La Cantina Orsogna, sita nell’omonima città in provincia di Chieti, è una realtà radicata sul territorio Abruzzese dal 1964. I vigneti ubicati nei comuni di Orsogna, Filetto, Guardiagrele e Arielli, ai margini del Parco Nazionale della Majella, sono influenzati da un clima caratterizzato da forti sbalzi di temperatura. Ed infatti subiscono le influenze sia della vicinanza del mare che dell’aria fresca che viene dalla montagna che dista appena 15 km. Trattasi di terreni con struttura calcarea argillosa, di medio impasto e discreta presenza di scheletro.
L’azienda spicca nel panorama vitivinicolo italiano non solo per l’impegno e la passione che mette nel creare i suoi vini, ma anche per l’attenzione verso l’ambiente. Infatti da alcuni anni gran parte della produzione viene gestita in biologico e biodinamico.
In questo contesto la linea Vola Volé, ne rappresenta il simbolo, prefiggendosi di evidenziare in modo sempre più esplicito, la vocazione dell’azienda verso una viticoltura in completa integrazione con l’ambiente circostante.
Un piccolissimo insetto, l’ape, diviene espressione di una metodologia di lavoro che ha come fine il rispetto del territorio e di ogni elemento che vi dimora.
L’ape da sempre e oggi in particolare, è stata la cartina tornasole di un territorio incontaminato, difficilmente sarà possibile trovare sciami di questo piccolo insetto in luoghi ad alto livello di inquinamento
Ricordiamo che la mancanza di inquinamento non può essere riferita ad una singola parcella di terreno ma ad un intero territorio. Per questo il progetto che la Cantina Orsogna, cooperativa di viticoltori, ha visto l’introduzione, all’interno di alcune zone particolarmente vocate, di un rilevante numero di alveari. Qui le api possono svolgere il loro ciclo vitale e mostrare, indirettamente, che le qualità naturali del territorio risultano essere perfettamente preservate.
Abbiamo così voluto confrontarci con il vino più rappresentativo di questa linea, il Montepulciano d’Abruzzo Riserva “ i gioielli della Regina” con una verticale delle annate 2008 – 2012.
Dobbiamo evidenziare che i vini assaggiati hanno come elemento che li contraddistingue e li differenzia tra loro una pietra colorata che rappresenta il colore utilizzato dall’apicoltore per marchiare, nell’anno di riferimento, l’ape regina. Infatti in apicoltura per ogni anno le singole api regine di ogni alveare hanno un ben preciso colore che l’apicoltore pone su di loro e Orsogna ha voluto in questo caso fare la stessa cosa per i suoi vini.
Le uve destinate alla produzione di questo vino vengono fatte macerare per 15-20 giorni, poi almeno 5 anni in legno. Un periodo che vede alternarsi barrique e botti grandi per terminare con diversi mesi in bottiglia prima di essere messe in commercio.
Ma parliamo dei vini assaggiati:
Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2008 “ I gioielli della Regina”, un’annata interessante dal punto di vista climatico con un settembre e ottobre soleggiati
Il vino si presenta con note di frutta matura e spezie dolci, rotondo con un finale su note dolci di spezie e frutti rossi.
Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2009 “ I gioielli della Regina” una primavera umida e un’estate calda ha ridotto la quantità delle uve, note di macchia mediterranea e frutti rossi si accompagnano ad un ricordo di salmastro, un vino che non ha saputo trovare una propria identità.
Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2010 “ I gioielli della Regina” molto buona per qualità e quantità. Il frutto rosso è predominante sui profumi speziati, dinamico, ricco con un acidità ancora evidente, e con un finale speziato molto interessante.
Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2011 “I gioielli della Regina” Un gran vino, con note balsamiche e minerali che si integrano con spezia e frutto. Finale di cioccolata e caffè molto gradevole.
Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2012 “ I gioielli della Regina” Note di spezie, frutta rossa e cioccolata anticipano una gustativa su note calde e un finale di cioccolato bianco e caffè.
Ha fondato Vinodabere nel 2014. Laureato in Economia e Commercio specializzazione mercati finanziari, si è dedicato negli ultimi dieci anni anima e corpo al mondo del vino. Vanta diverse esperienze nell'ambito enologico quali la collaborazione con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso (edizioni 2017 e 2018), e la collaborazione con la guida Slow Wine (edizioni 2015 e 2016). Assaggiatore internazionale di caffè ha partecipato a diversi corsi di analisi sensoriale del miele. Aver collaborato nella pasticceria di famiglia per un lunghissimo periodo gli garantisce una notevole professionalità in questo ambito.
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