Di fronte a vini cosiddetti “naturali” non tutti manifestano lo stesso entusiasmo. Qualcuno storce la bocca, ed a volte a ragione, quando gli capita di assaggiare campioni di questa categoria che presentano delle imperfezioni (che in alcuni casi si rivelano purtroppo dei veri e propri difetti). Tuttavia assistiamo ad un evidente miglioramento della qualità media di questa “tipologia”.
Vini che mettono invece d’accordo tutti da diversi anni, convincendo anche i più scettici, sono quelli che Benjamin Zidarich produce nel Carso.
Benjamin Zidarich
Illuminante è stata a questo proposito la degustazione che si è svolta a Roma il 25 gennaio scorso presso il Ristorante Wine Bar Brylla.
“In cantina le uniche attrezzature che abbiamo sono un torchio ed una diraspatrice e da noi non serve altro”- Queste le parole che Benjamin ha usato per introdurre la sua azienda.
Al centro della produzione i vitigni del territorio: Vitovska e Malvasia (vitigni a bacca bianca che da queste parti subiscono macerazione), ed il Terrano (Refosco dal Peduncolo Verde).
I nostri assaggi:
Vitovska 2016: ottenuto con fermentazione in legno ed affinamento di 2 anni in botti di rovere di Slavonia. Sapidità e ricordi iodati sono al centro dell’assaggio insieme a note salmastre e toni di pesca bianca. Materia e profondità anticipano una chiusura su sensazioni “pietrose”. 92/100
Vitovska Kamen 2016: ottenuto con fermentazione in pietra ed affinamento di 2 anni in botti di rovere di Slavonia. Sentori di arancia ed agrumi si uniscono a note minerali. Il sorso è dinamico e teso ed il finale gioca su toni di frutta secca. 93/100
Vitovska 2008: sapido, iodato, salmastro con note che vanno dal malto alla pietra focaia. Materia, lunghezza e prondità dimostrano che resiste brillantemente alla prova del tempo. 94/100
Prulke 2008: (60% Malvasia, 20% Vitovska e 20% Sauvignon). Anche in questo caso il vino si presenta in perfetta forma ed integrità, con freschezza e materia in evidenza a sorreggere ed esaltare una chiusura speziata e su ricordi di erbe officinali. 93/100
Terrano 2007: di solito il Terrano non ha un tannino “amichevole”. Quello di Benjamin, grazie anche all’evoluzione si presenta invece in tutta la sua eleganza. Materia e lunghezza iodata si fanno spazio tra note balsamiche, di anice e di eucalipto. 88/100
Nota per il lettore: la foto in copertina raffigura Benjamin Zidarich alle prese con i lavori per impiantare un nuovo vigneto.