Dopo l’introduzione e le Classifiche dei Migliori Rosso di Valtellina e Valtellina Superiore (senza l’indicazione di sottozona):link), e le Classifihe dei Migliori Sassella e Grumello: link , è il momento di passare alle sottozone Inferno e Valgella. Prima di fornirvi le descrizioni dei vini inseriti nella nostra pubblicazione on line, ricordiamo alcune indicazioni relative alle microaree di cui parleremo, indicate in corsivo, e tratte dal sito del Consorzio di Tutela dei Vini diValtellina (link) e rammentiamo la metodologia da noi seguita nel nostro lavoro.
Inferno
Inferno è un nome che risuona a voce alta nella storia del vino valtellinese. Questa illustre sottozona di 55 ettari si allunga da ovest verso est, appena lasciati alle spalle i vigneti del Grumello e la città di Sondrio. L’Inferno è una zona più compatta sul piano dell’altimetria (tra i 300 e i 500 metri), mentre ha significative differenze tra le vigne al suo interno. Il cuore storico della sottozona è collocato al centro, caratterizzato da pendenze vertiginose con un’esposizione in pieno sud. Appena sopra, in risposta all’animo estremo del paesaggio dell’Inferno, si trova il Paradiso, un anfratto di terra con pendenze lievi ed esposizione più fresca. Più a est c’è la zona del Calvario, mentre all’opposto, ai confini con il Grumello, si trovano tracce argillose attorno ai Runsc.
L’Inferno, insieme alla Sassella, dà somme termiche mediamente più alte rispetto alle altre sottozone del Valtellina Superiore.
Valgella
Sono 140 gli ettari che animano la Valgella, la sottozona più estesa e variegata. È considerato un ampio promontorio che si inclina seguendo lo sperone roccioso. La Valgella ha inizio appena superato il comune di Chiuro, con la zona Fracia esposta a ovest, per voi virare verso sud. Chiude con gli ultimi vigneti della zona Quigna, che guardano a est.
Il nome deriva da valgel, forma dialettale per indicare i piccoli torrenti che caratterizzano la zona.
Rispetto alle altre sottozone, la Valgella si distingue per il livello più contenuto di precipitazioni, una maggiore profondità dei terreni, anche se l’ampiezza della zona e le variabilità altimetriche (dai 350 ai 650 metri) arricchiscono di complessità i diversi microterritori.
Metodologia
L’impostazione vede confermate le scelte delle Guide di Vinodabere. L’obiettivo rimane quello di rivolgersi al consumatore finale, ai ristoratori e tutti gli esercenti dei circuiti commerciali che ruotano attorno al vino. Che abbiamo dunque messo al centro del nostro lavoro, creando delle classifiche per tipologia ed insiemi omogenei, provando a rispondere alle esigenze di chi vuole orientarsi nell’acquisto di una bottiglia o nella costruzione di una cantina o anche di una carta dei vini se titolare di un locale. Non mancano le descrizioni delle aziende e le loro storie, ma solo dopo ciascun vino recensito; per questo alcune – quelle di cantine presenti con più vini – saranno ripetute per non costringere il lettore ad andare a cercarle altrove nella Guida.
Utilizziamo alcuni simboli per spiegare ancora meglio le differenze qualitative tra i vini recensiti.
Abbiamo scelto di fare riferimento ad un mondo diverso da quello enoico, e vicino a quello delle emozioni di tutti i giorni, attribuendo 1 applauso per quelle etichette che si attestano tra i 90 ed i 94,9 centesimi (vini decisamente buoni), 2 applausi tra i 95 ed i 97,9 (vini ottimi), ed una standing ovation tra 98 e 100 (vini eccellenti). I punteggi, essendo frutto di una media di degustazione in panel, possono prevedere anche i decimi di punto. Le classifiche sono in ordine inverso (gli ultimi vini indicati sono quelli con il punteggio più alto).
Per rendere più compiutamente comprensibili e trasparenti le nostre valutazioni vi ricordiamo che abbiamo usato una scala di punteggio internazionale (quindi in media più alta di quelle in uso in Italia) e che tutti gli assaggi sono stati svolti rigorosamente alla cieca presso l’Osteria Poerio di Roma, che ringraziamo per l’ospitalità.
La Squadra
Curatori: Maurizio Valeriani e Antonio Paolini
I testi che leggerete in Guida sono di: Salvatore Del Vasto, Paolo Frugoni, Luca Matarazzo, Gianmarco Nulli Gennari, Antonio Paolini, Emanuela Pistoni, Carlotta Salvini, Franco Santini, Marco Sciarrini, Gianni Travaglini, Maurizio Valeriani.
Hanno completato il panel di assaggio Ruggero Faliva e Giuseppe Picconi.
La Classifica dei migliori Valtellina Superiore Inferno
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Valtellina Superiore Inferno Riserva 2015 – Nobili Nicola 95/100 (territorio/zona dei vigneti: Inferno), prezzo a scaffale enoteca 25,00 euro circa.
I vini che provengono dalla sottozona Inferno sono notoriamente austeri in gioventù. Per questo l’azienda prevede un periodo di maturazione di almeno 4 anni in legno e poi ancora qualche mese in bottiglia. A colpire è soprattutto il bouquet olfattivo, molto intenso, che mostra sentori di frutti di bosco, spezie ed erbe aromatiche. Il sorso ha un buon dinamismo, su un registro gustativo essenzialmente asciutto e leggermente tannico. Buona la persistenza finale.
L’Azienda: Nobili Nicola
Via Masoni, 20 – Poggiridenti Piano (SO)
Via Ginnasio, 18 – Ponte In Valtellina (SO)
Tel. 0342 430262
info@vininobili.it
Cinque ettari di vigneti situati tra Sondrio e Poggiridenti. A capo di questa piccola azienda valtellinese c’è da circa vent’anni Nicola Nobili, che ha raccolto l’eredità paterna apportando innovazioni in ambito produttivo e ampliando i mercati di riferimento, dapprima limitati all’area locale. Nicola è sempre molto attivo e lo si incontra facilmente in molte delle principali fiere ed eventi di settore, in Italia e all’estero. I vini sono affinati in una suggestiva cantina a Ponte Valtellina, dove botti e barrique (usate solo per il vino da colmature) trovano spazio in una grande sala interrata con antiche volte ad arco. Lo stile complessivo è improntato ad assoluta classicità.
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Valtellina Superiore Inferno Riserva Rededition 2017 – Plozza 98/100 (territorio/zona dei vigneti: Inferno), prezzo a scaffale enoteca 19,00 euro circa.
Il colore è un rosso tendente al granato, il primo naso è profondo, austero, e si apre lentamente su note di piccoli frutti di bosco, fiori appassiti, erbe aromatiche, rosmarino. Dopo un po’ le spezie prendono dominanza, con note di china, liquirizia, cioccolato fondente. Al gusto il vino regala dinamismo e consistenza, sostenuto da buona vena acida e un tannino deciso ma elegante, La liquirizia ritorna in primo piano nel lungo finale che vale la nostra Standing Ovation.
L’Azienda: Plozza SRL
Indirizzo: Via dei Cappuccini 26 I-23037 Tirano
Tel.: +39 0342 70 12 97
email: tirano@plozza.com
Predisposizione all’innovazione e amore per la tradizione costituiscono per Plozza un binomio imprescindibile: l’azienda, nata nel 1919, coniuga creatività e soluzioni innovative al rispetto e al ricordo riconoscente del lavoro svolto da chi l’ha preceduta e che ha creato in Valtellina nel corso dei secoli uno scenario terrazzato unico al mondo, quasi interamente coltivato a Nebbiolo. Nel 1946 Pietro Plozza è il primo a commercializzare lo Sforzato, vino valtellinese per antonomasia, sul quale l’azienda punta dunque da sempre in particolar modo, proponendone un’interpretazione sfaccettata e moderna.
La Classifica dei migliori Valtellina Superiore Valgella
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Valtellina Superiore Valgella 2018 Alessio Magi 94/100 (territorio/zona dei vigneti: Valgella), prezzo a scaffale enoteca 29,00 euro circa.
Il colore è rosso rubino intenso. Il naso propone inizialmente sentori di frutti rossi: lampone, ciliegia, ribes, nota floreale di violetta; ma emergono poi le spezie (bacche di ginepro, pepe, tabacco tostato). Al gusto l’impatto è fresco, le note di frutta riappaiono nel centro bocca accompagnate da una piacevole sapidità. Il tannino è serrato e di buona consistenza, e può raggiungere ulteriore armonia con il tempo. Finale elegante e di buona profondità.
L’Azienda: Azienda Agricola Alessio Magi
Azienda Agricola Alessio Magi
Indirizzo: Via Branchi 48 23036 Teglio
Tel.: 328 262 6498
email: almavini@libero.it
L’azienda agricola Alessio Magi nasce nel 2008.Dopo aver ristrutturato le vecchie cantine di famiglia e messo a punto una nuova sala vinificazione, Alessio Magi nel 2011 mette in bottiglia la sua prima annata, con il vino Valtellina Superiore Valgella e da là inizia il suo percorso di qualità, che vede di anno un miglioramento costante della produzione.
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Valtellina Superiore Valgella Costa Bassa 2018 – Sandro Fay 96,1/100 (territorio/zona dei vigneti: Valgella), prezzo a scaffale enoteca 20,00 euro circa.
La “costa bassa” che dà il nome al vino parte dal fondovalle e arriva fino a 450 metri di quota. Qui nasce questo vino, espressione semplice e autentica del Chiavennasca, qui impiegato in monovarietale e fermentato in acciaio. Il vino ottenuto matura poi per un anno in botti di rovere, e sciorina profumi ematici e balsamici (sangue, menta, eucalipto), con eleganti nuance di frutti rossi e di bosco (fragole, more e lamponi). Il sorso è succoso, con note fresche e fruttate di amarena, arancia, fragola e more; il tannino setoso completa la complessità e la piacevolezza della beva.
L’Azienda: Società Agricola Fay di Fay Marco & C. s.n.c.
Via Pila Caselli, 1 23036 – San Giacomo di Teglio (Sondrio)
Tel. +39 0342 786071
La Società Agricola Fay nasce nel 1973 per opera di Sandro Fay che dal 1998 è affiancato dai figli Marco (che oggi conduce l’azienda) ed Elena. La superficie aziendale è di 15 ettari. Per tradizione familiare l’azienda è fortemente legata alla sottozona Valgella, dove si concentra la quasi totalità della produzione. I terreni, prevalentemente sabbiosi (circa 70%) e limosi (18% circa), con assenza di argilla e di calcare e PH acido compreso tra 4,5 e 5,5, derivano da formazioni granitiche sfaldate e presentano spessore variabile, da meno di uno fino a qualche metro. Il lavoro aziendale punta alla valorizzazione dei singoli vigneti che, in base alle peculiarità pedologiche ed altimetriche, danno origine a vini differenti e di spiccata personalità. Oltre al Nebbiolo della sottozona Valgella (da cui proviene anche lo Sforzato) l’azienda produce Sassella e alcuni rossi e bianchi da vitigni internazionali.
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Valtellina Superiore Valgella Riserva Quigna 2013 – Balgera 97,3/100 (territorio/zona dei vigneti: Valgella vigneto Quigna), prezzo a scaffale enoteca 40,00 euro circa.
Quigna è il nome del vigneto, il cui toponimo deriva forse dal latino “aquinea”, terreni ricchi d’acqua. E, come per altre della proprietà, si tratta di una vigna di età ragguardevole. Il vino – al solito 100% Chiavennasca – affina per un anno sulle fecce fini in rovere da 5 ettolitri e poi altri tre sempre in legno della stessa dimensione. Al naso emergono sentori di spezie scure e agrumi seguiti da frutti rossi in confettura. La struttura è importante, il sorso austero e asciutto, con un tannino deciso ma sottile e piacevole acidità. Molto lungo il finale, con note affumicate e ritorni agrumati.
L’Azienda: Balgera Vini di Balgera Paolo e C. SAS
Via M. Quadrio, 26 – 23030 Chiuro (SO) | P.Iva 00530880145
Tel. +39 0342482203
La Cantina Balgera è una realtà storica della Valtellina. Ha sede a Chiuro dove fu fondata nel 1885 da Pietro Balgera e da allora è stata sempre proprietà familiare. Oggi a condurre l’azienda è Paolo Balgera (enologo) assieme ai figli Luca e Matteo. La superficie vitata è di sei ettari (cui si aggiungono appezzamenti di conferenti esterni), dislocati sui terrazzamenti (le “terragne”) a quota 300-500 metri, tra Sondrio e Tirano, su terreni morenici ricchi di minerali come il granito. Le lavorazioni in vigna avvengono senza utilizzo di diserbanti e, vista anche la natura scoscesa dei terreni, sono interamente manuali. Balgera produce in media circa 50.000 bottiglie che abbracciano tutte le denominazioni della Valtellina: Rosso DOC, Superiore DOCG e Sforzato DOCG.
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Valtellina Superiore Valgella Riserva Pizaméi 2013 – Balgera 97, 5/100
(territorio/zona dei vigneti: Valgella Vigna Pizaméi), prezzo a scaffale enoteca 35,00 euro circa.
Realizzato con le uve di un’unica e particolarissima vigna nel cuore della Valgella, notata già nel 1792: << pezzetta vignata in contrada de Spina dove si dice in Pizzamea>>. Il vino, interamente da Chiavennasca, sosta 12 mesi sulle fecce fini e prosegue la maturazione per altri tre anni sempre in tonneau. Profumi speziati, di sottobosco ed erbe amare (china), con note di frutta rossa matura ne marcano l’olfatto. In bocca è imponente, austero: il sorso rivela un tannino potente e acidità di pari livello, vestiti da aromi sostanziosi di frutti rossi e succosi. La chiusura è lunga, persistente, sapida e iodata.
L’Azienda: Balgera Vini di Balgera Paolo e C. SAS
Via M. Quadrio, 26 – 23030 Chiuro (SO) | P.Iva 00530880145
Tel. +39 0342482203
La Cantina Balgera è una realtà storica della Valtellina. Ha sede a Chiuro dove fu fondata nel 1885 da Pietro Balgera e da allora è stata sempre proprietà familiare. Oggi a condurre l’azienda è Paolo Balgera (enologo) assieme ai figli Luca e Matteo. La superficie vitata è di sei ettari (cui si aggiungono appezzamenti di conferenti esterni), dislocati sui terrazzamenti (le “terragne”) a quota 300-500 metri, tra Sondrio e Tirano, su terreni morenici ricchi di minerali come il granito. Le lavorazioni in vigna avvengono senza utilizzo di diserbanti e, vista anche la natura scoscesa dei terreni, sono interamente manuali. Balgera produce in media circa 50.000 bottiglie che abbracciano tutte le denominazioni della Valtellina: Rosso DOC, Superiore DOCG e Sforzato DOCG.
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Valtellina Superiore Valgella Riserva 2005 – Balgera 98, 4/100 (territorio/zona dei vigneti: Teglio), prezzo a scaffale enoteca 38,00 euro circa.
Proveniente da vigneti del comune di Teglio, parte della sottozona Valgella, 100% Chiavennasca, il vino deriva da una fermentazione spontanea di 10-15 giorni e matura poi 4 anni circa in botte grande, con successivo affinamento di 12 mesi in bottiglia. Colore granato, al naso debutta con una nota eterea, che apre a intensi profumi di frutti rossi (lampone, fragola), erbe alpine e note minerali (silice), con una intensa scia balsamica. Nel palato emergono alcolicità e acidità decise, con ritorni fruttati e tannini levigati. Il finale è lungo e salino. E il totale è da Standing Ovation.
L’Azienda: Balgera Vini di Balgera Paolo e C. SAS
Via M. Quadrio, 26 – 23030 Chiuro (SO) | P.Iva 00530880145
Tel. +39 0342482203
La Cantina Balgera è una realtà storica della Valtellina. Ha sede a Chiuro dove fu fondata nel 1885 da Pietro Balgera e da allora è stata sempre proprietà familiare. Oggi a condurre l’azienda è Paolo Balgera (enologo) assieme ai figli Luca e Matteo. La superficie vitata è di sei ettari (cui si aggiungono appezzamenti di conferenti esterni), dislocati sui terrazzamenti (le “terragne”) a quota 300-500 metri, tra Sondrio e Tirano, su terreni morenici ricchi di minerali come il granito. Le lavorazioni in vigna avvengono senza utilizzo di diserbanti e, vista anche la natura scoscesa dei terreni, sono interamente manuali. Balgera produce in media circa 50.000 bottiglie che abbracciano tutte le denominazioni della Valtellina: Rosso DOC, Superiore DOCG e Sforzato DOCG.
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Valtellina Superiore Valgella Cà Moréi 2018 – Sandro Fay 98, 5/100 (territorio/zona dei vigneti: Vigna Cà Moréi), prezzo a scaffale enoteca 27,00 euro circa.
Il vigneto Cà Moréi si estende per 2,5 ettari nella sottozona Valgella a 550 metri di quota nel comune di Teglio. Il vino che ne porta il nome è al 100% Chiavennasca, fermenta in acciaio e matura 12 mesi in botte grande e tonneau, con affinamento di 15 mesi in bottiglia. Ha sentori intensi ed eleganti di arancia amara, sottobosco, fiori e liquirizia, e al gusto palesa una grande armonia, incrocio di un tannino fitto e sottile, fine acidità e un frutto rosso fresco. Notevole il grande allungo finale, balsamico e speziato, che vale la nostra Standing Ovation.
L’Azienda: Società Agricola Fay di Fay Marco & C. s.n.c.
Via Pila Caselli, 1
23036 – San Giacomo di Teglio (Sondrio)
Tel. +39 0342 786071
La Società Agricola Fay nasce nel 1973 per opera di Sandro Fay che dal 1998 è affiancato dai figli Marco (che oggi conduce l’azienda) ed Elena. La superficie aziendale è di 15 ettari. Per tradizione familiare l’azienda è fortemente legata alla sottozona Valgella, dove si concentra la quasi totalità della produzione. I terreni, prevalentemente sabbiosi (circa 70%) e limosi (18% circa), con assenza di argilla e di calcare e PH acido compreso tra 4,5 e 5,5, derivano da formazioni granitiche sfaldate e presentano spessore variabile, da meno di uno fino a qualche metro. Il lavoro aziendale punta alla valorizzazione dei singoli vigneti che, in base alle peculiarità pedologiche ed altimetriche, danno origine a vini differenti e di spiccata personalità. Oltre al Nebbiolo della sottozona Valgella (da cui proviene anche lo Sforzato) l’azienda produce Sassella e alcuni rossi e bianchi da vitigni internazionali.
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