Al Vinitaly le aziende propongono alla stampa specializzata una serie di piccole verticali di vini che a volte è difficile poter assaggiare in diverse annate.
Per questo quando capitano queste occasioni, occorre coglierle al volo per scoprire alcune sfaccettarure del territorio che questi vini riescono a fornire.
Pertanto abbiamo subito accettato l’invito offertoci dall’azienda Tedeschi con riferimento ad una piccola verticale di 5 annate del Valpolicella DOC Classico superiore La Fabriseria.
Trattasi di un vino che nasce da un terreno situato all’interno della zona del Valpolicella Classico (comuni di Sant’Ambrogio e Fumane), molto asciutto e ricco di marne tanto da spingere ad un irrigazione di soccorso, a giorni alterni, durante le estati molto calde.
Il vino è composto da: 5% di Oseleta e per il restante 95% di Corvina , Corvinone e Rondinella in parti uguali. Le uve vengono lasciate a surmaturare sulle piante, con una resa per ettaro molto bassa, e che non supera quella dell’Amarone. Dopo 1 mese di macerazione, affina in botte di rovere di Slavonia per 24 mesi, per proseguire con un affinamento in bottiglia per 6 mesi.
Un vino molto importante per la famiglia Tedeschi che le ha sempre permesso di raccontare la Valpolicella ma ha subito variazioni riguardo la percentuale dei raspi che macerano insieme alle uve negli anni e ciò ha portato ad ottenere vini con caratteristiche tra loro diverse.
Partiamo dall’annata corrente, la 2015 : un vino che macera solo sul 5% dei raspi, tanta freschezza per un vino introdotto da un frutto croccante con la ciliegia in evidenza. Una bella acidità si accompagna ad una nota sapida molto interessante. Va aspettato perché è ancora molto giovane.
L’annata 2013 ha la stessa percentuale di raspi (5%) durante la macerazione,frutta e spezie in evidenza accompagnate da una leggera nota balsamica, fresco con un tannino mai invadente e un finale di pepe nero molto interessante.
Le annate 2011 e 2008 vedono la percentuale dei raspi in fermentazione aumentare sino al 25%. Sono caratterizzate entrambe da una bella nota balsamica e vedono un tannino ancora molto irruento che ne caratterizza la beva per chiudere la prima in un finale balsamico e la seconda con note di spezia dolce.
Con l’annata 2006 i raspi non vengono tolti durante la fermentazione e forse questo rende questo vino di grande interesse dove note speziate e balsamiche anticipano dinamicità e ricchezza, accompagnate da un tannino presente ma mai invasivo che ci porta ad un finale chinato di grande persistenza. Un bellissimo rappresentante del territorio della Valpolicella.
Per finire la signora Sabrina Tedeschi ha voluto farci assaggiare gli ultimi Amarone prodotti dall’azienda:
L’Amarone della Valpolicella Doc Classico Riserva Capitel Monte Olmi 2012 risulta essere moto ricco con note di spezie, cioccolato, caffè e frutto rosso, ben sostenute da ricchezza e acidità con un finale di cioccolata e spezia dolce molto persistente.
Anche l‘Amarone della Valpolicella Doc Classico La Fabriseria 2011 non sfigura, con note iodate che accompagnano spezie e un frutto croccante, ed una buona acidità che sostiene un tannino vibrante.
L’ultimo l’Amarone della Valpolicella DOCG 2014 mostra ancora note di gioventù con note di spezia dolce che si combinano a profumi fruttati e ad un tannino ancora in evidenza.
Ha fondato Vinodabere nel 2014. Laureato in Economia e Commercio specializzazione mercati finanziari, si è dedicato negli ultimi dieci anni anima e corpo al mondo del vino. Vanta diverse esperienze nell'ambito enologico quali la collaborazione con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso (edizioni 2017 e 2018), e la collaborazione con la guida Slow Wine (edizioni 2015 e 2016). Assaggiatore internazionale di caffè ha partecipato a diversi corsi di analisi sensoriale del miele. Aver collaborato nella pasticceria di famiglia per un lunghissimo periodo gli garantisce una notevole professionalità in questo ambito.
Aggiornamenti continui sul mondo dell'enogastronomia