicchiere a guadagnare qualche grado di temperatura.
E per fortuna che è una “anteprima”…