Nell’immaginario collettivo Genova è la Lanterna, il porto, I “camalli” ( gli scaricatori), i personaggi descritti nelle canzoni di De Andrè; tuttavia nella piana alle porte della città, solcata dal torrente Polcevera e dai suoi affluenti, la tradizione vitivinicola è radicata sin dall’antichità.
Lo testimonia la famosa Tavola Bronzea, ritrovata nel 1506 a Isosecco dal contadino Agostino Pedemonte, risalente al 117 a.C., che riporta la sentenza del Senato romano in merito a un contenzioso tra le popolazioni che abitava lungo la via Postumia, i Genuanti e i Viturii Langensis: in questo documento si evince che il vino era utilizzato come moneta di scambio, soprattutto per il pagamento delle imposte.
Nel corso degli ultimi secoli, legati all’avanzamento della costruzione di industrie e allo spopolamento delle campagne, molte aree coltivate vennero abbandonate e quando fu istituita la doc nel 1999 gli ettari sopravvissuti erano all’incirca 5.
Da allora grazie a viticoltori “resistenti” come Andrea Bruzzone e Gionata Cognata, la viticoltura è sopravvissuta e oggi alcune realtà hanno riacceso l’interesse alla produzione di vini di qualità come il Marchese Cattaneo Adorno.
I vitigni coltivati e ammessi nella produzione dal disciplinare annoverano uve che sottolineano come questi territori fossero un importante crocevia: abbiamo il Pigato, il Vermentino, il Rollo (probabilmente originario della Provenza), il Bosco, la Bianchetta Genovese e l’Albarola, oltre al Dolcetto, Ciliegiolo e Sangiovese.
Degno di nota è la menzione sottozona Coronata, riservata alla tipologia bianco che vede utilizzate in blend Bianchetta Genovese, Vermentino, Rollo e Bosco, prodotto in una zona ristretta del comune di Genova, a ridosso del percorso del pittoresco trenino di Casella e il torrente Varenna: questo vino così fragrante e spontaneo incantò persino Stendhal, che lo descrisse nel suo libro “Viaggio in Italia”.
Sicuramente uno delle migliori Valpolcevera Coronata è La Superba di Andrea Bruzzone: un produttore che ha dato il seguito alla passione condivisa con il padre, che lo portava in cantina e vendeva vino nella sua osteria.
Egli inizia a vinificare nel 1993 in proprio e nel 1996 nasce la cantina. Grande sperimentatore ha ottenuto un interessante metodo classico da Bianchetta e Vermentino di nome Janua e ha creato l’ Opificio Clandestino che fa rivivere le antiche ricette in infusi, amari, liquori.
La sua produzione si è arricchita nel tempo grazie alla produzione di birre artigianali, che portano nomi dialettali genovesi che descrivono benissimo la tipologia alla quale appartengono: la stout è chiamata Camallo! Recentemente ha aperto anche un Museo del Vino nel centro storico di Genova, in piazza San Donato, dove si possono ammirare attrezzi della cultura contadina e degustare i vini di Andrea, così territoriali e appassionato, dalle etichette colorate e ammalianti, disegnate dal pittore Musante.
Un altro produttore coraggioso, che produce Valpolcevera Coronata utilizzando solo Bianchetta Genovese è Gionata Cognata; egli lasciò in dirittura d’arrivo gli studi da farmacista e si ritirò nel 2002 a coltivare le vigne sulla collina di Morego, alle spalle di Bolzaneto, per seguire le orme del bisnonno.
Attualmente produce circa 3000 bottiglie all’anno e ha acquisito altri terreni in affitto dove ha impiantato bosco e Vermentino.
Fiero difensore della qualità della Bianchetta se ben lavorata sia in vigna che in cantina, la definisce simile nel carattere a quello del genovese, dapprima restio alle confidenze ma poi capace di aprirsi e di dare il cuore.
Villa Cambiaso dei Marchesi Cattaneo Adorno è una azienda con sede a Serra Riccò che ha ripreso la tradizionale vocazione alla coltivazione delle vigne e vanta 3,8 ettari a Morego a circa 150 metri sul livello del mare, organizzate in un bellissimo anfiteatro aperto a sud est che beneficia delle brezze marine. Oltre al Bosco viene coltivato il Vermentino (cloni tipici della Corsica e della Toscana), il Pigato, l’Albarola. Di grande personalità il Valpolcevera bianco Vermentino E Galée.
Un territorio da far conoscere perché ritorni ad essere apprezzato per la qualità dei vini come lo fu in passato: volgendo lo sguardo verso nord mentre si attraversa il ponte nuovo progettato da Renzo Piano, si ammira la vallata che riprende a verdeggiare di timide vigne, si ricorda la fatica e il dolore e si ammira il carattere indomito degli abitanti di questa gloriosa Repubblica marinara.
Medico Psichiatra, stregata da Dioniso, divento sommelier nel 2013, Degustatore Ufficiale nel 2014 e Miglior sommelier della Liguria 2019. Nel 2016 nasce il mio blog wineloversitaly e dal 2018 sono molto attiva sui Social con il profilo @wineloversitaly. Nel 2021 sono la vincitrice del sondaggio proposto da The Fork nella categoria Wine Influencer. Ideatrice e Curatrice della prima guida Social " I vini del cuore" che uscirà a fine 2021. Collaboro come Social media coach con aziende e partners del mondo del vino. Non smetto mai di studiare: ho superato il Wset level 3 con il massimo dei voti. Comunicare il vino con passione e rispetto è il mio desiderio e il mio impegno.
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