Abbiamo scritto più volte della Tenuta Fiorano sulla nostra testata (link1, link2).
Recentemente abbiamo avuto modo di partecipare ad una degustazione verticale organizzata da Rosanna Ferraro insieme ad Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi, titolare dell’azienda.
Come da tradizione, continua il mistero sulla cantina, oggi come ieri (quando al comando c’era Alberico), non visitabile per nessuno. Ma in coerenza con la storia aziendale, anche il livello qualitativo dei vini non si è modificato.
E la sequenza dei vini assaggiati ne è dimostrazione.
Di seguito le nostre considerazioni sulla verticale del “mitico” Fiorano.
Fiorano 2015: fresco, succoso, speziato, presenta note di frutti e fiori rossi ed un lungo finale balsamico. Eleganza e profondità, si accompagnano a complessità e persistenza. 96/100
Fiorano 2013: sapidità, freschezza, eleganza sono al centro dell’assaggio. Note di frutti rossi e di macchia mediterranea accompagnano il sorso, agile e scorrevole, che presenta un’ottima progressione iodata. 90/100
Fiorano 2012: si avverte di essere in presenza di un’annata molto calda. Si percepiscono sentori di frutta stramatura nonostante freschezza e sapidità. 87/100
Fiorano 2009: di nuovo l’eleganza e la balsamicità come parole chiave dell’assaggio. Lunghissimo finale iodato. 93/100
Fiorano 2003: buona la gestione dell’annata calda. Succoso, speziato, mostra materia e complessità ed un finale sapido e agrumato, con ricordi di ciliegie e frutti rossi, pepe e spezie. 92/100
Fiorano 1990: un’annata che esprime un vino dimensionalmente circoscritto ad un’olfattiva non molto espressiva. Il sorso, sapido e scorrevole, non è corredato da complessità e struttura. 88/100
Fiorano 1988: vero e proprio capolavoro, con sentori speziati, agrumati, balsamici e ricordi di frutti rossi e macchia mediterranea. Sapidità, eleganza, struttura, complessità e una incredibile lunghezza del sorso completano il quadro organolettico. 98/100
Fiorano 1986: altro vino che sembra non soffrire lo scorrere del tempo. Freschezza, sapidità, struttura, e lungo finale su ricordi speziati, iodati, e di frutti rossi. 92/100.