Avevamo avuto modo di assaggiare 2 dei vini rappresentativi di questa azienda con sede in Alto Adige, Plonerhof durante la premiazione del Concorso Mondiale di Bruxelles e del Concorso Mondiale del Sauvignon avvenuta a Roma sulla terrazza Civita e eravamo stati impressionati dal Sauvignon Exclusiv 2018 (che ha vinto il “Trofeo Dubourdieu”: link) e dal Pinot Nero Riserva Exclusiv.
Durante la manifestazione Life of Wine svoltasi a Roma il 18 ottobre 2020, organizzata dallo Studio Umami con la collaborazione di Maurizio Valeriani, direttore responsabile della testata giornalistica Vinodabere, abbiamo avuto il piacere e l’onore di avere la possibilità di partecipare ad una degustazione verticale delle due etichette sopra menzionate
L’azienda è ubicata sul maso Ploner, che dopo aver ospitato per tanti anni meleti è stato riconvertito in vigne su pendenze che spesso superano il 30%.
Condotta da Erhart e Herta Tutzer e dal figlio Wolfgang con la passione e capacità che gli permettono di utilizzare al meglio un habitat, la conca di Merano, protetta dai venti freddi dalle Dolomiti e accarezzata delle dolci correnti da sud, per dar vita a vini di grandissimo spessore.
Di seguito vini assaggiati durante Life of Wine.
Iniziamo con il Sauvignon Exclusiv.
Nasce sulle colline di Marlengo (Merano) dove le pendenze arrivano al 30-40%. Appena 7000 piante per ettaro trovano dimora su un terreno misto di sabbia e limo con scheletro granitico.
Vinificato in tutte le sue fasi in grandi botti di legno di acacia per 11 mesi per poi essere imbottigliato e messo in commercio.
Si parte dell’annata 2019, un anteprima che andrà in commercio a marzo 2021. Si presenta con le note varietali del vitigno. L’assaggio ci evidenza quella sapidità che è elemento dominante dei vini di Ploner accompagnata da ricchezza e da un’acidità ancora frenetica. Aspettiamo con piacere il momento in cui andrà in commercio perché ci stupirà positivamente.
Passiamo alla 2018 il vino vincitore al Concorso mondiale del Sauvignon 2020 dello speciale “Trofeo Dubourdieu”, attribuito ogni anno al vino che rappresenta l’espressione più pura e più raffinata del Sauvignon, che ci ha nuovamente estasiati.
Un tripudio di profumi con mentuccia, maggiorana e timo in grande evidenza. All’assaggio ci invade il palato, la sapidità è perfettamente accompagnata da freschezza e ricchezza nel sorso. Bello il finale, lunghissimo, su note balsamiche.
Terminiamo il nostro viaggio con l’annata 2017, un’annata più semplice rispetto alle due precedentemente assaggiate, con note floreali che anticipano un sorso sapido ma meno vibrante, che chiude con ricordi di lime.
Continuamo il nostro viaggio in Alto Adige con un altro vino rappresentativo dell’azienda : il Pinot Nero Exclusiv Riserva.
Un vino dotato di una caratteristica presente in ogni annata: l’eleganza.
Matura in piccole botti di rovere per 12-24 mesi prima di un ulteriore affinamento in bottiglia per 6 mesi.
Iniziamo con l’annata 2017, un’anteprima, un vino ancora giovane che da subito ci mostra di che pasta è fatto. Profumi di frutti di bosco anticipano freschezza ed eleganza, anche se non si è raggiunto il pieno equilibrio, bello il finale di frutta rossa.
Passiamo all’annata 2016, la musica cambia, frutti rossi in evidenza con accenni speziati ci introducono ad un sorso ricco ed elegante, dove un tannino intrigante ci affascina in ogni momento. Bello il finale su note di pepe nero.
Continuano con la 2015, la speziatura è sempre più evidente, i chiodi di garofano svettano in un tripudio di profumi, sapido elegante termina in un lungo finale di frutti rossi.
Terminiamo con l’annata 2014, un’annata difficile che ha richiesto un accurato lavoro in cantina ma soprattutto in vigna dove i chicchi sono stati selezionati e raccolti in più fasi. E il lavoro fatto ha portato i suoi frutti, tra note speziate emergono sentori fumé e di cuoio, un sorso dinamico lo contraddistingue in ogni momento per terminare su eleganti note speziate.
Ha fondato Vinodabere nel 2014. Laureato in Economia e Commercio specializzazione mercati finanziari, si è dedicato negli ultimi dieci anni anima e corpo al mondo del vino. Vanta diverse esperienze nell'ambito enologico quali la collaborazione con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso (edizioni 2017 e 2018), e la collaborazione con la guida Slow Wine (edizioni 2015 e 2016). Assaggiatore internazionale di caffè ha partecipato a diversi corsi di analisi sensoriale del miele. Aver collaborato nella pasticceria di famiglia per un lunghissimo periodo gli garantisce una notevole professionalità in questo ambito.
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