Nel cuore della Sardegna, nell’areale del Mandrolisai, la cantina Fradiles, nata nel 2003 dalla ricostruzione dell’antica azienda di famiglia, con i suoi vini dalla marcata espressività territoriale, afferma la cultura viticola ed enologica di un terroir dove fare vino è da secoli un mestiere radicato.
Siamo ad Atzara, paese di antichi vigneti, già riconosciuto tra i 16 paesaggi rurali storici d’Italia, sulle pendici sud-occidentali del Gennargentu, ai confini tra le province di Nuoro e Oristano.
Un borgo affascinante in cui è possibile ancora apprezzare un tessuto urbano di epoca aragonese, con architetture basse in granito e soffitte coperte da travi di quercia, in cui tra vicoli e piazzette si affacciano i «magasinos», le vecchie cantine private, uno dei tesori del paese.
Il nome aziendale Fradiles – che in sardo significa «cugini» – nasce da una delle vigne più antiche, di circa 87 anni, un tempo appartenuta al capostipite di famiglia e gradualmente suddivisa, per questioni ereditarie, fino alla quarta generazione di famiglia, gli attuali cugini per l’appunto.
L’azienda gestisce anche un vigneto ultracentenario ed altri vigneti di oltre cinquant’anni per circa 12 ettari di proprietà divisi tra Bovale Sardo, Cannonau, Monica ed altre varietà autoctone allevate ad alberello e a spalliera sulle colline circostanti Atzara, a 550 metri sul livello del mare, in una delle denominazioni – Mandrolisai – forse ancora non troppo conosciuta, ma espressione di vini autentici. Vini figli di un territorio dal fascino arcaico, rimasto preservato da qualsiasi forma di contaminazione e capace di regalare grandi emozioni.
In compagnia del patron aziendale Paolo Savoldo, abbiamo apprezzato tutti i profumi della «montagna» sarda in una video degustazione capitanata dal direttore della testata giornalistica enogastronomica «Vinodabere», Maurizio Valeriani e di una folta rappresentanza del team di Vinodabere.
Tre etichette protagoniste: Fradiles 2018, Antiogu 2017 e Istentu 2016 capaci di mettere tutti d’accordo, dimostrando come vini maestosi e potenti possano mostrare eleganza, garbo e vitalità.
Non c’è da sorprendersi, quindi, se anche quest’anno, nella Guida ai Migliori Vini della Sardegna 2021 di Vinodabere, Fradiles con i suoi Mandrolisai abbia giocato un ruolo di assoluta protagonista (link1, link2).
Questo il video della degustazione:
Queste le nostre impressioni gustative.
Fradiles Mandrolisai Doc 2018
Ottenuto dalle uve tipiche della denominazione, Bovale Sardo (Muristellu), Cannonau e Monica, vinificate insieme in acciaio, sorprende per la sua complessità olfattiva. Piccoli frutti rossi, ciliegia matura, more, erbe aromatiche, toni speziati ed accenni balsamici, precedono un sorso succoso, di bella dinamica e con tannini finemente integrati. Davvero lungo ed appagante il finale su note di liquirizia. Matura in botti di legno da 700 e 500 litri per circa 7/8 mesi.
Antiogu Mandrolisai Rosso Superiore Doc 2017
Dai vigneti allevati ad alberello di oltre 50 anni, matura, come richiesto dal disciplinare per la menzione «Superiore», 12 mesi in acciaio e 12 mesi in botti tonneaux da 500 litri di 1° e 2° passaggio a cui segue un ulteriore affinamento in bottiglia di 3/4 mesi. Prugna, frutta sotto spirito, note speziate, accenni di tostatura e poi erbe aromatiche e sbuffi balsamici anticipano un assaggio di grande personalità, contornato da freschezza decisa e sapidità minerale a bilanciare la morbidezza e la potenza alcolica. Lungo e appagante il finale.
Istentu Mandrolisai Rosso Superiore Doc 2016
Ottenuto da vecchi alberelli di oltre settant’anni, si apre al naso con intense note di ciliegia, cioccolato, caffè e note speziate. Pieno e materico l’assaggio, sorretto da incisiva freschezza e percezione sapida, è avvolgente fino al lunghissimo finale su ritorni fruttati e balsamici. Vino elegante e di gran carattere. Affinato in acciaio per dieci mesi, poi un anno in tonneaux ed infine sei mesi in barriques.
Fradiles Vitinicola
Località Creccherì
Via Sandro Pertini 2
08030 Atzara (NU)
Mob. Ph. 333 17 61 683 – 333 42 20 155
E-mail: info@fradiles.it
“Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo.” In queste parole la condivisione di una nostra passione e la voglia di comunicarla. Salvatore Del Vasto, laureato in Giurisprudenza e da sempre appassionato di vino, diventa prima sommelier, poi frequenta il Bibenda Executive Wine Master di Fis e poi consegue il diploma di Master presso l’Università di Tor Vergata in “Cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche”. Sabrina Signoretti, laureata in Scienze Politiche, coltiva la sua passione diventando sommelier del vino, assaggiatrice di oli di oliva vergini ed extra vergini e sommelier dell’olio extravergine di oliva dell’AISO. Una delle qualità nascoste, la spiccata attitudine per la fotografia.
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