Si è conclusa da poco il Concorso Internazionale Grenaches du Monde 2020, con giudici e vini provenienti da tutto il globo. Vi abbiamo già riferito dei risultati e delle relative medaglie (link). Oggi vi presentiamo un’ampia ed esaustiva monografia sui prodotti provenienti dalla regione spagnola dell’Aragona (Aragón), in continua crescita qualitativa nel panorama enologico europeo.
Ben 36 i campioni assaggiati, ne mancano soltanto una decina “sulla via di Damasco”, per stanchezza acclarata del sottoscritto. Vogliamo riportarli interamente, utilizzando una scala compresa tra una e cinque stelle e seguendo un criterio basato unicamente sulla piacevolezza del sorso, su eleganza e bevibilità, a dispetto anche di alcuni canoni utilizzati in gara.
Lo scopo è di aiutare chi si dovesse trovare per la prima volta di fronte ad una delle tante etichette proposte e volesse cimentarsi con vini agili e facilmente apprezzati dalla maggior parte dei palati.
Il territorio prevede quattro distretti, tra cui i rinomati Somontano e Campo de Borja con terreni calcarei e clima continentale dalle forti escursioni.
Veniamo dunque all’elenco
1) Grunon 2015 – Locos por el vino – blend di Garnacha & Shiraz dalle buone sensazioni olfattive che richiamano il lampone, complesso e agrumato nel finale. ⭐⭐⭐⭐
2) Azacan 2016 – Locos por el vino – stesso blend, ma meno intenso del precedente, con note boisè. ⭐⭐⭐
3) Aragus 2017 – Don Ramon – la classica Crianza esageratamente vanigliata e chiusa sia al naso che in bocca. ⭐
4) DC 2019 – Dona Cecilia – Campo de Borja perfetto, da Garnacha in purezza, agrumatissimo. ⭐⭐⭐⭐⭐
5) Don Ramon 2018 – Bodegas Aragonesas – Campo de Borja ricco di spezie e macchia mediterranea. ⭐⭐⭐
6) Coto De Hayas 2017 – Bodegas Aragonesas – Campo de Borja Crianza che è meglio dell’Aragus (ma non eccessivamente). ⭐⭐
7) Penazuela 2019 – Bodegas Ainzon – Campo de Borja – peccato per sensazioni alcoliche coprenti, tuttavia il vino è godibile. ⭐⭐⭐
8) Aragonia 2017 – Bodegas Aragonesas – Selecion Especial in realtà anche qui il legno è troppo marcato e coprente, quasi stancante. ⭐⭐⭐
9) Gregoriano Roble 2018 – Bodegas Picos – altro Campo De Borja in splendida forma, di spessore, spezie scure, tabacco e arancia sanguinella. ⭐⭐⭐⭐⭐
10) La Bella 2018 – Artiga Fustel – Campo de Borja scarico dal buon equilibrio, soltanto corto nel finale. ⭐⭐⭐⭐
11) Bacco 2018 – Artiga Fustel – anche lui da Campo de Borja, elegante e sinuoso, mostruosamente bello e dinamico al sorso. ⭐⭐⭐⭐⭐
12) Gran Gregoriano 2018 – Bodegas Picos – campo de Borja molto marmellatoso. ⭐⭐⭐
13) Heredad 2019 – Bodegas Carlo Valero – garnacha floreale di petali di violetta e delicata in bocca. ⭐⭐⭐⭐
14) Flor de Cayus 2018 – Bodegas Ainzon – Campo de Borja anche lui, lieve e gradevole, senza toni di cottura o note boisè. ⭐⭐⭐⭐
15) Tres Picos 2018 – Borsao – Vaniglia a go go e poco altro. ⭐
16) Coto De hayas 2018 – Bodegas Aragonesas “Garnacha Centenaria” – Lo stile è sempre troppo pesante, materico, surmaturo, quasi da meditazione. ⭐⭐
17) Ecce Homo 2019 – Bodegas Aragonesas Campo De Borja – “Ecce vino” finalmente! Pout-porri di fiori rossi, erbette aromatiche ed amarene. ⭐⭐⭐⭐⭐
18) Veraton 2016 – Alto Moncayo – eccessivo in tutto. Sopratutto di botte. ⭐⭐⭐
19) Valdemilanos 2019 – acidità troppo aggressiva. ⭐⭐
20) Nefer Discovery – Garnacha 2019 – a parte la bellissima etichetta il vino è buonissimo, armonico e rappresentativo del terroir. Total black. ⭐⭐⭐⭐⭐
21) Terra Luna 2019 – Garnacha in purezza magro e di discreta complessità. ⭐⭐⭐
22) Zismero 2018 – Locos por el vino – la complessità aumenta, così come l’amarena sotto spirito e la frutta scura. Mediterraneo. ⭐⭐⭐⭐⭐
23) Vigna Temprana – Bodegas Aragonesas – Old Wines recita l’etichetta, ad intendere la Riserva. Elegante e mai scontato, speziato e tostato nel finale. ⭐⭐⭐⭐
24) Artiga e Fustel – Old Wines – assolutamente squilibrato e nervoso rispetto al campione precedente. ⭐
25) Bolé 2016 – Borsao – di nuovo il blend tra Garnacha & Syrah purtroppo troppo legnoso e pesante sia al naso che al gusto. ⭐
26) Borsao Seleccion 2018 – la poca presenza di sensazioni boisè lo alleggerisce e gli consente una buona beva. ⭐⭐⭐
27) Cabriola 2016 – Borsao – il legno si avverte sempre, ma almeno è ben integrato. Ruffiano, pecca per tannino allappante. ⭐⭐
28) Berola 2016 – Borsao – appena sufficente, nei toni scuri e cioccolatosi. ⭐⭐⭐
29) Godina 2018 – Bodega Pagos Morca – Campo de Borja – che spessore! Perfetto affinamento, da mirtilli e more e note di eucalipto nitide. ⭐⭐⭐⭐⭐
30) Flor de Goda 2019 – Bodegas Morca – etichetta stupenda, vino inferiore per qualità, eccessivamente caldo. ⭐⭐⭐
31) Palmeri Adan 2015 – Palmeri Sicilia – Selecion Familiar da vigneti disposti sui monti. Accattivante, ma ancora troppo acerbo all’assaggio. ⭐⭐
32) Garnacha Imperial 2018 – Don Ramon – gustoso, vibrante e di gran struttura. Cassis e carnaceo in chiusura. ⭐⭐⭐⭐
33) Mosaico 2018 – Vina Casos – da vigne vecchie, parte in riduzione poi si apre a ventaglio su frutta rossa e nera croccante ed essenze di violetta. ⭐⭐⭐⭐⭐
34) Molleda 2019 – Hacienda Molleda – Tosos Saragoza – vigneti a 750 metri sul livello del mare. Eleganza modernista e ottima persistenza. ⭐⭐⭐⭐⭐
35) Huella de Garnacha 2019 – Vegamar – dopo il campione precedente si perde un po’ nel confronto sia al naso che in bocca. ⭐⭐⭐
36) Ultima Granacha 2015 – Panizza – una edizione limitata unica. Densa, saporita e sapida nelle sue scie conclusive. Top! ⭐⭐⭐⭐⭐
Luca Matarazzo Giornalista- Sommelier AIS - Degustatore Ufficiale - Relatore corsi per la Campania.. Ha partecipato a numerosi concorsi enologici e seminari di approfondimento. Vincitore del Trofeo Montefalco Sagrantino edizione 2021 e del Master sull'Albana di Romagna 2022, Wine Consultant collabora attualmente con testate giornalistiche e blog importanti a livello nazionale.
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