Castelfranci è un piccolo comune nel cuore dell’Irpinia che domina un pendio collinare lungo la riva del fiume Calore ad un’altitudine media contenuta tra i 400 e 700 metri circa s.l.m. Terra ricca di storia questa, in cui da sempre si respira il profumo del vino ed il verde dei vigneti connota un paesaggio dal sapore fiabesco.
Ed è proprio qui, in contrada Braudiano per la precisione, che dal 2002 le famiglie Gregorio e Colucci, viticoltori da sempre, hanno iniziato a credere ancor più incisivamente nelle potenzialità del loro territorio, cominciando a vinificare in-house le proprie uve, scrivendo così le prime pagine della storia dell’azienda «Colli di Castelfranci». Pochi gli ettari ereditati dai nonni, ma tanta la voglia di proseguire seguendo i loro insegnamenti, portando avanti quella che era una vera tradizione familiare. Il progetto iniziale ha previsto il riadeguamento dei vigneti esistenti e l’acquisizione di nuovi impianti, sposando una filosofia ed un’impronta produttiva fondata su basse rese e concentrazione del frutto.
Siamo ai piedi dei Monti Picentini, in una delle aree più vocate alla produzione del Taurasi, caratterizzata da suoli argillosi che riescono ad imprimere ai vini una spiccata impronta territoriale. L’Aglianico, ovviamente, gioca il ruolo di protagonista nella produzione aziendale ma, negli attuali 25 ettari vitati di proprietà (allevati a spalliera), si è puntato anche sulle altre uve regine dell’areale: Fiano, Greco e Falanghina.
Dal 2016 è Sabino Colucci a firmare stilisticamente le etichette aziendali, coniugando il carattere e l’anima dell’Irpinia ad una finezza ed eleganza gustativa sempre più ricercata dai mercati più esigenti. Ed in effetti dai nostri assaggi esce tutta questa piacevolezza di beva, anche per i rossi di gran corpo, in cui il tannino pur presente diventa più «leggiadro» rendendo ogni sorso scorrevole e invitante.
Queste le nostre impressioni gustative delle etichette degustate.
Gines Falanghina del Sannio Doc 2018
Falanghina in purezza dal naso interessante. Susina, pesca, accenni floreali e richiami minerali. Sorso fresco, ben bilanciato e contornato da una piacevole scia sapida. Gastronomico.
Iris Irpinia Falanghina Doc 2018
Più complessità olfattiva per questo assaggio caratterizzato da note di frutta esotica, ananas, accenni erbacei e sentori balsamici. In bocca la freschezza è vibrante seguita da una carezzevole scia sapida. Finale dinamico, lungo che richiama note citrine ed invita più volte al riassaggio. Solo acciaio.
Pendino Fiano di Avellino Docg 2018
Elegante Fiano di Lapìo capace di armonizzare sentori olfattivi dolci (miele, camomilla, nocciola) con un sorso di intensa freschezza citrina ed intrigante sapidità. Finale davvero lungo. Raffinato.
Grotte Greco di Tufo Docg 2018
Note agrumate, erbe aromatiche, fiori bianchi ed accenni vegetali connotano un naso diretto e verticale. In bocca succoso, pieno ed appagante. La perfetta sequenza fresco-sapida regala una beva gustosa e accattivante. Territoriale.
Rosié Irpinia Rosato Doc 2018
Solo Aglianico, lavorato per quattro mesi in acciaio, per questo rosato dal seducente colore ramato. Ciliegia, frutti di bosco, melagrana e sentori floreali al naso. Al gusto è diretto, equilibrato, fresco, dall’intensa percezione sapida. Accattivante.
Vadantico Irpinia Campi Taurasini Doc 2014
100% Aglianico allevato proprio a Castelfranci. Intensa la percezione olfattiva ricca di frutta rossa, spezie, muschio, tabacco e liquirizia. In bocca è pieno, fresco, gustoso e di buon corpo con tannini ben integrati. Finale lungo su note sapide. Armonico.
Candriano Irpinia Campi Taurasini DOC 2013
Aglianico in purezza che immediatamente regala al naso piccoli frutti rossi maturi, mirtilli, lamponi, ribes, accenni terrosi e una piacevole sensazione balsamica. Ricco al gusto con un ingresso elegante, fresco, dinamico e con un tannino per niente aggressivo. Finale di grande persistenza su note fruttate. Un anno in botti di rovere prima di essere imbottigliato. Sorprendente.
Alta Valle Taurasi Docg 2012
Frutto di un’attenta selezione di uve Aglianico, coltivate intorno all’azienda nel comune di Castelfranci a 690 metri s.l.m., dopo una lunga macerazione con le bucce viene affinato per circa 24/36 mesi in botti di rovere e almeno un anno in bottiglia prima della commercializzazione. Basta avvicinare il calice al naso per scoprirne l’affascinante bagaglio olfattivo. Lampone, amarena, mirtillo, ribes e poi, tabacco, humus, cuoio e note balsamiche. In bocca è caldo, corposo con la straordinaria capacità di coniugare perfettamente la sua struttura ad una finezza gustativa impagabile. Finale interminabile. Tannini di gran pregio. Elegante.
Colli di Castelfranci Srl
Contrada Braudiano
83040 – Castelfranci (AV)
“Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo.” In queste parole la condivisione di una nostra passione e la voglia di comunicarla. Salvatore Del Vasto, laureato in Giurisprudenza e da sempre appassionato di vino, diventa prima sommelier, poi frequenta il Bibenda Executive Wine Master di Fis e poi consegue il diploma di Master presso l’Università di Tor Vergata in “Cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche”. Sabrina Signoretti, laureata in Scienze Politiche, coltiva la sua passione diventando sommelier del vino, assaggiatrice di oli di oliva vergini ed extra vergini e sommelier dell’olio extravergine di oliva dell’AISO. Una delle qualità nascoste, la spiccata attitudine per la fotografia.
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