Le terre di confine presentano sempre grande fascino, perchè molto spesso si portano dietro storie, tradizioni e racconti che sono transnazionali e che ci fanno capire che non basta una linea sulla carta geografica per marcare le differenze tra popoli o paesi.
Questo è ad esempio il caso del Carso, zona di confine tra Italia, Slovenia e Croazia.
Molto interessante a questo proposito è stato l’incontro con Paolo Vodopivec, che prima di portarci (ero in compagnia dei bravissimi colleghi Dario Cappelloni e Enzo Scivetti) a vedere le sue vigne e la sua cantina, ha cercato di descrivere il Carso davanti ad un belvedere, per farci capire le differenze tra i diversi territori:
Ovviamente siamo poi entrati nel paese (località Colludrozza – Sgonico in provincia di Trieste) dove ci sono le sue vigne e la sua cantina.
In questo video Paolo descrive la sua vigna “Solo”:
Molto efficace è la descrizione dell’azienda tratta dal sito dell’associazione Viniveri:
SUPERFICIE AZIENDA AGRICOLA
33,6533 ha
ALTRE ATTIVITA’ OLTRE ALLA VITIVINICOLA
Produzione fiori e ortaggi
TIPO DI TERRENO
roccioso calcareo
NUMERO E/O NOME DELLE VIGNE
10 vigne
VITIGNI IMPIANTATI
100% Vitovska (vitigno autoctono)
FORME D’ALLEVAMENTO PRESENTI IN AZIENDA
alberello
LAVORI IN VIGNA
La potatura ,la pulizia verde ,la gestione della pianta come la vendemmia sono tutte operazioni gestite manualmente.Le operazioni eseguite con un piccolo trattore sono ridotte ai trattamenti ed alla lavorazione superficiale del terreno eseguito in numero limitato.
LAVORI IN CANTINA
I materiali dei contenitori della cantina sono ridotti a due:terracotta e legno. La fermentazione parte con i lieviti indigeni e continua facendo follature senza controllo della temperatura.Le macerazioni sono lunghe e la durata è diversa nei tini rispetto alle anfore. I travasi come l’imbottigliamento vengono eseguiti seguendo le fasi lunari e in tutti questi passaggi non c’è traccia di aggiunte di prodotti stabilizzanti,correttivi chimici,enzimi o batteri e neppure della filtrazione.
ELENCO DEI VINI PRODOTTI
L’azienda produce due vini: la Vitovska Classica e la Vitovska. La Vitovska Classica è prodotta con macerazioni nei tini di legno e affinamento nelle botti grandi di rovere di Slavonia. La Vitovska, invece, viene da lunghe macerazioni in anfore di terracotta che superano i 6 mesi, da un ulteriore affinamento in anfore che dura diversi mesi per affinare alla fine nelle botti grandi.
LA STORIA DELL’AZIENDA IN BREVE
Nel 1994 nasce l’azienda che subentra ai genitori. Due anni piu’ tardi decido di concentrarmi solo su una varietà autoctona del Carso che è la Vitovska, creando nuove vigne ad alta densità allevate ad alberello. Nel tempo ho cercato di perfezionare il lavoro in vigna e in cantina sempre nel rispetto della natura volendo capire l’essenza e l’equilibrio della stessa. L’introduzione delle anfore georgiane risale al 2005 e la scelta è dovuta alla volontà di andare al nocciolo della Vitovska con una vinificazione essenziale dove i vari elementi della natura si intersecano con equilibrio.
LA PAROLA AL VITICOLTORE
Io amo definire me stesso come Produttore naturale non interventista , che ha a cuore la ricerca continua nel capire l’essenza e la semplicità della Natura per poter rispettare la stessa nelle azioni quotidiane. L’uomo ha svolto nel passato questo lavoro con l’osservazione ed oggi attraverso una Regola si può andare di nuovo alla ricerca di questo equilibrio perduto. Nel mondo agricolo attuale,dove l’uomo ha dato potere alla chimica e dove molte malattie anche dell’uomo sono conseguenza di ciò, la Natura deve, attraverso una conduzione agricola naturale, ritornare al centro della scena per non stravolgere e perdere definitivamente il patrimonio naturale che non è fatto solo di piante ed animali ma anche di sapori, profumi …e perché no, della salute umana. Il tutto non bisogna ridurre alla sola produzione aziendale, ma bisogna avere la consapevolezza e responsabilità di estendere tale pensiero anche ad altre persone sensibili a questo aspetto.
Paolo Vodopivec
Abbiamo assaggiato in compagnia di Paolo diverse Vitovska, sia della vigna “Solo” che Vitovska tout court, di diverse annate, tutte legate dal fil rouge dell’eleganza e della mineralità, con una sorprendente tenuta nel tempo che ne fa vini indimenticabili. In particolare ci hanno impressionato la 2004, di grande struttura e lunghezza gustativa, e la 2002 (che nonostante un’annata non facile, risulta ancora integro ed equilibrato).
Ecco una piccola serie di foto (per la verità non completa) delle bottiglie degustate:
Giornalista enogastronomico, una laurea cum laude in Economia e Commercio all'Università La Sapienza di Roma, giudice in diversi concorsi internazionali, docente F.I.S.A.R.. Ha una storia che comprende collaborazioni con Guide di settore. Per citare solo le ultime : Slow Wine (Responsabile per la Sardegna edizioni 2015 e 2016), I Vini de L'Espresso (vice-curatore e coordinatore nazionale edizioni 2017 e 2018), I Ristoranti d'Italia de L'Espresso (edizioni dalla 2010 alla 2018). Collabora con le testate: www.lucianopignataro.it , www.repubblica.it/sapori. Ha scritto alcuni articoli sul quotidiano "Il Mattino" e su www.slowine.it. Ha una passione sfrenata per quel piccolo continente che prende il nome di "Sardegna", per le sue terre e per la sua gente.
Aggiornamenti continui sul mondo dell'enogastronomia