Quando tutto il mondo è concentrato sui tipi di uva utilizzati nella produzione di un vino la Famiglia Lambruschi ha deciso di spostare l’attenzione sulle zone di produzione e le etichette con uve che provengono da vigneti singoli, cru se vogliamo.
In attività da quasi 50 anni per volontà del fondatore Ottaviano, che decide di cambiare completamente la sua vita e la sua quotidianità lasciando il lavoro nelle cave per dedicarsi alla viticoltura, è oggi una delle realtà più conosciute ed apprezzate nel panorama dei vini bianchi italiani e dei Colli di Luni in particolare. Questo traguardo è stato raggiunto anche grazie all’aiuto, alla collaborazione e l’entrata in azienda del figlio di Ottaviano, Fabio, negli agli ottanta, che ha portato nuove tecniche produttive e metodologiche innalzando qualità, caratterizzazione e cura nei processi produttivi. È proprio Fabio che ci accoglie in cantina a pochi giorni dalla vendemmia e sempre lui ci fa visitare la piccola struttura. All’occhio saltano subito la pulizia, l’ordine, la meticolosità di ogni piccolo particolare, non c’è niente che sia fuori posto o lasciato da parte in attesa di essere sistemato. Tutto è precisamente dove deve essere. Solo dopo una mezz’oretta sarà chiaro che questo stile è quello di Fabio, conoscendo Ottaviano.
Ottaviano è una vera forza della natura! A quasi 90 anni è ancora solidamente e amorevolmente legato a quel territorio che ha sempre cercato di comunicare e proteggere nei tanti anni passati come volontario per prevenire e domare i tanti incendi in quelle zone. Non parla di vino Ottaviano, se non quando gli viene chiesto esplicitamente, parla di etica, di rispetto, di aneddoti, di territorio e di contatto con esso. È un romantico Ottaviano, ama tutto di quelle terre e di quelle vigne che ha creato dal niente da solo, con un trattore con delle pendenze del terreno che non aiutavano il lavoro, parla di terreni, di suoli, di territori ed esposizioni, di vigne e di piante ma raramente di vitigni e di varietali. Ed è parlando con Ottaviano che comprendiamo quanto il lavoro e il carattere di Fabio siano stati fondamentali nel creare un perfetto equilibrio di idee e di opere per raggiungere l’eccellenza ed il prestigio. Fabio è puntuale, preciso, conciso ed esaustivo nel rispondere alle nostre domande, non si dilunga mai più del dovuto e, come la sua cantina tutto è sempre precisamente al suo posto.
All’inizio siamo un po’ interdetti nel pensare a due personalità così diverse in apparenza che lavorano assieme ma poi quando Fabio ci porta nella vigna dove viene prodotta l’etichetta Costa Marina, capiamo che la passione del padre è stata in grado di contagiare il figlio fino all’ultimo poro della sua pelle. Arrivati sulla sommità di una collina a circa 200 metri sul livello del mare, mare che si scorge in lontananza e che sembra controllare le piante ed il loro crescere, Fabio si inebria di profumi e terreni e, come un moderno Sansone al quale sono ricresciuti i capelli, si esalta e ci coinvolge ad ogni passaggio e lieve cambiamento dei pendii e dei solchi nel terreno. Fabio ci fa perdere nella storia di quella vigna, con piante che raggiungono i 50 anni di età, con piccole e sparute piante di uve rosse che quasi stonano con la perfetta vigoria e i perfetti impianti di quelle più recenti. Ci contagia l’entusiasmo e la gioia di Fabio nel vedere le piante che sono in perfetta salute, come le uve, che saranno vendemmiate da lì a poco, ci mostra con gioia ed orgoglio questo piccolo angolo di mondo, la vigna Costa Marina che si affaccia, come in un quadro, alla vigna che produce l’altro cru, “Il Maggiore”.
I vini:
Costa Marina 2017 Vermentino – Colli di Luni D.O.C.
Da un vigneto che guarda il mare non ci si può che aspettare dei picchi di sapidità e degli aromi di salmastro che riescono ad equilibrare un corpo vigoroso ma elegante e delicato. La precisione e la maestria in cantina si ritrovano negli aromi e nelle sensazioni in bocca. La pulizia la fa da padrona, anche gli aromi non sono mai sovrastati ma limpidi, chiari, precisi. Aromi che ricordano la macchia mediterranea con la ginestra, floreale di angelica e un susseguirsi di erbe aromatiche dalla salvia al basilico. La Liguria in tutte le sue specialità. Acidità e sapidità ben presenti sono il frutto di un terreno drenante e della presenza di correnti marine che permettono delle escursioni termiche importanti facendo maturare i grappoli al meglio. Non mancano aromi minerali a fare da cornice a questo prodotto, fedelissima espressione del suolo e del microclima da cui derivano gli acini.
Il Maggiore 2017, Vermentino – Colli di Luni D.O.C.
Con questa etichetta si perde leggermente in eleganza guadagnando in potenza rispetto al precedente Costa Marina. L’entrata in bocca è vibrante con sapidità ed acidità più elevate che conferiscono bevibilità ma anche struttura. Gli aromi, pur rimanendo fedeli all’uva utilizzata si impreziosiscono di sfumature eteree che ne aumentano complessità ed eleganza. Le chiavi di lettura sono florealità ed erbaceo che si ritrovano in bocca con delle sensazioni quasi ruvide che si accompagnano, sorreggendoli, ad un corpo e ad una struttura importanti. Le durezze spiccate bilanciano infine il tutto così chè diventa impossibile annoiarsi di assaporare questa espressione di Vermentino.
Vermentino 2017 – Colli di Luni D.O.C.
Nonostante questa etichetta sia sprovvista dell’indicazione del vigneto di provenienza, non ha niente da invidiare agli altri due prodotti degustati. Di concetto più semplice e meno sapido, mantiene il filo conduttore e ci conferma le parole chiave che possono essere utilizzate per descrivere lo stile produttivo dell’azienda: Pulizia, Eleganza, Precisione. La possibilità di poter attingere ad uve provenienti da più zone e con caratteristiche leggermente differenti riesce ad impreziosire la complessità senza far perdere la caratterizzazione degli aromi. Questi, infatti, risultano fedeli al vitigno ed alla zona con fiori bianchi, macchia, ginestre, salvia, biancospino ed un bellissimo etereo che si amalgama come un filo invisibile spingendo in alto gli aromi. La macerazione valorizza il corpo, potente ed armonico, sempre bilanciato da alte acidità e sapidità. Forse il più semplice in termini di complessità aromatica, ma coerente in ogni caso con la cifra dell’azienda.
Sapienza ed eleganza, come in una vecchia storia narrata sottovoce.
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