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#iorestoacasa: La ricetta rivisitata di Riso e Verze

Una ricetta che si contendono molte Regioni e che unisce l’Italia intera da Nord a Sud è quella di Riso e Verze.
L’ho preparata con una piccola variazione sul tema: una spolverata di provolone piccante grattugiato, per dare un ulteriore “sprint” di aromaticità e gusto.

Ingredienti per 6 persone:
500 grammi di riso ribe ideale per minestre e risotti
200 grammi di verza a pezzetti
50 grammi di guanciale di maiale
50 ml di aceto di vino bianco
80 grammi di provolone piccante grattugiato
20 grammi di burro
Uno spicchio di aglio
Una cipolla bianca
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe q.b.
Tempi di preparazione: circa un’ora
Difficoltà: facile

Preparate un pentolino con acqua calda e sale da utilizzare successivamente per il risotto. In una casseruola a parte invece fate soffrigere l’olio eextravergine di oliva, uno spicchio d’aglio in camicia, il guanciale e la cipolla tritata finemente fin quando non diventi dorata.


A quel punto rimuovere l’aglio e aggiungere la verza tagliata a pezzetti, un bicchierino di aceto di vino bianco (per eliminare odori pungenti della verdura), un bicchiere d’acqua e coprire con un coperchio stufando il composto a fiamma bassa per circa 20/30 minuti fin quando la verza non si ammorbidisca.
Quindi inserire il riso e farlo tostare bene con una noce di burro. Iniziare ad aggiungere un mestolo d’acqua bollente per “risottare” il preparato pian piano. Non girare con vigoria altrimenti i chicchi si sfaldano. Con le mani impugnate le prese della pentola e fate fare dei piccoli giri circolari in senso orario per far mescolare gli ingredienti.


Usate sempre una fiamma dolce e fate cuocere per 25 minuti circa aggiungendo alla necessità altri mestoli di acqua bollente. A fuoco spento aggiungere il burro residuo, il provolone piccante grattugiato, pepe q.b. e mantecare. Bon apetit!

Vino proposto in abbinamento:

Soave Classico DOCG “Contrada Salvarenza” 2016 di Gini Viticoltori. Garganega in purezza da vecchie vigne di oltre 80 anni dotato di struttura, eleganza e mineralità grazie a terreni di natura basaltica. Note di fiori di zagara, ginestra, spezie e frutta polposa agrumata che vira verso il tropical. Si abbina armoniosamente alle sensazioni morbide e corpose del risotto e della verza stufata.

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Scritto da

Luca Matarazzo Giornalista- Sommelier AIS - Degustatore Ufficiale - Relatore corsi per la Campania.. Ha partecipato a numerosi concorsi enologici e seminari di approfondimento. Vincitore del Trofeo Montefalco Sagrantino edizione 2021 e del Master sull'Albana di Romagna 2022, Wine Consultant collabora attualmente con testate giornalistiche e blog importanti a livello nazionale.

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