Vino e territorio, un binomio che sempre più sta diventando imprescindibile nella comunicazione: per questo a Milano l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Scienze Politiche e sociali e Psicologia, ha attivato un Master universitario di primo livello dal titolo “Comunicazione per il settore enologico e il territorio”.
Il Master è stato recentemente presentato in Franciacorta, nel monastero di San Pietro in Lamosa e si avvale del supporto del Consorzio Franciacorta e del Consorzio Caluso, Carema e Canavese e della collaborazione delle sedi regionali lombarda e piemontese dell’Associazione Italiana Sommelier.
Il direttore del Master, la professoressa Carla Lunghi, ha ricordato come questo nasca dall’esigenza di avere un profilo professionale che riesca ad unire le competenze del mondo del vino e della comunicazione.
Il programma, che prevede una parte teorica storico culturale sul vino, un corso breve di viticoltura ed enologia e approfondimenti di comunicazione anche in riferimento ai new media.
Gli stage che si terranno presso i Consorzi e le cantine di Franciacorta e Piemonte consentiranno agli studenti di lavorare in contesti diversi per dimensione e per territorio.
Come ha sottolineato Domenico Trappero, viticultore del Canavese, non è più sufficiente avere una bella etichetta per essere attrattivi sul mercato. Oggi occorre sapere comunicare la propria storia, il proprio quotidiano. Questo cambio di dinamiche è particolarmente difficile da affrontare per una cantina di piccole dimensioni che si trova a dover ripartire le poche risorse tra vigna, cantina e commercializzazione.
Da qui l’importanza di avere figure professionali che riescano a supportare la crescita di un’azienda o un territorio.
Il Presidente del Consorzio Franciacorta, Silvano Brescianini, nel suo intervento ha posto l’attenzione sulla necessità di raccontare il territorio specialmente quando ci si approccia ai mercati esteri.
Spesso si dà per scontato che tutti conoscano le nostre zone vitivinicole e relative caratteristiche e bellezze ma non sempre è così. Raccontare un territorio significa anche stimolare tutto il comparto turistico.
E il vino in questo settore può, insieme alla gastronomia, essere di grande traino se è vero che una recente ricerca di Tripadvisor che ha evidenziato come il viaggiatore attribuisca all’enogastronomia un peso maggiore o pari a quello riservato al patrimonio artistico. La scelta di quali località visitare è guidata sempre di più dalla presenza sul territorio di eccellenze culinarie.
Per facilitare l’accesso anche a persone che sono già nel mondo del lavoro, le lezioni del Master in “Comunicazione per il settore enologico e il territorio” di terranno il venerdì e il sabato nel periodo che va da novembre 2019 a marzo 2020. Successivamente si terranno gli stage presso i Consorzi o le cantine.
È prevista la possibilità di partecipare alle lezioni in qualità di uditori.
Per maggiori informazioni master.universitari-bs@unicatt.it oppure www.master.unicatt.it
Dopo una trentennale brillante carriera in ambito amministrativo finanziario all’interno di un noto gruppo multinazionale, dal maggio 2018 si dedica totalmente al mondo del vino del quale è appassionato partecipe da oltre quindici anni. Sommelier dal 2005 e degustatore Associazione Italiana Sommelier, assaggiatore di formaggi ONAF, assaggiatore di grappe e acqueviti ANAG e degustatore professionista di birre ADB, è relatore in enologia nei corsi per sommelier. È stato responsabile redazionale del sito internet della delegazione AIS di Milano e ha collaborato alla stesura delle guide Vitae e Viniplus. È redattore per la rivista Viniplus di Lombardia, per la quale cura due rubriche, è inoltre autore per la rivista Barolo & Co e per le testate on-line vinodabere.it, e aislombardia.it.
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