“L’unione fa la forza”, “… qualunque cosa esca da quei cancelli, avremo maggiore possibilità di sopravvivere se combatteremo uniti. Avete capito. Se saremo uniti sopravviveremo…” – dal film Il gladiatore -, sono frasi che chissà quante volte abbiamo detto e sentito, ma che allo stesso tempo hanno un significato più diretto e profondo di quanto venga intuito, o pensato da quando viene pronunciato. Proprio queste due frasi ci sono venute in mente nella serata svoltasi presso la magnifica cornice del Castello San Marco a Calatabiano (CT). Scopo della serata raccogliere dei fondi per Il Faro – Associazione famiglie oltre la disabilità. L’associazione nasce con lo scopo di poter portare a compimento un progetto, che possa dare la speranza e la forza a diverse famiglie, che purtroppo non hanno avuto molta fortuna e che proprio per questo devono andare oltre le difficoltà poste dalla vita. Nel 2020 su volontà di Claudia Vincenza Condorelli, viene fondata l’associazione Il Faro, con l’obiettivo di creare una palestra, con i relativi macchinari per le persone con problemi neuromotori e con macchinari adatti (e non adattati) ai bambini, il che significa spese notevoli. A tal proposito l’associazione organizza ogni anno (questa del 2022 è la terza), una serata di beneficenza, facendo partecipare chef, pasticceri, che si mettono a disposizione (ovviamente in maniera gratuita) e per richiamare l’attenzione dei partecipanti che con la quota di partecipazione per la serata, contribuiscono a portare avanti un progetto ed allo stesso tempo una speranza per diverse famiglie. Perché tutti i bambini ed i ragazzi devono avere la possibilità di vivere una vita degna di essere vissuta. Perché la vita va vissuta, va elogiata, va assaporata. Come un piatto, o come un vino.
Gli attori principali della serata sono stati gli chef che, ognuno con le proprie idee e le proprie inventive, hanno saputo dare e donare piatti che non sono passati inosservati e che hanno coinvolto tutti i partecipanti. Un parterre di tutto rispetto, da Bianca Celano con il suo piatto chiamato La Terra, il Mare, Simbionti, a Niccolò Treno con il Millefoglie di spatola, passando agli Spaghetti bottarga, aglio nero fermentato e crudo di tonno, fatti da Giuseppe Bonaccorso, senza dimenticare lo Street food di Orazio Cordai, oppure Vincenzo Candiano, tramite il suo team con i Ditalini ricotta con sarde e peperoni, olio alle erbe, continuando con Luca Miuccio con il Tonno panato, il Gambero rosso su estratto morbido di panzanella elaborato da Gianluca Renzi o il Polpo patata e chorizo di Pasquale Caliri, Lillo Freni col Cannolo Siciliano, Alen Mangione e Il Giardino della Kolimbetra, la Focaccia Messinese di Francesco Arena. Un plauso in particolare va fatto a Luca Miuccio, che ha avuto il merito di coordinare tutti gli chef per la partecipazione alla serata di beneficenza. Tenuto conto che si è trattata di una serata di beneficenza non sono state fatte valutazioni e/o recensioni sui piatti, poiché erano tutte elaborazioni e creazioni fatte dagli chef, che hanno dato un nobile contributo, per una giusta causa. Perché oltre al denaro si possono donare cose che possono avere anche un valore superiore, come il tempo, la propria conoscenza, la propria arte e questo è quanto avvenuto nella serata. Come per i vini degustati durante la serata sono stati offerti dall’Associazione Donne del Vino Sicilia. La speranza è che il mondo enogastronomico possa essere sempre di maggiore aiuto per eventi di beneficenza, che si possono dimostrare di grande importanza, perché come diceva Henry Ford “C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una tecnologia diventano per tutti”
Come per tutte le cose importanti si inizia per gioco e poi... si fa sul serio. È dal 2006 che mi sono appassionato e sono stato introdotto nel mondo del vino, GRAZIE a MIO PADRE. Poi per capire qualcosa in più ho seguito un corso e..... nel 2013 ho conseguito il diploma di sommelier. A tutti coloro che sono appassionati di vino, dico che bisogna sempre provare e degustare vini diversi, cercando di capire quello che il vino ci trasmette, soffermandoci sulle sensazioni e sulle emozioni che può dare.
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