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Etna – I vini dell’Azienda Agricola Calcagno

L’Azienda Agricola Calcagno  ha sei ettari vitati (quattro di proprietà e due in affitto) e produce circa 30.000 bottiglie annue. I vigneti di proprietà si trovano nel territorio di Castiglione di Sicilia, nelle Contrade Arcuria e Feudo di Mezzo, dove sono stati prodotti i primi vini messi in commercio. L’inizio è quello di tantissimi produttori, quello della vendita del vino sfuso, per poi passare alla commercializzazione dei primi vini in bottiglia nel 2007. Franco e Gianni conducono l’azienda e vengono coadiuvati da Giusy, la figlia di Gianni. Il territorio nei fratelli Calcagno ha avuto un ruolo determinante. Infatti il concetto ed il pensiero aziendale è il seguente

“Il vino come narrazione di temporalità, come spazio umano in cui non c’è distanza fra l’uomo e la sua opera. Vino come paesaggio che definisce un luogo dentro noi stessi, come sapore che nasce dai ricordi e che si volge all’altro con desiderio di tramandare e custodire la memoria di un territorio”.

L’enologo è Alessandro Biancolin (che prima di lavorare per Calcagno, era stato enologo di Franchetti). I terreni che sono in affitto si trovano nel territorio di Milo, dove viene prodotto il Primazappa, l’Etna Bianco Superiore dell’azienda. Sempre dai vigneti di Milo si ottiene il Ginestra, che per scelte aziendali viene declassato ad Etna Bianco. Franco dei due fratelli, è quello più desideroso e curioso di voler sperimentare e provare nuovi prodotti. Sua è la volontà di voler vinificare in bianco il Nerello Mascalese, per ottenere il Bianco di Nerello. Ma andiamo a descrivere alcuni dei vini degustati.

Ginestra 2020 – Etna Bianco D. O. C.

Essenza floreale, ricordi di banana, nota iodata, essenze di campagna, mango compongono il corredo aromatico, completato da una freschezza marcata e costante, una buona struttura e una lieve sapidità. Beva agile e scattante.

Primazappa 2017 – Etna Bianco Superiore D. O. C.

In evidenza sentori di ginestra, rosa bianca appassita e tiglio, per poi dare spazio a note di terziarizzazione con lievi ricordi di torba e poi note agrumate. Al sorso è verticale, secco e diretto, fresco e con una scia sapida nel finale. Ottima struttura e con una progressione che a sua volta garantisce un’ottima persistenza.

Romice 2020 – Etna Rosato D. O. C.

Sensazioni di melograno, lieve nota di pietra focaia, accenni di pesca, geranio. Acidità pronunciata e buona progressione. Viene ottenuto mediante salasso e le uve che vengono utilizzate per produrlo, provengono da Castiglione di Sicilia.

Etna Rosso 2015 – Etna Rosso D. O. C.

Questo vino è stato messo in commercio solo in alcune annate, nelle quali le uve non sono state ritenute all’altezza per essere vinificate e fare i vini CRU, pertanto è stato optato di fare un vino meno impegnativo ed allo stesso tempo che rispetti le caratteristiche di un Etna Rosso. Per questo vino il tempo gioca a suo favore (pur avendo fatto affinamento solo ed esclusivamente in acciaio), si percepiscono aromi muschiati, note di liquirizia, humus e qualche lieve nota di frutta secca, accompagnate da note balsamiche e pepe bianco. Una spalla acida che spicca, i tannini sono lunghi ed iniziano ad essere levigati. Conserva una buona struttura ed ha una beva agile e scattante. Progressione e persistenza buone.

Arcuria 2019 – Etna Rosso D. O. C.

E’ il vino emblema dell’azienda, considerato che c’è solo un’altra cantina ad avere vigneti in Contrada Arcuria. Pietra focaia, cappero, foglia di alloro, lievi accenni di lavanda, cenere di camino, roccia vulcanica frantumata. Trama tannica ben definita e spalla acida in evidenza. Struttura e persistenza buone.

Feudo di Mezzo 2019 – Etna Rosso D. O. C.

Si cambia Contrada (per l’appunto Feudo di Mezzo), si degusta un Etna Rosso con caratteristiche diverse rispetto al precedente CRU. Il corredo aromatico e dei profumi è più diretto rispetto all’Arcuria. Nota chinata, pietra focaia, essenze di erbe aromatiche (origano, rosmarino). Verticalità di beva e grande pienezza al sorso. Mineralità e sapidità. Grande persistenza.

 

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Come per tutte le cose importanti si inizia per gioco e poi... si fa sul serio. È dal 2006 che mi sono appassionato e sono stato introdotto nel mondo del vino, GRAZIE a MIO PADRE. Poi per capire qualcosa in più ho seguito un corso e..... nel 2013 ho conseguito il diploma di sommelier. A tutti coloro che sono appassionati di vino, dico che bisogna sempre provare e degustare vini diversi, cercando di capire quello che il vino ci trasmette, soffermandoci sulle sensazioni e sulle emozioni che può dare.

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