Back to the roots è infatti il titolo della 29esima edizione del Merano Wine Festival che si terrà dal 6 al 10 novembre 2020.
Un ritorno alle origini che, anche a causa delle norme dettate dalla pandemia, si trasforma per evolversi e arricchirsi di contenuti nelle nuove modalità di fruizione.
Helmuth Köcher, the WineHunter, mente e anima di questo festival svela i dubbi che hanno preceduto la decisione di organizzare comunque l’edizione 2020. Partendo dal concetto che tutto si può fare rispettando i dettami della situazione l’organizzazione della kermesse si è dovuta adattare subendo pesanti interventi. Riduzione drastica del numero dei visitatori ammessi nonché quello delle aziende partecipanti e tavoli più larghi. Inoltre, maggiore distanza tra gli ospiti e numero contingentato di ingressi che avverranno su due turni, mattina e pomeriggio e poi ancora misurazione della temperatura e gel disinfettante nonché obbligatorietà del tampone Covid-19 per ogni operatore presente.
Quindi massimo rispetto per la salute di tutti, maggior spazio al digitale e ricerca di nuovi spazi in città per tentare di sopperire alle nuove limitate capienze.
Le modalità di accesso dei visitatori prevedono l’acquisto del biglietto e la registrazione online e la fruizione degli spazi garantita a prova di assembramento. L’apertura delle iscrizioni è prevista in estate dopo che, entro luglio, il programma sarà definito nei dettagli.
Helmuth sottolinea come la scelta delle aziende ospiti sia stata ancora più rigorosa con un suo diretto e maggiore coinvolgimento anche grazie al tempo ritrovato grazie, o a causa, del lockdown.
Il programma conferma Naturae et Purae – bio&dynamica che si svolgerà su quattro giornate con turnazione degli espositori. Wine – The Official Selection si sdoppierà prevedendo la partecipazione, negli spazi del Kurhaus, di 122 produttori tra nazionali e internazionali nelle prime due giornate e di altrettanti nelle seguenti due.
Tra le novità nasce l’e-commerce The WineHunter che, in collaborazione con Gruppo Volta, consente durante il periodo della manifestazione di poter acquistare i prodotti premiati da The WineHunter che trasforma gli Award in un volume cartaceo. Le Masterclass saranno basate su una piattaforma digitale sviluppata in collaborazione con Milano Wine Week e verrà presentata un’anteprima del film Wine Odyseey, la storia del vino dalle origini al futuro.
Interessante l’iniziativa Book your own sommelier che consentirà, a chi seguirà l’evento da casa, di chiedere a un esperto di degustare per suo conto una selezione di vini.
Un Festival all’insegna del tempo riacquistato. Helmuth sottolinea come sia necessario prevedere tempi meno stringenti, il vino ha bisogno di tempo, di maggiore attenzione. Sarà quindi uno Slow Wine Festival dove potranno si potrà trascorrere momenti piacevoli in tranquillità e calma per dimenticare quanto accaduto.
Dopo una trentennale brillante carriera in ambito amministrativo finanziario all’interno di un noto gruppo multinazionale, dal maggio 2018 si dedica totalmente al mondo del vino del quale è appassionato partecipe da oltre quindici anni. Sommelier dal 2005 e degustatore Associazione Italiana Sommelier, assaggiatore di formaggi ONAF, assaggiatore di grappe e acqueviti ANAG e degustatore professionista di birre ADB, è relatore in enologia nei corsi per sommelier. È stato responsabile redazionale del sito internet della delegazione AIS di Milano e ha collaborato alla stesura delle guide Vitae e Viniplus. È redattore per la rivista Viniplus di Lombardia, per la quale cura due rubriche, è inoltre autore per la rivista Barolo & Co e per le testate on-line vinodabere.it, e aislombardia.it.
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