Il Concorso Mondiale di Bruxelles, di cui Vinodabere è media partner, ci consente attraverso le medaglie assegnate, di conoscere vini nuovi e realtà molto interessanti. È il caso di Château Vermont Reserve Bordeaux Supérieur 2018, premiato con la medaglia d’argento nell’edizione 2020 del Concorso.
Ricordiamo che i produttori hanno tempo fino all’11 aprile 2022 per iscrivere i campioni all’edizione 2022 del Concorso Mondiale di Bruxelles che si svolgerà dal 19 al 22 maggio a Cosenza (link).
Ma torniamo al vino degustato.
Entre-deux-Mers è una grande sottoregione e denominazione della regione vinicola di Bordeaux nel sud-ovest della Francia che, nella sua stessa accezione semantica, sta ad indicare una porzione di territorio «tra due mari», sebbene i mari in questione, o forse sarebbe più corretto dire «maree», siano in realtà riferite ai due fiumi Garonna e Dordogna che formano, rispettivamente, i confini sud-occidentali e settentrionali dell’area.
Ed è proprio dal cuore di questo areale, precisamente nel comune di Targon, che proviene l’interessante etichetta di cui vogliamo parlarvi oggi, targata Château Vermont, che attira la nostra attenzione anche per l’invidiabile rapporto qualità prezzo.
Château Vermont è un castello del XIX secolo, circondato da 40 ettari di vigneti, attualmente di proprietà di Elisabeth e David Labat che lavorano le loro vigne con l’incisivo intento di riportare la Tenuta agli antichi blasoni del passato. Il vigneto del Vermont, infatti, è sempre stato considerato uno dei premiers crus dell’intera regione già nel lontano passato, come tra l’altro testimoniato da quanto indicato nella terza edizione di «Bordeaux e i suoi vini» di Edouard Féret del 1874, una guida dettagliata ancora oggi annoverata tra le più importanti fonti di informazioni sui vini di Bordeaux.
Da quel riconoscimento, purtroppo, tante cose sono cambiate. Il flagello della fillossera, che si manifestò in Europa a partire dalla seconda metà dell’800, si impose con la sua azione distruttiva devastando l’intero vigneto e depauperando il valore vinicolo della tenuta che passò di proprietà in proprietà e non fu più destinata alla produzione di vino. Fu solo nel 1986, quando il padre di Elisabeth ne rilevò la proprietà, che furono reimpiantati 40 ettari di vigneto e la storia vinicola di questa porzione di territorio riprese il suo corso naturale e più congeniale.
È dal 2010, tuttavia, da quando Elisabeth ed il marito hanno assunto il timone aziendale, sviluppando una viticultura molto attenta alla sostenibilità ed al rispetto ambientale e realizzando una nuova cantina per la vinificazione e lo stoccaggio, che il vento del passato sembra tornato a soffiare sullo Château ed i risultati ed i riconoscimenti internazionali non si sono fatti attendere.
Anche grazie ai suoi studi in enologia e viticultura, Elizabeth attua una precisa politica della qualità nel gestire ogni passaggio produttivo, dalla vigna all’imbottigliamento.
Sebbene in tutta la regione ormai si producano sia vini rossi che bianchi, solo il bianco secco porta la Appellation d’origine contrôlée (A.O.C.) «Entre-Deux-Mers». l rossi, pertanto, sono etichettati come Bordeaux o Bordeaux Supérieur .
E veniamo al nostro assaggio. Château Vermont Reserve Bordeaux Supérieur 2018
Merlot con un piccolo saldo di Petit Verdot, affinato 12 mesi in barriques, si concede alla visiva con una veste rubino impenetrabile. Imponente già al naso con intensi sentori di frutta rossa, prugna secca, ribes nero, vaniglia (la presenza del legno si fa sentire anche se mai dominante), accenni balsamici e rimandi speziati. Deciso e incisivo all’assaggio dove mostra tutta l’anima del Merlot. Morbido, glicerico, materico equilibrato con una buona freschezza a rendere il sorso agile e invitante. Tannini fitti ma non invasivi. Piacevolmente lungo il finale su ritorni di frutta scura. Sicuramente un vino che ha ancora tanto da raccontare negli anni a venire.
CHATEAU VERMONT
Lieu dit Vermont
33760 Targon – FRANCIA
Tel +33 (0) 5.56.23.90.16
mail: chateauvermont@chateau-vermont.fr
“Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo.” In queste parole la condivisione di una nostra passione e la voglia di comunicarla. Salvatore Del Vasto, laureato in Giurisprudenza e da sempre appassionato di vino, diventa prima sommelier, poi frequenta il Bibenda Executive Wine Master di Fis e poi consegue il diploma di Master presso l’Università di Tor Vergata in “Cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche”. Sabrina Signoretti, laureata in Scienze Politiche, coltiva la sua passione diventando sommelier del vino, assaggiatrice di oli di oliva vergini ed extra vergini e sommelier dell’olio extravergine di oliva dell’AISO. Una delle qualità nascoste, la spiccata attitudine per la fotografia.
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