Siamo con Francesco Spadafora nella sua Tenuta di Virzì, nel Comune di Monreale, nella Sicilia occidentale, in quel lembo di terra tra Palermo e Trapani.
Quella di Francesco è una storia che parte dalla produzione di vino sfuso, un vino riconosciuto già all’epoca come “diverso” rispetto a quello prodotto in altre zone. Poi, nel 1993, il primo imbottigliamento e l’inizio di un percorso fatto di passione e di attenzione per le tecniche di coltivazione e vinificazione.
Dei Principi di Spadafora è una azienda che opera in regime biologico e vinifica senza utilizzo di solforosa. Con le prime uve che arrivano in cantina, vengono preparati dei pied de cuve che favoriscono la fermentazione.
Le vendemmie sono “sequenziali”. Stessa uva coltivata in condizioni diverse raccolta in momenti diversi in modo tale da poter miscelare acidità e aromi.
Di questo incontro con Francesco resta la percezione del suo intenso rapporto con la sua terra, la sua cantina e le materie prime che Francesco stesso riesce a mettere in quel piatto che ha il piacere poi di condividere con te, comunicando ancora una volta l’amore per il posto in cui vive.
È un rapporto che trapela in ogni momento della nostra conversazione. Un rapporto costruito nel tempo e tramandato alla figlia Enrica, perfetta interprete di questa filosofia aziendale. Un rapporto che ritrovo nel suo Grillo 2013, uno dei miei migliori assaggi di quest’anno. Fresco e scattante, un vero “giovanotto”.
Fondamentalmente un curioso. Programmatore e sistemista pentito, decide di virare in modo netto verso un mondo fatto di idee più stimolanti che spaziano dal teatro all'agricoltura con progetti dedicati all'economia circolare. Appassionato di comunicazione, attratto dalla cucina sia come forma di espressione che di nutrimento e, inevitabilmente, dal vino. Sommelier dal 2018, writer per passione. Videomaker, ma sempre per passione. Fondatore di Bordolese.it e Wining.it
Iscriviti alla Newsletter
Aggiornamenti continui sul mondo dell'enogastronomia